INCONTRO CON LA STAMPA
Enzo Bianco in visita a Fasano: ricordata l'Operazione Primavera
L'ex ministro dell'interno e attuale sindaco di Catania ha ricordato le settimane che portarono alla sconfitta del contrabbando
FASANO - Lo speronamento da parte di un blindato di contrabbandieri contro una volante della Guardia di Finanza, che causò la morte di due militari delle forze dell'ordine ed esattamente delle Fiamme Gialle nel febbraio del 2000 all'altezza della contrada di Jaddico in provincia di Brindisi, fu la goccia che portò poi alla poi ormai nota “Operazione Primavera”. Una vasta operazione che si sviluppò in tutta la Puglia per contrastare l'emergenza legata al contrabbando di sigarette, ma anche di stupefacenti e armi voluta da Enzo Bianco, all'epoca ministro dell' Interno durante il governo bis di Massimo D'Alema. L'azione di contrasto è stata la più vasta nella storia della Repubblica Italiana e tra i Comuni pugliesi coinvolti ci fu anche quello di Fasano, fulcro delle operazioni di contrabbando in quegli anni, che portò lo Stato Italiano a debellare un tumore che dilagava da tempo.
A distanza di quasi sedici anni l'ex ministro Bianco, oggi sindaco della città di Catania, ieri (lunedì 4 gennaio), in una delle sue innumerevoli visite a Fasano, terra di origine paterna e cittadino onorario essenso stato nominato tempo fa dall'ex sindaco Lello Di Bari, ha voluto ricordare quel periodo nonostante stesse trascorrendo un periodo di relax con la sua famiglia. La serata di ieri è stata l'occasione per incontrare alcuni amici, tra cui proprio l'ex sindaco Di Bari, e collaboratori. Organizzata dal cugino ( e giornalista) Gino Bianco), Bianco non si è comunque sottratto all'incontro con i giornalisti a margine della sua breve permanenza nel nostro territorio che ha portato lo stesso sindaco catanese a incontrare l'ex vice brigadiere delle Fiamme Gialle Edoardo Roscica, unico sopravvissuto di quella sera di febbraio del 2000.
Nel corso del'incontro Bianco ha raccontato le fasi successive all'attacco da parte del blindato che diede il via all'operazione di pulizia “straordinaria” ma ha voluto porre soprattutto l'accento su l'incontro avvenuto con il vice brigadiere superstite, di origine catanese. «Un incontro emozionante sia per me che per lui - ricorda il primo cittadino etneo - nel quale abbiamo voluto ricordare le vittime della tragedia, ai quali, in qualche modo, abbiamo reso giustizia grazie ai numerosi “servitori dello Stato” che hanno operato in quegli anni». Il discorso poi si è spostato sulle vicende di inizio anno 2000. « Un operazione in cui la realtà superò la fantasia - continua Bianco -. Quello visto con i miei occhi all'epoca è stato impressionante. Una macchina ben organizzata quella della criminalità che vissuta nella realtà era più grande di quella che ogni giorno mi veniva raccontata dalle organizzazioni segrete».
L'ex ministro ha concluso il breve incontro sottolineando le due facce della medaglia dell'operazione. «Ho avuto difficoltà a rientrare in Puglia - conclude -. Una parte della popolazione, che fondava la sua economia domestica in maniera illegale, clamorosamente era contraria all'operazione. Ora la Puglia è saputa ripartire ed è bello vedere come sia la locomotiva dell'economia del Mezzogiorno, nonostante le difficoltà che la colpiscono ancor'oggi».
di Redazione
05/01/2016 alle 05:47:16
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