INCONTRO COMMEMORATIVO
Il Rotary Club di Fasano ricorda Ferdinando Palasciano, medico esemplare
In un appuntamento a Palazzo di Città è stato commemorato il chirurgo di origini pugliesi che fu precursore della Croce Rossa
FASANO – La Sala di Rappresentanza del Comune di Fasano, nella serata di ieri (venerdì 13 novembre), ha ospitato un incontro promosso dal Rotary Club di Fasano in memoria di Ferdinando Palasciano, l'illustre clinico italiano che per primo enunciò il principio della neutralità dei feriti in guerra, uno dei pilastri su cui si fonda l'azione della Croce Rossa Italiana. All'appuntamento sono intervenuti: Andrea Belfiore, presidente del Rotary Club di Fasano, la dott.ssa Santa Fizzarotti Selvaggi, presidente regionale di Cri e il prof. Giuseppe Palasciano, medico originario di Pezze di Greco, docente ordinario di Medicina Interna all'Università degli Studi di Bari. Cosimo Mancini, a capo della sezione fasanese della Cri ha salutato i presenti prima di lasciare la parola ai relatori che hanno sapientemente tratteggiato la figura di Palasciano, sottolineandone umanità e professionalità.
«Vogliamo ricordare e onorare questa figura in qualità di cittadino, professionista e uomo di buona volontà che, ripudiando la guerra, ha di fatto perseguito gli obiettivi rotariani della comprensione, della buona volontà e della pace tra i popoli – ha dichiarato in apertura il presidente Belfiore – ». Nato a Capua nel 1815, ma originario di Monopoli, Palasciano fu ufficiale medico dell'esercito borbonico fino al 1849. Nel pieno dei moti per l'Unità d'Italia, si ritrovò a curare innumerevoli feriti sui campi di battaglia dove, disobbedendo alle regie disposizioni, curò sia i soldati borbonici che quelli nemici. “Il mio dovere di medico è superiore al mio dovere di soldato”: seguendo questo credo, intervenne per curare i bisognosi senza discriminazioni e diede vita all'idea di neutralità e sacralità dei feriti, divenendo così il precursore per eccellenza della Croce Rossa. Numerosi i riconoscimenti ottenuti per la sua attività di chirurgo, per il patriottismo e la grande umanità. Morì nel 1891 assistito dalla moglie nella “Torre del Palasciano”, l'edificio fatto costruire a Capodimonte dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Il suo incredibile impegno civile e professionale non ottenne il giusto riconoscimento all'epoca, e questo per ragioni di ordine politico. Attualmente, però, al dott. Palasciano si deve attribuire la paternità del principio che è alla base del diritto internazionale umanitario.
Nei loro interventi, dunque, gli illustri ospiti hanno voluto ricordare Ferdinando Palasciano a duecento anni dalla sua nascita: un esempio di corretto agire etico, il cui valore resta immutato nel tempo. Alla fine dell'incontro, Andrea Belfiore ha voluto omaggiare in esclusiva gli ospiti con il libro Pezze di Greco. Storia e storie di una comunità realizzato per celebrare i 200 anni della frazione (che sarà presentato questa sera a Pezze di Greco).
di Angelica Sicilia
14/11/2015 alle 04:34:39
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