DONO ALLA COMUNITà
Inaugurato il parco ludico e ricreativo 'Pietro Latorre', esempio di formazione e solidarietà
L'area è stata donata all'Asp diretta da Massimo Vinale dal senatore Nicola Latorre e dalla sua famiglia in occasione del primo giorno di scuola
FASANO - 'Un popolo che non si prende cura degli anziani e dei bambini e dei giovani non ha futuro, perché maltratta la memoria e la promessa': queste parole di Papa Francesco sono state riprese questa mattina (lunedì 14 settembre) dal priore di Fasano don Sandro Ramirez in occasione dell'inaugurazione del nuovo parco ludico e ricreativo "Pietro Latorre" donato dal senatore Nicola Latorre e dalla sua famiglia all'istituto " Canonico Latorre" di Fasano. Un'area indirizzata, appunto, ai bambini che frequentano la struttura di via Nazionale dei Trulli: sia quelli che della scuola primaria, sia gli ospiti dell'Asp. Una cerimonia che ha visto sovrapporsi emozioni (quelle vissute dalla famiglia Latorre in questo giorno davvero speciale) e gioia (quella esplosa nei bambini subito dopo il taglio del nastro che ha ufficialmente messo a disposizione loro il parco giochi).
Il caso ha voluto che il primo giorno di scuola, scelto dal senatore per l'inaugurazione, coincidesse proprio con il compleanno del parlamentare fasanese festeggiato dai presenti. La scelta di dedicare a Pietro Latorre l'area non è stata del figlio Nicola ma una decisione del consiglio d'amministrazione dell'Asp "Latorre" per rendere merito sia al compianto bancario che tanto ha fatto anni fa per l'istituto sia per omaggiare il senatore per l'inaspettato dono. Tante le autorità civili e militari presenti oltre a diversi esponenti dell'associazionismo locale.
E' stato don Sandro Ramirez, come detto, a benedire l'area e a sottolineare come i bambini devono essere privilegiati nei pensieri e nelle azioni degli adulti prima di cedere la parola al presidente dell'Asp Massimo Vinale. "Ringrazio tutti gli intervenuti e in particolare i bambini presenti a cui il senatore Latorre ha voluto dedicare questo gesto in continuità, come egli stesso scrive, con la lezione di suo padre Pietro Latorre" ha esordito Vinale che ha ringraziato le autorità e associazioni presenti prima di leggere una frase scritta proprio dal senatore Latorre nella missiva inviata all'istituto quando si offrì, appunto, di creare il parco giochi. "Per chi scrive - ha sottolineato Latorre nella sua lettera - questa è una storia familiare. Mio padre Pietro Latorre, sin dalla tenera età, ci ha fatto conoscere la storia di suo zio, il canonico Nicola Latorre, fondatore come noto dell'istituto di cui si discorre. E a tale racconto che ho voluto ispirare un gesto in continuità, spero, con la lezione di mio padre e dei suoi straordinari zii. Contribuire a riconoscere il diritto al gioco di fanciulli e adolescenti".
