Lello Di Bari: 'Sul casinò a Fasano chiediamo il parere degli operatori turistici'

FASANO - Lello Di Bari da qualche settimana non è più sindaco di Fasano ma ha fatto chiaramente intendere che non vuole abbandonare la sua attività politica e vuole, anzi, se il Ministero dell'Interno darà l'okay, ricandidarsi alla carica di primo cittadino. ma qual è il Di Bari pensiero riguardo alle nuove voci che danno Fasano come ipotetica sede di casinò?

"Io non sono pregiudizialmente contro o a favore particolarmente in un momento preelettorale come è quello che stiamo vivendo, nel quale qualsiasi posizione può essere volontariamente strumentalizzata - dice l'ex primo cittadino -. La mia posizione personale al riguardo è quella di sempre: la ricerca di un qualcosa che, in collina e specificatamente alla Selva, possa essere polo di attrazione e di destagionalizzazione turistica e che determini pertanto una riscoperta o una scoperta da parte del turismo di qualità o di élite (chiamatelo come volete) di questa splendida località che potrebbe diventare veramente un contributo notevole per l'economia di questa città (penso alle entrate percentuali del Comune che potrebbero consentire di lavorare sulle infrastrutture oltre che consentire ad esempio sgravi fiscali sulla cittadinanza).

Dire no alla Selva di Fasano e sì a Bari - continua Di Bari -, secondo il mio modesto parere, vorrebbe significare dire no ai vantaggi che ne potrebbero derivare e sì agli svantaggi, considerato che Bari è a soli cinquanta chilometri. Ma, come dicevo prima, questo è solo il modesto parere di un privato cittadino. Sarebbe invece interessante sapere che cosa pensano al riguardo in primo luogo gli operatori turistici che operano sul territorio, in primis coloro che coraggiosamente continuano a tenere in vita attività commerciali alla Selva, e successivamente gli altri.