38ESIMO ANNIVERSARIO
Fasano non dimentica il suo 'eroe' Franco Zizzi
Sentita cerimonia di commemorazione, in occasione del 38esimo anniversario della strage di via Fani, al cimitero fasanese alla presenza di tante autorità civili e militari
FASANO- "Gli eroi non muoiono mai, sono sempre lì". Con queste parole don Claudio Macchitella, cappellano della Polizia di Stato di Brindisi, ha voluto render memoria del vice brigadiere della Polizia Francesco Zizzi morto, insieme ad altri quattro colleghi, nel corso del rapimento del leader democristiano Aldo Moro avvenuto in via Fani, a Roma, la mattina del 16 marzo del 1978. A 38 anni dalla sua scomparsa, Fasano ha voluto ricordare, ancora una volta, nel pomeriggio di ieri, uno dei suoi figli morto per mano delle Brigate Rosse, mentre scortava l'onorevole Moro e compiva il proprio lavoro in difesa dello Stato.
Una delle pagine più nere della storia italiana e un dolore che mai potrà essere cancellato nei cuori degli italiani, e ancor di più nel ricordo di Franco Zizzi, in quello di Fasano. Erano in tante le autorità civili e militari nella cappella del cimitero di Fasano per stringersi ancora una volta intorno alla famiglia e agli amici più cari del vice brigadiere. Alla cerimonia hanno partecipato il neo Prefetto di Brindisi Annunziato Vardè, il Questore di Brindisi Roberto Gentile, il Commissario Straordinario del Comune di Fasano Pasqua Erminia Cicoria, i comandanti della Provincia di Brindisi della Guardia di Finanza e del Reparto Operativo Carabinieri, Col. Maurizio De Panfilis e Ten Col. Alessandro Collela, il C. F. Giuseppe Chiarelli del Comando della Capitaneria di Porto di Brindisi e il comandante della Polizia locale Fernando Virgilio oltre a rappresentanti di enti e associazioni locali.
"Alla luce della ressurezione di Cristo non celebriamo la morte, ma la vita - ha sottolineato nella sua omelia don Claudio -. I nostri eroi, donando la vita per gli altri, ci hanno lasciato la sofferenza ma hanno vinto sul male." Dopo la celebrazione eucaristica, in silenziosa processione, i presenti si sono diretti alla tomba di Zizzi per deporre un bouquet di fiori e per vivere un ultimo momento di preghiera nel ricordo di un eroe dei nostri tempi. Presente anche una scolaresca della scuola media "Bianco-Pascoli" a dimostrazione di come si voglia tramandare a futura memoria il sacrificio di "Cuoricino" come amichevolmente era soprannominato Zizzi.
"Il ricordo di un momento che ha segnato la storia d'Italia è ancora vivo - ha dichiarato a fine cerimonia il prefetto di Brindisi Vardè -. Un giovane poliziotto di appena 30 anni ha perso la vita ed è giusto ricordarlo ogni anno qui a Fasano dove riposa. La mia partecipazione vuol essere una testimonianza della vicinanza dello Stato. Il sacrificio di Zizzi non è stato vano in quanto siamo riusciti a debellare la piaga del terrorismo. Questo momento serve a ricoradre il sacrificio dell'uomo e del poliziotto ma serve anche a tenere viva la memoria e tramandarne il ricordo ai giovani nella necessità di un impegno costante a difesa della democrazia e dei valori dello Stato che devono essere sempre tutelati che non ci sono stati regalati ma sono stati conquistati. Occorre sempre difenderli perché il pericolo è sempre in agguato".
di Donato Miccoli
17/03/2016 alle 05:37:59
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