LITE AMMINISTRATIVA
Citazioni in tribunale e diffide: è guerra tra Comune di Fasano e Tradeco
La Tradeco porta davanti ai giudici l'ente comunale per ottenere oltre due milioni di euro: quest'ultimo risponde con la minaccia di rescissione
FASANO - Un rapporto da sempre difficile, ormai quasi definitivamente incrinato, quello tra il Comune di Fasano e la Tradeco, la società altamurana che gestisce in città il servizio di igiene urbana. E negli ultimi giorni la situazione sembra sia precipitata con una serie di atti, da entrambe le parti, che potrebbero aver tracciato un solco non più ricucibile. Ma andiamo per ordine. Pare che nei giorni scorsi la Tradeco abbia citato in giudizio, davanti al Tribunale di Bari, il Comune di Fasano chiedendo il pagamento di due milioni di euro circa (cifra in difetto a quanto pare) per dei servizi in più compiuti in questi primi tre anni in cui ha operato sul territorio fasanese. Secondo alcune indiscrezioni alcuni dei punti su cui si basa la richiesta sarebbero l'assunzione di stagionali in numero maggiore rispetto a quanto previsto dal capitolato d'appalto, il conferimento in discarica più lontano rispetto al raggio di 70 chilometri da Fasano e il ritiro di materiale differenziabile in più occasioni rispetto a quello che si legge sempre nel capitolato. Naturalmente pensiamo che l'avvocatura comunale avrà già predisposto la sua costituzione in giudizio per far valere le proprie ragioni. Ma resta pur sempre una spada di Damocle.
Ma a proposito di ente comunale proprio ieri (giovedì 3 marzo) è partita da Palazzo di Città una nota di diffida, firmata dal commissario straordinario Pasqua Erminia Cicoria, dal dirigente all'igiene urbana Fernando Virgilio e dal capo dell'avvocatura comunale Ottavio Carparelli in cui si intima proprio alla Tradeco di produrre, entro trenta giorni, il cronoprogramma per adempiere a tutte le voci dell'appalto non ancora realizzate. Se l'azienda continuerà ad essere reticente sarà avviata la procedura di risoluzione del contratto. Dopo le numerose sanzioni applicate in questi ultimi mesi ecco che il Comune fasanese usa maniere ancora più forti per il rispetto contrattuale.
Questo il quadro attuale che certo non è positivo. Probabilmente l'azione del Comune fasanese poteva cominciare anche prima dato che alcune inadempienze sono croniche e la Tradeco non ha rispettato in toto il contratto già dai primi mesi. Se può servire come paragone a Montesilvano, in provincia di Pescara, il Comune ha risolto il contrattocon la Tradeco che aveva vinto l'appalto, da 18 milioni di euro, nel 2014. Già nei mesi successivi all'inizio del servizio era cominciata la lite tra enete e società. I motivi? il ritardo nel pagamento degli stipendi ai 36 lavoratori fino all'ultimo sciopero dell'8 febbraio scorso; la raccolta differenziata che resta troppo bassa (poco più del 20 % a fronte di un programmato 65); le campagne di sensibilizzazione fatte a tempo ormai scaduto. In poco più di un anno sono state 10 le multe elevate dal Comune di Montesilvano alla Tradeco: quasi 90 mila euro di sanzioni per «inadempienze contrattuali» e alla società «non viene contestato “quanto fatto” ma “quanto non fatto” nell'arco temporale che va dalla prima comunicazione di inadempienza contrattuale alla data dell'avvio del procedimento».
di Redazione
04/03/2016 alle 05:28:33
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