INTERVISTA ESCLUSIVA
Outlet grandi firme a Fasano: parla il manager della società che lo costruirà
Luigi Dagostino è il Manager Director di The Mall Fasano: in un'intervista spiega i retroscena della scelta del nostro territorio
FASANO - Fasano, già dal prossimo anno, potrebbe avere un outlet grandi firme con le griffe più esclusive: a proporre il progetto è stata la società Egnazia Shopping Mall srl, con sede in via Pier Capponi 73, a Firenze. Una società del gruppo ha già realizzato un outlet gemello a Leccio Reggello, a Firenze, e ne sta costruendo un altro a Sanremo. Il progetto, in una superficie coperta di circa 4.000 metri quadri, prevede la realizzazione di ben 25 negozi dedicati all'abbigliamento e agli accessori donna, uomo e bambino, oltre che alle fragranze, alle calzature e agli articoli da regalo. Fra la varie griffe che saranno presenti con un loro negozio, solo per citarne alcune, ci sono: Armani, Gucci, Fendi, Valentino, Dior, Hogan, Tod's, Richard Ginori, Saint Laurent-Paris.
Al centro del complesso è previsto anche un corpo di fabbrica dove saranno ubicati uffici, ristorante, bar, tavola calda e tutti i servizi. Il progetto è stato redatto dall'arch. Gino Garbellini, che fa parte dello studio Piuarch di Milano, a cui è stato assegnato il “Premio Architetto italiano del 2013”. La realizzazione della struttura prevede l'impiego di materiali del luogo, come il tufo: gli alberi di ulivo esistenti nell'area saranno tutti salvati. Ma per saperne di più, abbiamo approfittato della presenza a Fasano del Managing Director del gruppo, Luigi Dagostino, che ha trascorso qualche giorno di vacanza a Savelletri.
La prima domanda sorge spontanea: perché è stata scelta Fasano per questa grande iniziativa commerciale?
«L'investimento a Fasano è stato condiviso con tutto il gruppo con cui operiamo nel mondo del lusso – spiega Dagostino –. La nostra società si rivolge solo a dei marchi della moda del lusso. La nostra prima esperienza in questo settore è nata nel 2000 col Centro Mall di Firenze, o meglio di Leccio Regello. Alla fine del 2014 abbiamo avviato un'iniziativa simile a Sanremo. Poi abbiamo pensato ad un centro anche nel meridione e abbiamo scelto la Puglia perché ha un'utenza turistica che non si rivolge solo a turisti italiana, ma anche europei. Noi stiamo operando anche a Londra e a Praga».
Perché si è individuata Fasano all'interno della Puglia?
«L'area geografica da noi presa in esame era fra Bari e Fasano: da un'indagine di mercato è risultato che in questa zona vi è un turismo di fascia molto più alta rispetto a quello che va da Brindisi verso Lecce. Fasano ci è sembrato il luogo ideale, anche perché baricentrica rispetto a Taranto e a città turistiche di un certo rilievo».
Il vostro gruppo, a livello locale si è affidato a due commercialisti, Sergio Pagliara e Massimo Pagliarulo: come è nato il contatto con questi due professionisti?
«È una conoscenza nata per caso: vengo a Fasano in vacanza da alcuni anni. Avevo conosciuto Massimo già qualche tempo prima e l'anno scorso gli accennai che cercavo dei terreni nella zona, per realizzare questa iniziativa imprenditoriale: gli chiesi di aiutarmi ad individuarne qualcuno».
Può dirci a quanto ammonta l'investimento finanziario di questa iniziativa?
«L'investimento iniziale andrà fra i 20 e i 30 milioni di euro: se le cose andranno bene, in futuro speriamo anche di poter fare degli ampliamenti, magari con iniziative complementari».
Per scelta non avete voluto fare speculazione edilizia con l'acquisizione di terreni agricoli da trasformare in edificabili dopo un accordo di programma: pur spendendo molto di più per l'acquisto, avete puntato invece su suoli che avevano già un'idonea destinazione urbanistica.
«La speculazione edilizia non è nel nostro Dna. Il nostro primo obiettivo è quello di far capire alla città in cui investiamo che la nostra azienda è un'eccellenza, che sicuramente porterà beneficio alla popolazione, non solo per i soldi che andiamo a investire e quindi per il lavoro che porterà a tante imprese che realizzeranno il nostro progetto. La nostra azienda assumerà direttamente fra le cento e le centocinquanta persone: tutta gente assunta per l'intero anno, e non per attività stagionale, alle dipendenze di marchi importanti. Ciò offre ampie garanzie per il mantenimento del posto di lavoro».
In molti già si chiedono come si procederà all'assunzione di questo personale!
«Come abbiamo fatto per Firenze e per Sanremo, faremo degli accordi comunali per privilegiare le assunzioni di personale della città in percentuale molto alta».
A proposito di assunzioni, che tipo di professionalità ci sarà bisogno?
«Ci sono diverse funzioni all'interno di questi Shopping Mall: da funzioni dirigenziali e quelle di commessi».
Per l'attività di commesso, sarà necessaria la conoscenza della lingua inglese?
«È chiaro che nell'assunzione sarà privilegiato chi parla l'inglese, ma daremo spazio anche a chi l'inglese non lo parla. Per esempio in un negozio, su cinque dipendenti, è necessario che almeno tre parlino l'inglese. Quando sarà il momento, renderemo pubbliche le professionalità di cui ci sarà bisogno e dove inviare i curriculum».
Vi siete dati un cronoprogramma per arrivare all'apertura del complesso commerciale?
«Il nostro programma è ambizioso, ma il risultato positivo non dipende da noi ma soprattutto dalla burocrazia: se questa sarà intelligente, come lo è stata in altri posti dove le pratiche hanno camminato con grande velocità, tutto dovrebbe andar bene. Dai calcoli da noi fatti, si potrebbe avviare il cantiere a gennaio prossimo: se così sarà, potremmo essere in grado di aprire la struttura nella prossima estate».
Avete già presentato il progetto: può dirci quale è stato il primo impatto con la burocrazia locale?
«Per il momento mi pare che le cose vadano per il verso giusto e di ciò devo dire grazie a chi sta seguendo la pratica. D'altronde, la nostra iniziativa sta portando valore aggiunto a questa città. E in proposito, faccio un esempio banale: il nostro business plan prevede che il centro di Fasano ospiterà nel primo anno dalle 600 alle 800mila persone. Noi porteremo a Fasano molte persone straniere anche in inverno e nei periodi in cui gli alberghi non lavorano. Un tale numero di persone che consuma 2 euro a testa nella città, è un dato banale, vuol dire che Fasano introiterà un milione e seicentomila euro. Nel campo del turismo, invece, se di quelle 800 mila persone appena il 5% rimane a dormire una notte, fanno 40 mila notti con indubbi benefici per il comparto alberghiero fasanese. Questi esempi non sono campati in aria. In proposito vi racconto un particolare: il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che conosco molto bene, qualche mese fa, ha avuto un incontro con la nostra organizzazione. Il nostro esercizio è a Regello, vicino Firenze, un luogo che oggi grazie a noi è conosciutissimo soprattutto in Cina e Arabia Saudita. Nardella, in quell'incontro, confessò di essere infastidito dal fatto che gli Uffizi a Firenze quest'anno avevano registrato 2 milioni e 800mila visitatori, mentre il nostro The Mall aveva fatto 3 milioni e 200mila visitatori. Per meglio comprendere di che cosa stiamo parlando, vi dico delle cifre: a Firenze, il nostro centro commerciale, che orbita nel gruppo Kering, ha un indotto lavorativo di mille unità, con 500 assunzioni negli ultimi sei mesi, quasi quanto ha assunto la Fiat nell'ultimo anno. Il nostro fatturato è di 370 milioni di euro l'anno. The Mall è la prima azienda in Toscana. Vorrei che a Fasano capiscano la portata dell'investimento che si sta facendo».
La chiacchierata ci sembra essere stata abbastanza esauriente. Una cosa però, prima di chiudere l'intervista ci pare doverosa chiarirla. Perché Tiziano Renzi, padre del presidente del consiglio, ha accompagnato Dagostino a Fasano, quando si è incontrato con il sindaco Lello Di Bari per presentargli il progetto? «Sgombriamo il campo da qualsiasi equivoco – conclude Dagostino –. Io con Matteo e Tiziano Renzi sono amico da ben 25 anni. Li frequento da quando Matteo non era neanche in politica. Con Tiziano Renzi abbiamo solo rapporti di pubblicità, ma mi lega una profonda amicizia. Quando sono venuto in Puglia, durante la campagna elettorale per le regionali, Tiziano Renzi, che fa anche politica, è venuto con me perché aveva alcuni incontri in Puglia».
Su Fasano dunque è pronto un altro mega-investimento che, se le cose stanno come vengono prospettate, potrebbe portare grandi benefici economici. Ma la burocrazia locale sarà in grado di fare a pieno la sua parte, esaminando il progetto nei tempi giusti? Lo vedremo!
di Zino Mastro
02/10/2015 alle 05:55:13
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