MANIFESTAZIONE SPORTIVA
Calcio balilla show a Pezze di Greco con il campione italiano Caruso
L'asso italiano del biliardino ospite della prima edizione del torneo "Maria del Carmine" tenutosi nella villetta comunale frazionale
Il podio del torneo di calcio balilla
PEZZE DI GRECO DI FASANO – Calcio balilla assoluto protagonista sabato scorso (14 luglio) alla villetta comunale di Pezze di Greco. Organizzato da Annarita Monfreda, Mario Maio e Max Giumentaro si è infatti svolto il primo torneo “S. Maria del Carmine” in concomitanza con la festa patronale della frazione. E per dare risalto alla manifestazione sportiva è stato invitato Massimo Caruso, campione italiano di calcio balilla. «Ho cominciato sin da piccolo a giocare – dice a Osservatoriooggi.it Caruso -. Come tutti i bambini la palestra è stata l'oratorio. Mi sono accorto che ero abbastanza bravo e con mio fratello abbiamo cominciato a partecipare a tornei sempre più difficili sino ad arrivare al titolo italiano». Il calcio balilla è una disciplina molto amata in Italia ma è anche una di quelle non riconosciute dal Coni. «Personalmente spero possa diventare davvero una disciplina sportiva a tutti gli effetti – continua Caruso – Ciò ci consentirebbe magari di partecipare anche alle Olimpiadi».
Il campione italiano sottolinea come nei tornei si possano vincere soldi o anche auto e viaggi, cosa che rende appetibile la partecipazione. In Italia c'è un ranking stile tennis che classifica i migliori giocatori ma c'è anche una federazione che fa svolgere un campionato a squadre di Serie A ma ci sono anche la Serie B e la Serie C. Massimo Caruso ha solo 22 anni ed è di Torino. Da due anni è campione italiano sia nel singolare che nel doppio (con un ragazzo ligure) mentre il campionato a squadre lo vede vestire la maglia del Saint Vincent. Per gli italiani, però, non è facile affermarsi nei tornei internazionali anche a causa di alcune regole diverse. «All'estero, in tutto il mondo, vale il “gancio” – dice Caruso -, ovvero il classico passaggio. Solo in Italia non vale e quindi anche se sono due-tre anni che ci alleniamo siamo molto indietro rispetto ai nostri avversari che usano questo metodo da quasi venti anni. Abbiamo un lungo gap da recuperare a proposito oltre al fatto che in Italia siamo più fisici nel gioco. All'estero, ad esempio, non si può muovere il biliardino e noi questo fallo lo commettiamo spesso».
Caruso, nonostante la giovane età, è un'icona della disciplina e pare che abbia inventato addirittura una mossa che porta il suo stesso nome. «Al sud la chiamano “la frusta” ma al nord tutti la chiamano “mossa Caruso” – sottolinea l'asso del calcio balilla italiano -. Con l'omino centrale si fa sbattere forte la palla sulla sponda e quest'ultima viene riagganciata dall'omino laterale. Fatta in modo veloce sembra un gancio ma in realtà non lo è. E' difficilissima ma se uno la sa fare saltano le marcature». Per la cronaca Caruso ha vinto il torneo sia di coppia che di misto. Alla serata pezzaiola hanno presenziato anche il presidente regionale della Federazione Italiana Calcio Balilla Giuseppe Rizzo e il segretario Gaetano Grieco. Pare sia in calendario anche la nascita dell'Asd Brindisi di calcio balilla.
di Redazione
16/07/2012 alle 20:49:14
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