NOTA DI PROTESTA
Luana Amati: 'La battaglia sul Rossini deve essere di tutta la comunità fasanese'
L'ex consigliere comunale del Partito Democratico chiede al Commissario prefettizio di convocare tutte le parti in causa
FASANO - Sulla grave situazione in cui versa la casa di riposo "Canonico Rossini" da registrare l'intervento dell'ex consigliere comunale del Partito Democratico Luana Amati che chiede l'intervento del commissario prefettizio che metta attorno ad un tavolo non solo gli "attori" principali (amministratori del Rossini e responsabili della ditta costruttrice) ma anche chiesa e Asl. "
"Constato con incredulità che - scrive la Amati -, nel mentre la fatidica data del 25 novembre 2015 (termine ultimo fissato dal Commissario Prefettizio per il trasferimento degli anziani ospiti della casa di riposo dell'Asp “Rossini”, allocata in un'ala dell'ospedale di Fasano ritenuta non agibile per criticità strutturali riscontrate dai Nas dei Carabinieri) si avvicina, quello che concretamente avviene, a parte la sterile polemica fra rappresentanti, è l'emanazione di una sentenza giudiziale che non risolve la questione unito ad un atteggiamento di impotenza e pilatesco da parte dei soggetti coinvolti. In tutto questo desolante quadro ed in questa triste storia, frutto di incompetenza ed indifferenza verso l'uomo e le sue fragilità, le sole parole che riescono a far comprendere quanto grave sia quello che si sta per consumare sono quelle di Davide, un operatore del “Canonico Rossini”, che descrivendo minuziosamente gli anziani ospiti e le loro emozioni riesce a far emergere le sofferenze che tali nostri concittadini stanno vivendo e quelle ancor più gravi che si aprono per loro all'orizzonte.
Eviterò di entrare troppo nel merito della questione - continua l'esponente del Pd - pur se resta l'interrogativo riguardante la genuinità dell'improvvisa visita dei Nas nell'immobile che, sicuramente, non è un albergo a 5 stelle quanto alla struttura ma che dal punto di vista assistenziale è a 12 stelle attesa la grande abnegazione e le amorevoli cure del personale operante. Difatti, l'intervento dei militari, per quanto per certi aspetti “provvidenziale” (attesa l'esistenza di una nuova e indiscutibilmente più confortevole sede), non convince del tutto se sol si pensa che sono tante le strutture a servizio del cittadino in condizioni deplorevoli e/o senza i requisiti di legge anche riguardo agli standard che continuano ad operare. Ed infatti, considerato da una parte, che vi è un interesse dell'azienda sanitaria a riappropriarsi dei locali (non voglia il cielo che l'intento sia quello di utilizzarli come uffici, così come si vocifera!) e dall'altra che vi è una ditta che ha terminato i lavori del nuovo edificio e vuole consegnarlo, ovviamente alle sue anche legittime condizioni…..a pensare male si fa peccato ma spesso si indovina! Siamo troppo abituati alle anomalie ed anche, talvolta agli abusi del sistema tanto da non levare il capo quando si consumano ingiustizie e, solo per inciso, in quell'Ospedale tante sono le “stranezze” che si sono nel tempo consumate e che continuano indisturbatamente a realizzarsi basti pensare al fatto che una struttura che conteneva 5 comodi reparti via via sembra non poter contenere più di 10 posti letto per 3 divisioni! Ma questa sembrerebbe un'altra storia!
Ordunque - conclude la Amati -, rivolgo un accorato pubblico appello al quale seguirà, se non accolto, espressa istanza che depositerò, quale Consigliere Comunale uscente del Pd) presso Palazzo di Città affinché tutti i soggetti coinvolti possano congiuntamente sedere ad un tavolo dal quale possano alzarsi solo dopo aver finalmente trovato una degna soluzione atta ad evitare che questi nostri concittadini, ormai avanti negli anni ed indiscutibilmente, loro si, impotenti vivano la terribile esperienza di essere privati di un confortevole luogo dove trascorrere questa delicata fase della vita e di un bisogno assistenziale fondamentale, considerato, altresì, che è inconcepibile che in nome di una collocazione più “dignitosa” e in presenza di un nuovo e pronto edificio per loro edificato e a loro destinato rischiano di essere “buttati per strada”! Ritengo doveroso che tutta la città: Commissario, Rappresentanti istituzionali, partiti politici, movimenti, operatori, intera cittadinanza sostengano questa nobile causa auspicando che anche lo stesso Prefetto, più volte sollecitato, possa intervenire di persona, per la risoluzione di una delicatissima questione che essendo di umanità ci vede persone impegnate oltre i rispettivi ruoli. Questa non è la battaglia del “Canonico Rossini”, questa è una battaglia di civiltà e di umanità e va combattuta da tutti, nessuno escluso".
di Redazione
14/11/2015 alle 12:26:54
Galleria di immagini: Luana Amati: 'La battaglia sul Rossini deve essere di tutta la comunità fasanese'
Leggi anche:
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela