TENTATIVO DI RISOLUZIONE
Casa di riposo 'Rossini' a Fasano: Luana Amati deposita istanza al Comune
L'ex consigliere comunale del Partito Democratico lo aveva preannunciato intervenendo sulla questione quasi due settimane fa
FASANO - L'ex consigliere comunale del Partito Democratico Luana Amati ha depositato al Comune di Fasano venerdì scorso (20 novembre) un'istanza in cui chiede al commissario prefettizio Erminia Cicoria l'istituzione di un tavolo tecnico per la risoluzione della questione legata alla casa di riposo "Rossini". La Amati lo aveva preannunciato già due settimana fe intervenendo sulla grave situazione creatasi e in quell'occasione sottolineò come il problema della casa di riposo coinvolgesse tutta la città e non solo le parti in causa. Nei giorni successivi, poi, la vicenda si è sviluppata in una direzione che proprio l'ex consigliere non auspicava cioè quella di trasferire gli anziani in altra sede. Infatti, ad oggi, non esiste più, in un certo qual senso, la casa di riposo che per decenni è stata ubicata in un'ala al primo piano dell'ospedale "Umberto I". Le beghe tra amministratori dell'Asp "Rossini" e l'Ati costruttrice della nuova struttura hanno fatto sì che non si venisse a capo di tutto con un epilogo inevitabile: quello, cioè, del trasferimento degli anziani ospiti in altre strutture (o a casa di parenti) e il licenziamento di nove operatori.
"Per quanto mi riguarda, è assolutamente imperdonabile che si sia lavorato alacremente per svuotare tempestivamente i locali dell'Ospedale che per tanti anni hanno ospitato gli anziani del 'Canonico Rossini' - ha detto in proposito l'esponente del Partito Democratico -. Difatti, l'impressione ricavata è che una volta che istituzionalmente è stata presa la decisione più facile, e non certo per gli anziani, ci si è prodigati maggiormente agendo e anche facendo 'azione di persuasione' in ogni modo, piuttosto che trovare soluzioni (e se ne potevano trovare tante!) che valessero a risolvere la questione in maniera efficace e senza ulteriori sofferenze. Auspico, in ogni caso, che l'istanza da me depositata e tesa alla definitiva risoluzione della problematica possa, in tempi brevi, trovare accoglimento per le successive e sollecite definitive determinazioni"
Questo il testo integrale dell'istanza presentata dalla Amati al commissario prefettizio Erminia Cicoria: "La sottoscritta Luana Amati, Consigliere Comunale uscente del Partito Democratico, premesso che: le Ipab (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) nate con lo scopo di assistere coloro che si trovavano in condizioni di particolare necessità, sono state uno dei pilastri fondamentali su cui si è costruito il sistema assistenziale italiano e trovano la loro origine nella legislazione del 1800. L'Istituto “Canonico Rossini” fu fondato a Fasano il 3 dicembre 1888 dal Canonico Don Luigi Rossini, sacerdote nativo di Fasano, con l'intento di creare un asilo di mendicità ed è per questo strettamente connesso alla storia di carità della nostra città; lo stesso Istituto, allocato nell'ex monastero di San Francesco da Paola, in un primo tempo venne posto sotto l'amministrazione della Congregazione di Carità e successivamente fu gestito dall'Eca (Ente Comunale di Assistenza) che il legislatore del 1937 istituì sopprimendo le precedenti Congregazioni di Carità. Il nostro “Canonico Rossini” in seguito alla predetta legge sul decentramento delle Ipab (cessazione della Congregazione della Carità e Istituzione delle Eca) è stato gestito unitamente all'Ospedale civile di Fasano “Umberto I” e che tale gestione è continuata anche dopo l'emanazione del Dpr 420/1970 con il quale l'Ospedale civile è stato dichiarato Ente Ospedaliero, fino a quando (nel 1981) la gestione del “Canonico Rossini” è stata nuovamente distaccata da quella dell'Ente Ospedaliero e nel 1984 è stato nominato il primo Consiglio di Amministrazione dell'Ipab Canonico Rossini. L'Ipab nel 2008, ai sensi della Legge regionale n.15/04 e del Reg. Reg. le n.1/08, ha cambiato denominazione in Asp (Azienda pubblica per i Servizi alla Persona) disciplinata conseguentemente da nuova normativa; la nuova veste giuridica e l'esigenza di trasferire l'Istituto in altra più confortevole residenza, considerato che il Comune di Fasano aveva messo a disposizione una sede che, oltre che insufficiente necessitava di alti costi di ristrutturazione che sarebbero ricaduti sul Canonico oltre ad un canone di fitto non conveniente, orientava l'Istituto alla costruzione di una nuova struttura di proprietà; l'edificazione dello stabile veniva per metà finanziata dalla Regione Puglia grazie ai Fondi Europei di Sviluppo Regionale (Fesr) e affidata alla “Cogit spa – Carparelli Costruzioni srl”. L'altra metà del prezzo sarebbe stata conseguita con l'alienazione da parte dell'Asp Rossini di due particelle di terreno, adiacenti alla nuova struttura, che risultavano edificabili alla data di stipula del contratto. Successivamente a tale stima, il terreno individuato veniva inserito nel Pptr (Piano Paesistico Territoriale Regionale) perdendo la sua potenzialità edificatoria.
La struttura veniva completata nel maggio 2013 ma, l'Istituto non provvedeva al pagamento alla ditta costruttrice del saldo in quanto il terreno in questione aveva perso il valore originario; la Cogit Spa a quel punto si dimostrava irremovibile circa la consegna dell'immobile; considerato che: essendo terminati i lavori per l'edificazione dell'immobile il rappresentante legale dell'Asp chiedeva alla ditta costruttrice la consegna della nuova struttura, e delle certificazioni di conformità degli impianti della stessa al fine di poter procedere al collaudo e alla successiva acquisizione dell'agibilità; che la ditta non provvedeva a quanto richiesto dichiarandosi però disponibile ad un componimento bonario della questione e affermando pubblicamente di avere a cuore il trasferimento degli ospiti del Rossini in una casa di riposo adeguata e dotata di tutti i confort tanto da essersi impegnato a 'velocizzare la realizzazione dell'opera”; rimasti vani i tentativi di definizione bonaria della questione, il 'Canonico Rossini', nel giugno 2015, promuoveva (conferendo mandato all'avv. Leonardo Musa per la tutela in sede stragiudiziale e giudiziale delle ragioni dell'Asp “Canonico Rossini” avverso l'appaltatrice Ati Cogit S.p.a. – Carparelli Costruzioni s.r.l.) procedura d'urgenza ex art.700 c.p.c., innanzi al Tribunale di Brindisi, chiedendo che venisse ordinato alla ditta di consegnare sia la documentazione indispensabile per la ripresa ed ultimazione delle operazioni di collaudo dell'opera sia e, soprattutto, quella in suo possesso necessaria a consentire le verifiche di sicurezza degli impianti ed il rilascio del certificato di agibilità (funzionale all'ottenimento dell'autorizzazione all'esercizio della Rssa Canonico Rossini, ed alla sottoscrizione del mutuo ipotecario con la banca) con la conseguente immissione anticipata dell'Asp nel possesso dell'opera appaltata; nell'agosto 2015 intervenivano 'improvvisamente' e 'provvidenzialmente' per la ditta e per l'Azienda Sanitaria Locale (interessata da tempo al rilascio dei locali) i Nas che dichiaravano l'inagibilità dell'attuale sede e obbligavano il Commissario ad adottare i provvedimenti conseguenti fissando la data del 25.11.2015 quale termine entro il quale gli anziani ospiti della casa di riposo "Canonico Rossini" di Fasano potevano essere ospitati nell'ala al primo piano dell'ospedale "Umberto I" di Fasano; che in data 11.11.2015, il Tribunale di Brindisi decideva per il rigetto del ricorso ex art. 700 c.p.c. proposto dall' Asp Rossini e che lo stesso Ente ha già valutato l'opportunità di procedere alla tempestiva proposizione del reclamo avverso la suddetta sentenza del Tribunale di Brindisi del 11.11.2015 nel procedimento 2717/15 RG, per la tutela delle ragioni dell'Asp Canonico Rossini nei confronti dall' Ati Cogit Spa - Carparelli Costruzioni Srl, dando incarico all'Avv. Leonardo MUSA; la vicinissima scadenza del 25.11.2015; ritenuto che la permanenza di questo servizio senza soluzione di continuità costituisce problema da risolvere urgentemente atteso l'importantissimo ed insostituibile compito che svolge; che l'Istituto rappresenta un patrimonio della comunità fasanese; che è fonte di reddito per quasi 10 lavoratori che fino ad oggi hanno garantito sempre (anche in condizioni avverse e senza stipendio) con spirito di collaborazione e dedizione il funzionamento della stessa svolgendo il loro lavoro con professionalità e sensibilità nonostante le condizioni strutturali e logistiche difficili ed erogando un'assistenza amorevole agli ospiti in attesa dell'apertura della nuova sede dell'Asp Rossini; che grave sarebbe il danno dovuto all'interruzione del servizio in quanto la funzione svolta dall'istituto coinvolge la vita ed il benessere delle persone in un momento di grande fragilità della vita; precedentemente alla gestione commissariale, si sono tenuti vari incontri con l'allora sindaco Di Bari, dichiaratosi interessato alla soluzione della questione, e con gli uffici comunali competenti, volti a valutare diversi e possibili scenari, stante la complessità delle problematiche derivanti da un provvedimento di chiusura; che, attesa l'importanza e la delicatezza della questione, debbano contribuire ad una soluzione anche 'di buon senso' tutti i protagonisti del sistema dal Prefetto, al Presidente della Regione, ai rappresentanti istituzionali in carica e uscenti, ai tecnici, all'Azienda Sanitaria, alla ditta costruttrice, all' Aspi, alla comunità religiosa, mettendosi a disposizione ognuno secondo le proprie possibilità chiede la convocazione urgente di un tavolo al quale possano partecipare i soggetti precedentemente indicati al fine di lavorare insieme ad una soluzione che valga ad evitare gli scenari drammatici che si profilano e, fin d'ora, invita la Signoria Vostra Illustrissima a comunicare preventivamente e pubblicamente la data, l'ora ed il luogo in cui si terrà tale auspicabile incontro al fine di dare la possibilità ai vari rappresentanti istituzionali di poter contribuire alla risoluzione di questa questione che, al di là di tutto, è e resta un problema di umanità".
di Redazione
26/11/2015 alle 06:07:20
Luana Amati: 'La battaglia sul Rossini deve essere di tutta la comunità fasanese'
L'Asp 'Rossini' di Fasano 'saluta' i suoi anziani: casa di riposo chiusa
Leggi anche:
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela