NOTA INFORMATIVA
Addizionale Irpef: il sindaco scrive all'Agenzia delle Entrate
Il primo cittadino chiede all'ente che vengano aggiornati i software e annullati gli avvisi bonari inviati a molti cittadini
Il sindaco Lello Di Bari
FASANO - Sulla questione dell'integrazione dell'addizionale Irpef richiesta a molti cittadini, con avvisi bonari, dall'Agenzia delle Entrate scende in campo il sindaco Lello Di Bari che difende a spada tratta l'operato della macchina comunale. Il primo cittadino ha inviato, nella giornata di ieri, una missiva indirizzata alla direzione centrale servizi ai contribuenti dell'Agenzia delle Entrate di Roma per richiedere di “procedere nel più breve tempo possibile all'aggiornamento dei software per la lettura dei modelli di dichiarazione nonché ad attivarsi per l'annullamento in autotutela degli avvisi bonari inviati ai contribuenti residenti nel territorio del Comune di Fasano”.
Lo stesso Di Bari spiega nella nota come tutti i passaggi siano stati regolari. “Il Comune di Fasano – scrive Di Bari – con deliberazione di consiglio comunale n.20 del 17 maggio 2010 ha ridotto l'aliquota dell'addizionale comunale dallo 0,7 per mille allo 0,6 per mille provvedendo a trasmetterne copia al Ministero dell'Economia e delle Finanze”. Pare, però, che per mero errore materiale, la deliberazione sia stata inviata a un indirizzo mail diverso, circostanza, questa che ha poi visto confermata l'aliquota dell 0,7 per mille sul sito del Ministero delle Finanze. Per, qualche giorno dopo, venne pubblicata l'errata corrige e la stessa direzione centrale dei servizi ai contribuenti comunicava al Comune di Fasano l'avvenuta pubblicazione della correzione. Nonostante questo, come detto, molti contribuenti fasanesi, nei giorni scorsi, sono stati destinatari di avvisi bonari da parte dell'Agenzia delle Entrate, conseguenti alla verifica delle dichiarazioni presentate per l'anno imposta 2010, con i quali viene comunicato l'erroneo versamento dell'addizionale comunale Irpef ed il conseguente invito all'integrazione del versamento entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento.
“A coloro i quali hanno fatto richiesta di modifica dell'avviso – spiega ancora Di Bari nella lettera -, in autotutela, l'Agenzia delle Entrate ha risposto negativamente. Da tutto ciò si evince, chiaramente, che i software per la lettura dei modelli di dichiarazione relativi all'anno 2010 non sono stati modificati ed aggiornati dall'Agenzia delle Entrate, cosi come invece comunicato a questo Ente con la nota del 24 maggio 2011”.
di Redazione
28/06/2012 alle 04:39:55
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