SITUAZIONE DA MONITORARE
Continua il caldo e l'alga tossica diventa emergenza anche da Forcatella a Torre Canne
Anche i dati della seconda metà di luglio mettono in risalto valori molto alti e pericolosi per la presenza di Ostreopsis
FASANO - Nei giorni scorsi Osservatoriooggi si era già occupato di emergenza alga tossica dopo che l'Arpa aveva reso noti i dati relativi alla prima metà di luglio. Ebbene, anxche quelli relativi alla seconda metà, sempre di luglio, non sono certo benevoli. Anzi, la situazione sembra addirittura peggiorata. La concentrazione di Ostreopsis presente in alcuni tratti di mare di Puglia è molto alta e, purtroppo, tra le zone a bollino rosso c'è anche quella che va da Forcatella a Torre Canne.
L'alga tossica è un organismo unicellulare che attecchisce sui fondali rocciosi, in acque calme, calde e ben illuminate. Ha origine dai mari tropicali ma è stata importata qui nell'Adriatico dove si è adattata e si è pian piano sviluppata. Le prime segnalazioni nelle acque pugliesi risalgono al 2000. Le sue tossine hanno effetti sia sugli uomini sia sugli organismi marini (ricci, stelle di mare, molluschi). Per quanto riguarda i bagnanti, si sono riscontrati casi di malessere transitorio come ad esempio riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti soprattutto dopo le mareggiate. L'Arpa ha quindi inoltrato ai comuni dove si registrano livelli alti di presenza dell'alga, soprattutto in acque definite «in colonna», ossia non solo sui fondali, le indicazioni da seguire per mettere in allerta i bagnanti: nel caso di certificata fioritura si deve evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate e si deve limitare il consumo soprattutto dei ricci.
Rispetto allo scorso anno il fenomeno dell'alga tossica è scoppiato sulle coste pugliesi in ritardo. «Il Ministero – spiegano dall'Arpa – ha inoltre emanato di recente delle nuove linee guida che fissano a 30mila cellule al litro il livello al di sopra del quale scatta l'insorgenza di un eventuale rischio sanitario, ma solo considerando la concentrazione dell'alga nelle acque in colonna, quindi non quelle sui fondali». Secondo l'Arpa uno dei siti più a rischio e quello che va da Forcatella a Torre Canne e gli stabilimenti coinvolti e le stesse amministrazioni comunali devono allertare i bagnanti e di conseguenza anche le strutture sanitarie sui pericoli derivanti dalla presenza dell'alga tossica, soprattutto durante le mareggiate. E' il caldo ad aver causato questa fastidiosa presenza che, è giusto sottolinearlo, non crea danni seri alla salute. Si possono manifestare malori, però, nel caso di mare mosso. L'alga infatti solamente se inalata dà problemi e la nebulizzazione avviene appunto quando le acque sono agitate. Non è con il contatto con la pelle che si scatenato i sintomi causati dalla sua tossina. I problemi, infatti, non sorgono facendo il bagno, ma quando, in presenza di mare mosso, la tossina viene nebulizzata nell'aria e quindi inalata. "E' inalandola - sottolineano gli esperti - che si possono avere sintomi parainfluenzali, congiuntiviti, mal di gola, diarrea e anche febbre. Ma tutto passa nell'arco di 24-48 ore".
di Redazione
07/08/2015 alle 05:54:25
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