DELICATA QUESTIONE
Polemica Zoosafari-Polizia municipale: incontro a Palazzo di Città tra le parti
La minaccia della proprietà di lasciare Fasano e ridimensionare il parco faunistico ha messo in allarme la politica sindaco in testa
L'ingresso dello zoosafari
FASANO – Un faccia a faccia necessario. Sul tavolo la possibilità di fare chiarezza su una vicenda che ha creato diverse polemiche ma soprattutto il futuro dello Zoosafari di Fasano. Si terrà oggi (martedì 26 giugno), in tarda mattinata, l'atteso incontro che vedrà riunite tutte le parti interessate dalla questione sollevata dalla proprietà del parco faunistico fasanese che ha parlato di intralci burocratici ma soprattutto di un vero e proprio accanimento della polizia municipale di Fasano nei propri confronti. Una riunione chiesta dal sindaco Lello Di Bari che ha chiamato personalmente tutti: ci saranno così Ugo De Rocchi e Gianfranco Delle Rose per lo Zoosafari, il comandante del corpo di Polizia municipale Antonio Orefice e il suo vice Giuseppe Carparelli, i dirigenti comunali Antonello Carrieri e Rosa Belfiore oltre a funzionari che si sono occupati degli incartamenti. Sarà presente anche Antonio Scianaro che all'indomani della denuncia di Delle Rose aveva chiesto, con i Circoli Nuova Italia, un incontro chiarificatore. E questo sarà, con ogni probabilità, quello che avverrà questa mattina.
Un tema delicato, portato prepotentemente alla ribalta dall'esclusiva di “Osservatorio” e che ha fatto scattare l'allarme in città. Lo Zoosafari denuncia una sorta di ostracismo da parte delle istituzioni che, secondo il portavoce del parco, avrebbe fatto perdere svariati milioni di euro alla proprietà che avrebbe così deciso di rivalersi contro il Comune di Fasano. E non solo.
Pesanti anche le intenzioni dei proprietari di quello che è il simbolo riconosciuto a livello mondiale della città di Fasano. «Pur rimanendo orgogliosamente un simbolo per Fasano – aveva dichiarato Gianfranco Delle Rose all'atto della denuncia -, la proprietà perseguirà una serie di iniziative che saranno da ascriversi direttamente alla guerra mai dichiarata da certi soggetti in forza attualmente nel comando dei vigili urbani. Alcune delle scelte sono già state attuate, altre sono in via di definizione, e sono le seguenti. Innanzi tutto abbiamo dato il via a una sacrosanta azione legale per il risarcimento del danno subìto a sèguito di una scellerata e immotivata condotta, che non ci ha permesso di installare a tempo debito la giostra denominata “EuroFighter”. Si è già dato il via al progetto per la costruzione del nuovo parco acquatico, che in origine doveva essere realizzato a Fasano, ma visto l'ennesimo ritardo riscontrato e l'asprezza dei rapporti descritti, si è optato per la più aperta e pragmatica Monopoli. Da tempo abbiamo abolito il biglietto speciale per i fasanesi, che tanto gradito era per tutti i nostri concittadini. Visto il pericoloso perdurare dell'ostracismo messo in atto, diventa sempre più concreto il progetto di trasferire buona parte delle specie animali ospiti dello Zoosafari nel nuovissimo e supertecnologico parco faunistico di Ravenna, denominato “Le Dune del Delta”.
Se si decidesse in via definitiva di adottare questa scelta, si avrebbero una serie di conseguenze a catena: il sicuro declassamento dello Zoosafari, la metà del personale e forse più da lasciare a casa, riduzione drastica di lavoro anche per l'indotto, e, in uno scenario di crisi profonda, seri rischi che in un prossimo futuro lo Zoosafari di Fasano possa subire la sorte del fatiscente zoo di Oria». Ipotesi, quest'ultima, che la politica deve scongiurare assolutamente per evitare una catastrofe economica per la città di Fasano.
di Alfonso Spagnulo
26/06/2012 alle 00:15:22
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