NOTA POLITICA
Vito Bianchi: 'Solidarietà per gli anziani e i lavoratori del Canonico Rossini di Fasano'
Per il candidato sindaco del movimento 'in Comune' il senso d'umanità deve sempre prevalere sugli interessi privati
FASANO - “Ma in quale paese viviamo, se sull'altare del dio denaro e degli interessi privati, se per un inopportuno rigore legale e amministrativo sacrifichiamo le vite di anziani e lavoratori del ‘Canonico Rossini'? Dov'è finito il senso d'umanità, di comunità, di solidarietà che dovrebbe essere alla base di una convivenza armonica? Dove lo spirito di carità per cui preghiamo a messa?”. E' amaro il commento di Vito Bianchi, esponente del movimento “in Comune”, di fronte all'ipotesi, sempre più concreta, di una definitiva cessazione dello storico servizio di assistenza per anziani.
“Ancora per qualche giorno i nostri vecchietti potranno soggiornare nell'ala dell'ospedale loro riservata – ricorda l'archeologo e scrittore – e poi dovranno andarsene. Ma dove? Molti di loro non hanno parenti, si troverebbero in mezzo a una strada. Mentre il licenziamento degli assistenti, che con dedizione e affetto svolgono un lavoro delicato e fondamentale, arrecherà gravissime difficoltà economiche a moltissime famiglie, alcune delle quali monoreddito. Ma come si è potuti arrivare a questo punto? Non è possibile che la situazione sia stata tamponata alla bell'e meglio finora, per poi alzare bandiera bianca, senza aver previsto una via d'uscita. Chi era preposto al ‘Canonico Rossini' sapeva da tempo, da almeno due anni, a cosa si stava andando incontro per il contenzioso con la ditta che deve consegnare la nuova struttura, già pronta: e come è stato possibile non predisporre un piano alternativo, ancorché temporaneo?
E' la solita maniera di affrontare le questioni a Fasano - conclude Bianchi -, mettendo toppe qua e là, finché tutto non va a rotoli, e chi si è visto si è visto: si salvi chi può, e se si può. Ma non può andare avanti così. Siamo di fronte a un'emergenza sociale, in cui l'etica deve prevalere sui contenziosi, sui freddi dinieghi della burocrazia. Nemmeno il Comune di Fasano, ora commissariato, può permettersi di estrinsecare un fiscalismo assurdo e disumano: qui stiamo parlando di persone, non di oggetti da ammassare in un deposito. Le responsabilità le vaglieremo successivamente. Adesso, in attesa che si sblocchi la situazione, e sperando che non si tratti di un ennesimo tentativo di speculare sulla pelle di nostri concittadini, per intanto si provveda subito a procrastinare la permanenza degli anziani nell'odierna sede ospedaliera, che è sempre meglio di niente. Con la volontà e l'umanità si supera ogni ostacolo. E bisogna operare subito, se vogliamo ancora continuare a definirci, qui a Fasano, uomini, e non bestie o, peggio, automi senza cuore”.
di Redazione
06/11/2015 alle 05:49:31
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