DEGRADO CITTADINO
InComune denuncia il degrado tra Torre Canne e Savelletri
Il movimento "in Comune" denuncia lo stato di degrado in cui vessano le frazioni marinare di Savelletri e Torre Canne
FASANO - Nonostante le opere di dragaggio e di rimozione del materiale recuperato dal fondale del bacino portuale, la rada di Savelletri rimane desolatamente inagibile.
A Torre Canne, invece, giganteggiano all'inizio dell'arenile tre vere e proprie montagne di alghe, che attendono ancora di essere rimosse, mentre la stagione estiva è già nel suo pieno. Le fotografie che alleghiamo parlano da sole: a Savelletri il livello dell'acqua arriva appena alle caviglie, impedendo le più elementari attività nautiche; a Torre Canne si rischiano gravi conseguenze igienico-sanitarie.
Il fatto è che a Savelletri la rimozione della posidonia dalle acque del porto è stata effettuata solamente lungo il margine della banchina interna, sotto costa, creando una sorta di fossato attorno a un isolotto centrale che sembra quasi dover affiorare da un momento all'altro. Torre Canne, a sua volta, nell'area fra il porticciolo e la spiaggia, è preda di un degrado inarrestabile.
“Non si può nemmeno minimamente pensare di fare turismo con simili presupposti – è il commento di Vito Bianchi, consigliere comunale del movimento “in Comune” – in un comprensorio, quale è quello fasanese, che per essere appetibile dai visitatori deve essere tenuto come un giardino, e non come un immondezzaio”.
Eppure, di soldi pubblici ne sono stati impegnati (sul bilancio di previsione 2012): 29.000 euro in favore della Monteco s.r.l. per la rimozione delle alghe dai porti di Savelletri e Torre Canne, effettuata fra la fine dello scorso febbraio e gli inizi di marzo; e 200.000 euro appannaggio della Eco Ambiente Sud di Fasano per carico, trasporto e conferimento presso l'impianto di recupero della stessa ditta di un quantitativo di rifiuti biodegradabili stimato in circa 1.500 tonnellate (tramite determina dirigenziale del 17 maggio).
Il dott. Giuseppe Pugliese, esperto in gestione-rifiuti nonché esponente del movimento “in Comune”, è critico: “Mediante i formulari di accompagnamento – spiega – vogliamo capire la destinazione finale delle alghe, trattandosi di materiali che, in base al decreto del ministro Zaia del 22/1/2009, sono assimilabili a biomasse compostabili previa separazione dalla sabbia. Un po' tutta la vicenda è stata affrontata dall'amministrazione locale con superficialità e improvvisazione. Visto che il problema delle alghe è sistematico, sarebbe necessario prevederne per tempo e organicamente una soluzione, o inserendolo a pieno titolo nel capitolato per la raccolta dei rifiuti, o sfruttando i bandi regionali che promuovono l'istituzione intercomunale di impianti di compostaggio”
Comunicato stampa Movimento InComune
di Redazione
23/06/2012 alle 14:04:39
Leggi anche:
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela