ARGOMENTO DEL GIORNO
Aumento tassa dei rifiuti a Fasano: petizione dei cittadini per chiederne l'annullamento
L'iniziativa è partita dal gruppo 'Io la Tari non la pago' nato su Facebook e che raccoglie ormai oltre 8mila cittadini fasanesi
FASANO - Continua a tenere banco in città la questione relativa agli aumenti smisurati della Tari, la tassa sui rifiuti. I cittadini, nelle ultime ore, dopo anche alcuni comunicati da parte della classe politica, sono più confusi di prima e non sanno cosa fare. Hanno le idee chiare, invece, i promotori del gruppo nato su Facebook denominato "Io la Tari non la pago" che raccoglie, ormai, oltre 8mila cittadini. Infatti hanno deciso di promuovere una petizione da consegnare, insieme ad una esplicita richiesta di annullamento degli aumenti, al commissario straordinario Pasqua Erminia Cicoria.
"Con l'adozione della delibera commissariale n. 12 del 15 aprile 2016 adottata con i poteri del consiglio comunale - si legge nella lettera sottoscritta dalla petizione -, sono state approvate le tariffe per la tassa sui rifiuti per l'anno 2016 che, per legge, hanno effetto retroattivo dal 1° gennaio 2016, al fine di garantire l'integrale copertura dei costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che ammonterebbero a 9.308.326,07. Tale costo, che dovrebbe ricadere inevitabilmente sulle spalle dei cittadini di Fasano, è oramai diventato un peso insopportabile sia per i privati che per le aziende, che in un periodo di crisi economica così pesante si sono visti aumentare le imposte comunali in maniera esorbitante, nonostante le promesse in sesno contrario al momento dell'istituzione del servizio. I cittadini si chiedono inoltre se i servizi che il Comune fornisce alla cittadinanza e alle aziende corrispondano ad un così pesante esborso. I fatti dicono no. L'aumento della Tari, i cui importi erano già insostenibili, è ingiustificabile a fronte del servizio fornito, atteso che con l'introduzione della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta la città è più sporca di prima, come dimostrano i cumuli di immondizia sparsi in ogni dove, circostanza ben documentata quotidianamente dai cittadini fasanesi.
A fronte della totale incapacità del Comune e dell'azienda appaltatrice - continua la lettera - ad organizzare e gestire questo servizio in modo efficiente, vi è da chiedersi se i prezzi del servizio siano congrui o meno. I fatti dicono ancora una volta di no. Basta fare il confronto con Comuni con caratteristiche simili per verificare che a fronte di ottimi servizi, i costi sono di gran lunga inferiori. E' evidente che da queste differenze nascono da clientele, da sprechi, inefficienze e disorganizzazione, che generano questo risultato. Sull'applicazione della Tari si è superato ogni limite, atteso l'aumento indiscriminato delle tariffe senza alcuna detrazione per i ceti meno abbienti e per le famiglie numerose, le quali si troveranno a pagare cifre superiori al 40% di quelle pagate fin qui, come dimostrato dagli avvisi di pagamento recapitati dalla Tricom. Noi cittadini non intendiamo tollerare oltre tale stato di cose per cui con la presente petizione invitiamo il commissario prefettizio a revocare immediatamente la delibera commissariale n. 12 del 15 aprile 2016 lasciando il compito alla futura amministrazione, sulla quale si vigilerà attentamente, di trovare il rimedio per rescindere o risolvere l'onerosissimo contratto di appalto intercorso con la Tradeco, nell'interesse del bene comune dei cittadini che chiedono la sensibile riduzione delle tasse ed un miglioramento dei servizi. Per tale ragione noi invitiamo tutti i cittadini a firmare questo documento".
di Redazione
15/05/2016 alle 05:19:11
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