LOTTA CONTINUA
Il Comitato 'Ospedale Salute e Ambiente Fasano' ha incontrato Fabiano Amati
Il direttivo appena insediatosi ha cominciato i 'faccia a faccia' con i protagonisti della politica: sono in cantiere altre iniziative
FASANO - Non sta certo a guardare il comitato spontaneo "Ospedale Salute e Ambiente Fasano" nato per iniziativa di alcune mamme per tentare di salvare il reparto di Pediatria e quel che resta, in genere, dell'ospedale Umberto I. Appena eletto il direttivo ecco che sono cominciati i 'faccia a faccia' anche con i protagonisti della politica e della sanità. Il primo ad essere stato invitato, nella sala conferenze del Com, nel centroagroalimentare di Fasano, è stato il consigliere regionale Fabiano Amati.
Un invito non certo casuale. Amati è colui che ha promosso la nascita del nuovo ospedale Fasano-Monopoli e che sta seguendo passo passo anche le vicende del vecchio. Chi, dunque, meglio di lui, per cercare di capire come in realtà stanno le cose? Introdotta dal pediatra Franco Mastro la serata è vissuta dal serrato confronto tra i presenti e l'esponente politico che ha comunque subito sottolineato che quando si parla di sanità la politica preferisce tenerla fuori. Tante le lamentele da parte dei presenti e delle battagliere mamme. C'è chi ha lamentato la completa apatia dei politici fasanesi e dello stesso Amati quando è stato approntato il piano di riordino ospedaliero regionale, chi non si è sentito rappresentato dalla classe politica locale, chi le difficoltà a cui andrebbero incontro le mamme se dovessero trasferirsi a Ostuni o addirittura a Francavilla Fontana per far curare i propri figli.
Tante lamentele a cui, poi, Amati ha cercato di rispondere. Il consigliere regionale ha spiegato come Pediatria e l'Umberto I in genere subiranno una riconversione progressiva in Punto Territoriale d'Assistenza ma solo dopo la nascita del nuovo ospedale. Non ci saranno spostamenti di personale che resterà interamente a Fasano. Lo stesso Amati ha detto che sente sua la battaglia delle mamme e del comitato in quanto anche lui genitore e fasanese. Ha spiegato tecnicamente il perché ci sia stato bisogno di un piano di riordino (molto contestato dal comitato stesso) ammonendo, anche, che se al ministero non piacerà si assisterà ad ulteriori tagli per rientrare nei conti. L'esponente politico ha sciorinato anche una serie di dati che hanno evidenziato come nonostante ci siano 80 ospedali in Puglia il 70% dei ricoveri avviene in sole 11 strutture di queste. Ed ecco, quindi, l'importanza di avere strutture che salvino la vita e che curino malattie gravi.
"Quello che vi chiedo - ha concluso Amati - è di continuare a tenere alta l'attenzione. Dobbiamo resistere. Ecco, resistenza è la parola giusta. In ogni città c'è un comitato per salvaguardare questo o quell'ospedale ma la scure si è abbattuta ovunque. Il nostro compito, ora, è guardare al nuovo ospedale avendo comunque a cuore quel che resta del vecchio".
Il Comitato ha ascoltato le parole di Amati ma non intende mica fermarsi. Nei prossimi giorni sono previste iniziative similari e alcuni membri del direttivo si recheranno dal presidente della Regione Michele Emiliano e dal direttore generale dell'Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone per perorare la causa dell'ospedale fasanese mentre sono previsti altri "faccia a faccia" anche con i vari candidati sindaco. Il rappresentare oltre cinquemila fasanesi (tanto sono al momento i firmatari della petizione) è una seria responsabilità che il comitato ha accettato con entusiasmo e caparbietà in modo che nessuno, alla fine, tocchi l'ospedale di Fasano.
di Redazione
15/04/2016 alle 05:46:45
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