STRUTTURA NASCENTE
Il nuovo ospedale Monopoli-Fasano nascerà tra gli ulivi secolari: presentato il progetto
Nella sala consiliare del Comune di Fasano affollato incontro per le prime immagini della nuova struttura che servirà un ampia fetta di territorio
FASANO - Nascerà tra centinaia di ulivi secolari, in contrada Lamalunga, ma le peculiarità del sito sono secondarie rispetto alla cosa principale: l'ospedale Monopoli-Fasano servirà a salvare vite umane. Ieri sera (venerdì 23 ottobre), nella sala consiliare del Comune di Fasano è stato presentato il progetto preliminare della nuova struttura. Vi erano tutti i protagonisti istituzionali che stanno permettendo la realizzazione dell'opera a cui in pochi credevano ma soprattutto c'erano tanti cittadini fasanesi (tra loro anche tanti ex amministratori del Comune di Fasano, Lello Di Bari in testa) che dopo aver visto, nel corso degli anni, spogliato l'Umberto I, cioè il vecchio ospedale, di gran parte dei reparti guardano al nuovo come speranza sanitaria primaria.
Dicevamo degli attori. L'incontro è stato fortemente voluto dal consigliere regionale Fabiano Amati che nella realizzazione del nuovo ospedale ci sta mettendo l'anima e, soprattutto, la faccia. Proprio Amati ha introdotto via via gli ospiti a cominciare dalla padrona di casa, il commissario prefettizio Erminia Cicoria che con il suo saluto istituzionale ha dato il via agli interventi. Poi è toccato alla dirigente regionale Anna Maria Candela che ha voluto sottolineare della necessità di questa nuova struttura dato anche, facendo riferimento alle vecchie, che non conviene più ristrutturare le esistenti in quanto mancanti delle obbligatorie norme antisismiche. Il nuovo ospedale sarà in grado, per la dirigente Candela, di migliorare tutte le prestazioni sanitarie per un largo bacino d'utenza e per questo ci si è attivat per sfruttare subito al meglio il finanziamento ottenuto nel progetto quadro "Benessere e salute". Sulla stessa linea l'intervento dell'altro dirigente regionale Vito Bavaro che ha spiegato come l'ospedale Monopoli-Fasano sia nato dopo una serie infinita di riunioni a cui non hanno solo partecipato tecnici ma anche medici in modo che il progetto potesse avere da subito la giusta funzionalità.
I due direttori generali Vito Montanaro (Asl Bari) e Giuseppe Pasqualone (Asl Brindisi) hanno ricordato come questa sia stata una settimana importante per la nuova struttura. Prima l'audizione dei tecnici nella Terza Commissione regionale e poi la presentazione del progetto preliminare nei Comuni di Monopoli e Fasano. Montanaro si è soffermato anche sull'importanza che il nuovo ospedale avrà al momento della sua inaugurazione. "Vogliamo che sia operativo e funzionale sin dal primo giorno - ha spiegato il direttore dell'Asl barese -. Con gli 80 milioni di finanziamento realizzeremo l'edificio ma dei successivi 35 milioni che poi andremo a spendere buona parte dovrà essere utilizzata per il personale, medici e operatori sanitari. Montanaro ha anche specificato che per l'avvio della gara occorrerà attendere la variante urbanistica del Comune di Monopoli sulla zona che risulta essere agricola: deve essere trasformata in area per servizi. Ma non dovrebbe essere un problema. Per Pasqualone la sanità pugliese sta attraversando, invece, una fase di transizione e il nuovo ospedale deve essere un punto di partenza per un contesto tutto nuovo dell'offerta sanitaria che esula dal mero aspetto territoriale e si allarga (vedi il riferimento al fatto che ci sono due province diverse coinvolte nel progetto, ndr).
Amati ha poi chiesto al senatore Nicola Latorre, intervenuto anch'esso all'incontro, di emendare la legge di stabilità in modo che non ci siano penalità nel caso in cui per i nuovi ospedali Monopoli-Fasano e Taranto incontrino qualche intoppo che ne rallenti l'iter oltre gli step previsti dalle normative. Il parlamentare fasanese ha promesso il suo impegno in questo senso esprimendo la sua soddisfazione per quanto si sta realizzando considerando che il nuovo presidio ospedaliero è la prima grande opera pubblica sul territorio degli ultimi 20 anni.
Infine parola ai tecnici dell'Ati Steam-PineArq-Saito e Valletta, ovvero coloro che hanno redatto il progetto preliminare. L'ingegner Gianluca Cacace ha illustrato, con l'ausilio di slide, come sarà la nuova struttura. Nascerà al limite delle due province e paradossalmente, anche se sarà allocata interamente in territorio di Monopoli, è più vicina a Fasano. Avrà un basso impatto ambientale dato che si è cercata di integrarla perfettamente nell'ambiente circostante pieno di ulivvi secolari e carrubi. Si estenderà su una superficie di quasi 18 ettari, di cui tre saranno destinati ai parcheggi. All'interno, tra l'altro, 5 sale operatorie, 3 sale Tac, 2 Risonanza Magnetica, 3 sale Rx, 2 mammografiche e 3 ecografiche. Diversi gli ambulatori. Il blocco parto sarà costituito da 3 sale travaglio/parto, da una sala parto in acqua e da una operatoria per le emergenze ostetriche e cesarei. Previste sale per l'endoscopia, per la cardiologia invasiva e per la radiologia interventistica. Anche le camere per la degenza potranno godere del panorama con all'orizzonte ulivi e mare.
Insomma il tempo passa e la nuova struttura ospedaliera prende sempre più forma. Dall'incontro di ieri si evince la forte volontà di tutti, politici e tecnici, di raggiungere l'obiettivo entro il 2020, in barba agli scettici e, come più volte detto da Fabiano Amati, agli iettatori.
di Redazione
24/10/2015 alle 05:57:33
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