Voragini sulla strada: le 'Giritoie' tra Fasano e la Selva come un percorso di guerra

FASANO - Parlare di buche stradali a Fasano sembra sia quotidianità. La situazione disastrosa in cui versano alcune arterie principali cittadine è sotto gli occhi di tutti ed è noto come ora, con la gestione commissariale, appare ancora più difficile che il tutto si sistemi. Ma proprio il commissario prefettizio Erminia Cicoria, come nel caso degli allagamenti di via Verdi, ha mostrato grande interesse verso le criticità del territorio e si è adoperata per interventi di messa in sicurezza.

Ed è quello che chiedono decine di cittadini che quotidianamente percorrono le 'Giritoie', la vecchia strada che collega il centro cittadino alla Selva. La prima segnalazione è giunta dall'associazione "Pro Selva" ma ve ne sono tante altre. Un tratto di questa trafficata strada, già teatro di interventi a causa di incredibili crolli che hanno interessato l'intero manto stradale, si presenta come un vero e proprio percorso di guerra. Le buche già presenti si sono ulteriormente allargate ma soprattutto sono diventate molto più profonde a causa dell'ultima ondata di maltempo che ha spazzato via asfalto e pietre. Il tratto sotto acusa è soprattutto quello che porta alla famosa rotonda Dell'Aeronautica. Le auto sono costrette ad effettuare slalom ed ad emulare il miglior Alberto Tomba per evitare di finire dentro le voragini.

Qualcuno, però, probabilmente non ce l'ha fatta in quanto in prossimità della buca più profonda ci sono alcuni resti di paraurti. E' soprattutto nelle ore notturne che transitare su quella strada, buia, diventa un problema. Chi la percorre abitualmente ha memorizzato il posizionamento delle buche, quasi come nei rally con le curve pericolose, ma i neofiti rischiano e parecchio. Per non parlare dei motociclisti che se ne prendessero una in pieno rischierebbero di essere sbalzati via dal sellino e il tutto potrebbe finire anche male. Non si contano le richieste di risarcimento e spesso il Comune di Fasano si ritroverà a ripagare i danni. Allora perché non risolvere a monte il problema rifacendo il manto stradale almeno nei punti più pericolosi? Sarebbe cosa buona e giusta oltre a salvare la faccia turistica della nostra città. Segnalati, infine, diversi tratti di muretto a secco crollati e persino un albero caduto che solo per caso non intralcia la circolazione.