INIZIATIVA GIOVANILE
I Giovani per Fasano lanciano una fotopetizione contro la violenza sulle donne
Il movimento giovanile guidato da Mario Schena raccoglierà materiale fotografico e invita tutti a partecipare all'iniziativa
FASANO - Oggi (lunedì 27 luglio parte la fotopetizione contro la violenza sulle donne dei Giovani Per Fasano: #NESSUNASCUSAFASANO che consiste nel pubblicare sui social network (Twitter, Facebook o Instagram) o inviare ai ragazzi del gruppo, foto che ritraggono una donna con il volto coperto con un cartello significativo che termina con l'hastag personalizzato a livello cittadino #NESSUNASCUSAFASANO.
Le foto saranno raccolte fino al 9 agosto e pubblicate in un album fotografico sulla pagina Facebook ufficiale del movimento politico dei Giovani Per Fasano. Dopo le motivazioni della Corte d'Appello che ha assolto il gruppo il movimento dei Giovani Per Fasano dà vita a una fotopetizione sui social network dal nome #nessunascusafasano.
"#Nessunascusa è la fotopetizione lanciata in rete per sostenere la ragazza della Fortezza da Basso di Firenze - spiega Mario Schena, segretario del movimento -. Abbiamo voglia che queste foto passino attraverso ció che usiamo quotidianamente come i social network per poter far in modo che tante donne e soprattutto tanti uomini facciano sentire a questa ragazza che le siamo vicini e che è una bellissima persona".
Queste le parole della vittima dello stupro dopo la sentenza: "Vorrei riuscire a scrivere qualcosa che abbia un senso, ma non posso, perché un senso, questa vicenda, non ce l'ha. Sono io la ragazza dello stupro della fortezza, sono io. Esisto. Nonostante abbia vissuto anni sotto shock, sia stata imbottita di psicofarmaci, abbia convissuto con attacchi di panico e incubi ricorrenti, abbia tentato il suicidio più e più volte, abbia dovuto ricostruire a stento, briciola dopo briciola, frammento dopo frammento, la mia vita distrutta, maciullata dalla violenza. La violenza che mi é stata arrecata quella notte, la violenza dei mille interrogatori della polizia, la violenza di 19 ore di processo, in cui é stata dissezionata la mia vita dal tipo di mutande che porto al perché mi ritengo bisessuale".
Una vicenda "incresciosa" e "non encomiabile per nessuno", ma "penalmente non censurabile" hanno scritto i giudici. Secondo la Corte, con la denuncia, la ragazza voleva "rimuovere" quello che riteneva essere stato un suo "discutibile momento di debolezza e fragilità". Il rapporto avvenne in un'auto parcheggiata nelle vicinanze della Fortezza da Basso, dopo una serata passata a una festa. Gli imputati, avevano fra i 20 e i 25 anni, la ragazza ne aveva 23. La Corte parla di una "iniziativa di gruppo comunque non ostacolata, in sostanza i giudici hanno ritenuto che i ragazzi possano aver "mal interpretato" la disponibilità della ragazza.
di Redazione
27/07/2015 alle 06:45:49
Galleria di immagini: I Giovani per Fasano lanciano una fotopetizione contro la violenza sulle donne
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