Deiezioni canine: l'associazione Omnia di Fasano presenta esposto al commissario straordinario

FASANO - Deiezioni canine: è allarme per la sanità pubblica a Fasano. E' quanto denuncia l'associazione culturale "Omnia" di Fasano con un esposto, a firma del suo presidente Massimo Turchiarulo, presentato al commissario straordinario del Comune fasanese Pasqua Erminia Cicoria.

"Lo scrivente - segnala Turchiarulo al commissario prefettizio - ha raccolto diverse segnalazioni riguardanti una insostenibile situazione di disagio riveniente dalla cattiva abitudine, quotidianamente mostrata da cittadini poco rispettosi del decoro urbano, di insudiciare le pubbliche vie delle deiezioni dei loro cani domestici, così arrecando significativi rischi per la salute pubblica, con particolare riferimento alle fasce più esposte, quali bambini, non vedenti e anziani. Detta situazione, ormai divenuta non più tollerabile, pare essere frutto di una blanda, se non assente, applicazione della normativa in materia, specificamente dettata dall'ordinanza n° 33/2011 di codesto ente che, ove fatta adeguatamente rispettare, ripristinerebbe quel minimo di senso civico che gioverebbe, senza dubbio, a chi quotidianamente percorre a piedi le strade cittadine.

Appare significativo evidenziare - continua l'esposto - come il maggior numero di segnalazioni siano pervenute da cittadini che diuturnamente percorrono le vie circostanti la scuola elementare di via Galizia. Tenuto conto che i marciapiedi di dette strade vedono transitare in maniera particolarmente assidua un considerevole numero di bambini, è di tutta evidenza la necessità di porre un freno a tale fenomeno, sensibilizzando all'uopo i soggetti tenuti alla vigilanza sul rispetto della vigente normativa, sanzionando adeguatamente i trasgressori ai precetti imposti dalla sopra citata ordinanza.

Inoltre - conclude Turchiarulo nell'esposto -, pare che sia alquanto diffusa la tendenza a far transitare lungo le strade pubbliche cani di grossa taglia, appartenenti a razze considerate pericolose per la pubblica incolumità, privi di museruola. Anche tale illecita abitudine meriterebbe adeguata risposta sanzionatoria".