CERIMONIA TRADIZIONALE
Tanti giovani a Fasano per onorare i caduti in guerra e le Forze Armate
Si sono svolte a Fasano centro le consuete manifestazioni del 4 Novembre per celebrare l'Unità nazionale
Foto Annarita Casale
FASANO - Fasano non dimentica, anzi tramanda. Una significativa partecipazione di studenti di tutte le scuole fasanesi di ogni ordine e grado ha contraddistinto questa mattina (mercoledì 4 novembre) la tradizionale manifestazione voluta dall'Amministrazione comunale, attualmente guidata dal commissario prefettizio Erminia Cicoria), per onorare i caduti di tutte le guerre, le Forze Armate e l'Unità nazionale. In piazza Ciaia, oltre agli studenti, si sono schierate le associazioni combattentistiche e d'arma, nonché numerose autorità militari. E' stato il vice commissario Onofrio Vito Padovano a deporre la prima corona ai piedi della lapide posta sulla parete dell'ufficio anagrafe. Dopo di che il corteo si è spostato nella Chiesa Matrice dove don Sandro Ramirez ha celebrato una santa messa.
Poi, sempre in corteo, ci si è spostati nel vicino Parco della Rimembranza per la deposizione delle corone ai piedi del monumento ai marinai e a quello dei caduti dove c'è stata anche l'alzabandiera. Monsignor Carmelo Carparelli ha benedetto le corone mentre il maresciallo dei carabinieri (in pensione) Maurizio Visconti ha letto la preghiera ai caduti. Gaetano Vinci, in rappresentanza delle forze militari presenti, ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella preparato per il 4 novembre. "Ricorre quest'anno il centesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale, un conflitto che ha lacerato e devastato l'intera Europa - ha scritto il Presidente -. Il 4 novembre segna la data in cui finalmente si pose termine alla guerra che doveva coronare con Trento e Trieste il sogno risorgimentale dell'unità nazionale. Ricordiamo con rinnovata commozione il sacrificio di tanti giovani chiamati alle armi, le cui vite vennero spezzate nell'immane tragedia e le sofferenze delle popolazioni civili coinvolte negli eventi bellici. In questo lungo percorso le Forze Armate italiane, al servizio del Paese, hanno operato con abnegazione e valore per assicurare il mantenimento della sovranità nazionale e dell'integrità territoriale, del diritto internazionale. Ne è straordinaria dimostrazione l'impegno che uomini e donne in uniforme profondono nell'assolvimento dei compiti loro assegnati sia nelle delicate operazioni di mantenimento della pace in teatri esteri, sia sul suolo patrio in concorso alle Forze di Polizia ed in soccorso alla popolazione colpita da calamità naturali. Lo strumento militare nazionale è oggi oggetto di una profonda trasformazione i cui lineamenti sono stati tracciati nel Libro Bianco per la sicurezza e la difesa, per consentire alle Forze Armate di servire meglio il Paese, operando con efficacia ed efficienza in un contesto di rapidi e continui mutamenti che coinvolgono l'intero scenario internazionale. L'obiettivo è quello di conferire il massimo impulso allo sviluppo delle capacità operative e delle componenti umane e tecniche. La Repubblica sa di poter fare affidamento sui suoi militari per la propria sicurezza e per sostenere la pace e la giustizia internazionale. Agli Ufficiali, Sottufficiali, graduati, militari di truppa e personale civile della Difesa esprimo l'ammirazione del Paese e il piú sentito ringraziamento. Viva le Forze Armate, viva l'Italia!"
A seguire il saluto istituzionale portato dal vice commissario prefettizio Padovano (la dottoressa Cicoria era Brindisi a rappresentare Fasano nella concomitante cerimonia organizzata dalla Prefettura, ndr). "Il 4 novembre - ha detto Padovano -, giorno in cui si ricorda la conclusione della Prima Guerra Mondiale, quest'anno riveste un significato ancora più importante ricorrendo il centenario dell'entrata in guerra dell'Italia. Nel celebrare l'unità nazionale onoriamo i caduti che si sono sacrificati per dare vita al nostro Paese e festeggiamo anche le Forze Armate che nella nostra Repubblica sono dedicate alla sicurezza interna e alla ricerca della pace a livello internazionale. Le Forze Armate hanno costituito l'indispensabile collante al processo di unificazione nazionale reso possibile attraverso il ruolo da esse svolto per mezzo di giovani provenienti da ogni parte d'Italia che si riconobbero in quell'unità di intenti, di sacrificio e comune destino che coinvolse anche le loro famiglie e le loro rispettive comunità d'appartenenza. Ogni volta che ricordiamo i nostri combattenti e i caduti in guerra e ci rechiamo presso i monumenti posti in memoria del loro eroismo non facciamo omaggio a valori che attengono al concetto di guerra ma ai valori del sacrificio e dell'eroismo esaltati da chi ha lottato per la libertà del nostro Paese. Al tempo stesso rendiamo onore a chi ai giorni nostri indossa la divisa e con lo stesso coraggio e spirito di sacrificio opera per vincere nuove e diverse sfide che hanno come obiettivo la sconfitta del terrorismo e il ripristino della pace in territori dilaniati dalla guerra. Per questo motivo desidero rivolgere un ringraziamento alle Forze Armate e a chi, insieme ad esse, è presente sul nostro territorio profondendo quotidianamente impegno a favore della comunità per garantire, rischiando la propria vita, la sicurezza e la legalità".
La sentita cerimonia si è conclusa con la lettura, da parte di alcuni studenti delle scuole fasanesi, dei nomi dei caduti fasanesi durante il primo conflitto mondiale.
di Redazione
04/11/2015 alle 14:13:49
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