DOPO LE POLEMICHE
Orefice: 'La nostra dignità va rispettata'
Il comandante del corpo di Polizia municipale difende a spada tratta l'operato dei suoi uomini e respinge le accuse rivolte da alcuni cittadini
Il comandante della Polizia municipale Antonio Orefice
FASANO – Il comandante Antonio Orefice non ci sta al fatto che il corpo di Polizia municipale di Fasano venga messo sotto accusa come è accaduto in questi ultimi giorni e passa al contrattacco. «Ci tuteleremo nelle sedi più appropriate a cominciare da quella giudiziaria» esordisce il graduato infastidito da alcuni commenti negativi apposti a calce della notizia della rissa scoppiata domenica sera (17 giugno) al mercato di Torre Canne. Alcuni cittadini avevano sottolineato, anche andando giù pesante, come quanto accaduto fosse colpa dell'assenza dei vigili urbani e dal loro eccessivo permessivismo nei confronti degli abusivi.
«La Polizia municipale ha compiti amministrativi – spiega Orefice -. Noi non andiamo a fare la guerra. Domenica avevamo tutte le presenze e questo vuol dire che i miei uomini sono stati al mercato di Torre Canne. Dell'ordine pubblico si occupano Carabinieri e Polizia di Stato quindi un eventuale intervento deve essere chiesto a loro e non a noi. Poi la rissa è scoppiata a ora tarda, quando la Polizia municipale non è più in servizio. Ma occorre anche capire la nostra situazione numerica, a partire da quella di domenica, ad esempio. Nonostante ci fosse la festa patronale avevamo 14 unità su Fasano e due sul litorale. Non si poteva fare altrimenti. Noi oltre undici persone, di domenica pomeriggio, non riusciamo ad averle dislocate su di un territorio che è vasto. E sulla marine ne portiamo tre a Torre Canne e due a Savelletri che però non possiamo mica tenere fermi al mercato. Devono anche pensare alla viabilità e controllare un territorio che va da Tavernese al Capitolo. La situazione venutasi a creare domenica non è assolutamente colpa dei vigili urbani e della loro non presenza ma di rapporti difficili tra gli stessi venditori ambulanti».
Ed è difficile trovare una soluzione alla esiguità di personale. «Ora – continua Orefice – senza bilancio non possiamo fare nulla. Per di più dobbiamo fare i conti con le spese di personale. Non possiamo incidere più di tanto su questa per legge. Il problema di essere sotto organico, a Fasano, resterà sempre a causa della conformazione del territorio e della sua vastità. Abbiamo una quindicina di persone in meno rispetto all'organico pieno come lo era dieci anni fa. A Fasano, poi, purtroppo, non ci sono associazioni di volontariato di protezione civile che si occupano di viabilità. Perciò, ripeto, attaccare in modo così indiscriminato non fa bene. La nostra dignità va rispettata e non deve essere calpestata da nessuno. Perciò scriveremo all'autorità giudiziaria che valuterà di conseguenza».
di Alfonso Spagnulo
20/06/2012 alle 18:40:31
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