Visibilmente emozionato il senatore Latorre. "Come potete immaginare è particolare l'emozione con la quale io oggi sono qui a celebrere insieme a voi questa occasione - ha ribadito il parlamentare -. Naturalmente un'emozione particolare in quanto c'è la felice coincidenza con la giornata del mio compleanno. In questo giorno, quando i miei genitori erano in vita, iniziava sempre con un abbraccio prima di mio padre e poi di mia madre. Oggi mi fa molto piacere restituire questo abbraccio ai miei genitori e nella fattispecie a mio padre insieme a tutti voi, ai bambini, agli amici e alle autorità presenti. Come giustamente ricordava Vinale con la mia lettera la scelta che abbiamo fatto, con mia moglie e i miei due figli, è stata quella di individuare nell'istituto 'Latorre' non solo una storia familiare in quanto questa istituzione nasce dall'intuizione pioneristica del Canonico Nicola Latorre che quando non ancora esisteva la pubblica assistenza ma c'erano solo forme di beneficenza, decise di realizzare un luogo finalizzato all'accoglienza che soltanto alla fine dell'800 si trasformerà prima in Ipab. Ma oltre alla famiglia c'è la felice coincidenza che questo è stato ed è diventato sempre di più un luogo non solo di formazione ma anche in cui si esplica in maniera chiara la solidarietà, valori fondamentali che i nostri ragazzi riescono ad apprendere facendoli diventare valori fondanti della propria vita. E in qualche modo questi valori sono stati quelli che hanno caratterizzato la vita di mio padre. Qui ci sono molti presenti che lo hanno conosciuto e non credo di enfatizzare la sua figura. Sia nel lavoro che nella sua attività pubblica la regola che ha segnato la sua vita è stata quella di prestare sempre attenzione agli altri, soprattutto ai più deboli. Di essere molto attento ai ragazzi e ai bambini e di praticare concretamente la solidarietà. Del resto io per 15 anni non ho mai avuto un nome ma per tutti ero il 'figlio di don Pierino'. Questo mi ha sempre molto segnato anche perché c'era la voglia, da parte mia, di segnare un profilo personale e una mia identità. La cosa più bella che ricordo è che, oltre ai suoi amici, lo hanno ricordato sempre le persone più deboli che nel momento del bisogno sapevano a chi rivolgersi e mio padre era sempre a disposizione. E quindi come felice coincidenza di quella che è stata la sua vita mi sono fatto un regalo: quello appunto di realizzare questo piccolo contributo che Giovanni Narracci, altra figura importante per questa struttura, in un bigliettino inviatomi lo ha descritto come 'una felice pennellata su di un quadro". Sono soprattutto contento di poterlo condividere con questi bambini. Uno dei doni migliori che nella vita si può avere, e mio padre purtroppo non l'ha avuto, è quello di conoscere i propri nipoti. Oggi il mio auspicio che tutti questi bambini che giocheranno e mi auguro sfruttino al massimo la struttura saranno i nipoti che mio padre non ha mai potuto vedere. Il logo che abbiamo scelto raffigura bambini di ogni razza e colore perché questo è un momento in cui la solidarietà deve esprimersi nella capacità di raccogliere e sintetizzare diverse culture. Con questo spirito nasce questo gesto". Il senatore ha ringraziato poi il presidente Vinale, il consiglio d'Amministrazione, il dirigente scolastico Gennaro Boggia, le autorità militari e l'ex sindaco Lello Di Bari, invitato come primo cittadino ma che gli "eventi - ha sottolineato Latorre - ha portato quì nelle vesti di amico. Con lui abbiamo condiviso il dolore anche perché suo padre è morto appena qualche settimana prima del mio. Poi le nostre strade si sono divise ma lo ringrazio per essere stato qui'.
E' stato invitato ad intervenire anche il dirigente Boggia. "E' un dono importante quello offertoci dal senatore Latorre - ha esordito -. Sono due i linguaggi universali dei bambini: il gioco e la musica. Ovunque ci sia gioco e musica i bambini parlano un'unica lingua. Quella che noi, scuola dello Stato, garantiamo: l'accoglienza, il presidio di legalità, di sussidarietà. La scuola è la più grande famiglia che possono avere e avere un'isola ludica per i nostri bambini è un valore aggiunto non solo per questo istituto ma per tutta la città. Ed è anche un simbolo, un messaggio preciso. Quando ci muoviamo in questa direzione lo facciamo nella direzione dell'umanità, del sostegno ai più piccoli, al futuro di questa Repubblica. E nei confronti di questi bambini che noi abbiamo l'obbligo più grande: garantire loro uno Stato sereno, una Repubblica felice e una scuola migliore".
Poi la scoperta della targa e il taglio del nastro che il senatore ha voluto condividere col figlio maggiore Pietro. Il nome del senatore è stato anche inciso nell'albo dei benefattori dell'istituto e anche in questo caso si è tenuta una piccola cerimonia all'interno. In questo caso Nicola Latorre ha voluto accanto a se la moglie Stella Carparelli.
di Alfonso Spagnulo
14/09/2015 alle 14:38:41
Galleria di immagini: Inaugurato il parco ludico e ricreativo 'Pietro Latorre', esempio di formazione e solidarietà
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