NOTA ENTE
Poste Italiane: 'Nei Postamat pugliesi saranno inseriti importi ridotti'
La decisione è stata presa a causa delle tante azioni criminose messe in atto verso i dispositivi eroga-denaro: invito alla clientela a prelevare entro le ore 24
FASANO - Ieri notte l'ennesima spaccata ai danni di un dispositivo postamat. Ad essere colpito l'ufficio postale di Torre Canne, preso di mira per ben due volte in tre mesi. Ironia del destino proprio da ieri tutti i 591 sportelli ATM Postamat di Puglia e Basilicata erano nuovamente disponibili per i cittadini 24 ore su 24. Una nota a firma di Vezio Ventricelli, responsabile Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne di Poste Italiane per Puglia, Basilicata e Molise, infatti, annunciava la novità dopo che l'azienda, nei mesi scorsi, a seguito dei ripetuti atti criminosi a danno dei postamat, aveva deciso di svuotarli e disattivarli alla chiusura degli uffici e renderli nuovamente disponibili alla loro riapertura. Il ritorno alla piena fruibilità degli ATM, nell'ambito di una graduale e progressiva riattivazione, era già stato avviato in due fasi per 197 sportelli Postamat.
Riattivazione si ma con una sostanziale novità. «A fine giornata – si legge infatti nella nota -, per limitare i rischi di azioni criminose, gli ATM di Poste Italiane verranno caricati con importi ridotti. La clientela è perciò invitata a prelevare il contante entro le ore 24 o comunque nelle prime ore successive alla chiusura degli uffici postali». Meno soldi, dunque, nei dispositivi per far desistere i malintenzionati. Ecco, dunque, spiegato il misero bottino del colpo di Torre Canne: appena 3000 euro. E' chiaro che la decisione di Poste Italiane, se da una parte tutela gli interessi dell'azienda dall'altra rischia di penalizzare l'utenza che prenderà d'assalto i postamat svuotandoli nel giro di qualche ora: Non ci sarà scampo per i ritardatari del prelievo insomma.
Le associazioni dei consumatori, quando Poste Italiane decise di tenere aperti i postamat solo in orario ufficio, intervennero prontamente. «Si tratta di una disposizione del tutto irragionevole – scrisse all'epoca la Federconsumatori -, che contestiamo fortemente: non è ammissibile che Poste Italiane preferisca limitare i servizi ai cittadini invece di adottare strumenti idonei a garantire la sicurezza dei propri sportelli. Federconsumatori, quindi, chiede l'immediata revoca della decisione e annuncia che comunicherà quanto sta accadendo all'autorità Antitrust, segnalando in particolare quella che si può ritenere a tutti gli effetti una pratica commerciale scorretta, discriminatoria per territorio». Chissà se le stesse considerazioni saranno fatte alla luce delle nuove disposizioni.
di Redazione
29/04/2016 alle 05:33:31
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