RIORDINO SANITà
Tagli agli ospedali: si muove anche il consiglio provinciale
Il consiglio provinciale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno con il quale si chiede un confronto con l'assessore regionale alla Sanità Ettore Attolini
Il consiglio provinciale
FASANO – Si torna a parlare di riordino ospedaliero e continuano a montare le proteste dopo le nuove disposizioni regionali. Ieri (mercoledì 20 giugno), all'unanimità il Consiglio provinciale di Brindisi ha approvato proprio l'ordine del giorno relativo al piano di riordino ospedaliero. Con 20 voti favorevoli su 20 votanti l'ordine del giorno è stato sottoscritto dai consiglieri di maggioranza e opposizione con il quale si chiede che “venga avviato tempestivamente un confronto con l'assessore regionale alle Politiche della Salute Ettore Attolini, con il direttore generale dell'Asl Br, unitamente alla Commissione Provinciale Sanità, per ridiscutere dell'impianto di riordino della rete ospedaliera dell'Azienda Sanitaria Locale di Brindisi che tanta penalizzazione, in termini di tutela alla salute ha portato a questo territorio”.
Nel corso del dibattito è stato evidenziato come ancora una volta Brindisi paga prezzi altissimi in tema di riduzione dei posti letto e soppressione di importanti segmenti del sistema sanitario territoriale, riducendo così, drasticamente, i bisogni assistenziali della popolazione brindisina, oltre a creare ulteriore criticità che si determinerebbero con queste scelte. E' stato, infine , rilevato come attraverso questo piano si sopprimano, senza alcun criterio plausibile, unità operative vitali per il territorio come il punto nascite Ostetricia/Ginecologia e Pediatria nel presidio ospedaliero di Ostuni; Dermatologia ed Endocrinologia nell'ospedale “Perrino” di Brindisi; la Terapia Intensiva Post Operatoria del presidio ospedaliero di Francavilla Fontana; Ostetricia/Ginecologia nel presidio ospedaliero di Fasano oltre alla totale soppressione degli ospedali di Ceglie Messapica e Cisternino.
Anche il presidente Massimo Ferrarese ha espresso soddisfazione per l'ordine del giorno sul Piano di Riordino sanitario approvato all'unanimità e ha dichiarato la sua contrarietà alla gestione dello stesso Piano da parte della Regione Puglia. «Sono d'accordo su tagli agli sprechi – ha dichiarato Ferrarese – e siamo stati i primi qui in Provincia a rimodulare i servizi risparmiando milioni di euro ma contestualmente offrendo migliori servizi ai cittadini. Così, purtroppo, non sta avvenendo con il riordino operato dalla Regione Puglia nei confronti della sanità brindisina. Ci saremmo aspettati tagli compensati dalla crescita degli ospedali di eccellenza. Abbiamo invece perso reparti e ospedali e, allo stesso tempo, siamo di fronte al decadimento dei restanti presidi ospedalieri del territorio.
Sono contrario – ha continuato Ferrarese – alla chiusura del punto nascita nella zona nord della nostra provincia, così come sono contrario alla chiusura del punto nascita di Manduria, nonostante faccia parte di un'altra provincia, ma che ha sempre servito almeno quattro comuni del nostro territorio. Sono contrario all'eliminazione totale dei posti letto per Endocrinologia e Dermatologia che da cinquant'anni danno la possibilità di ricovero ai nostri ammalati. Sicuramente il Paese attraversa una fase molto delicata sotto l'aspetto economico ma noi, che paghiamo le tasse e l'Imu come il resto dei cittadini italiani, abbiamo il diritto di avere gli stessi servizi, gli stessi ospedali e non dover emigrare altrove per poterci curare. Non mi piace sbraitare nelle piazze contro l'uno o l'altro governo ma democraticamente e con forza chiederemo a Vendola e alla sua struttura di tenere in grande considerazione le nostre richieste».
di Redazione
21/06/2012 alle 06:34:42
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