Alla Selva il caffè diventa 're per una sera'

FASANO - Chi, nella vita, non si è mai fermato un attimo ad assaporare il gusto di un bel caffè? Ma dietro questo semplice gesto, ormai tradizionale, consueto, quotidiano, c'è una storia lunga secoli. Ed è quella che hanno raccontato ieri (venerdì 24 luglio), con sapienza ma anche con allegria e originalità, Donatina Trisciuzzi e Franco Romano in un incontro dedicato proprio al caffè organizzato dall'associazione Pro Selva nella splendida dimora silvana di Lorenza e Maria Giovanna L'Abbate.

Un excursus storico partito, dopo i saluti iniziati della padrona di casa Lorenzella L'Abbate e della presidente del sodalizio Rosanna Petruzzi Lozupone, sin dalla scoperta della pianta sino all'approdo della bevanda in Italia, a Venezia, o i caffè culturali del Gambrinus a Napoli. E poi alcune chicche teatrali sull'importanza della "tazzulella" condite anche da intermezzi musicali dal vivo proposti da Vincenzo Cavaliere che ha cantato Don Raffaè di Fabrizio De Andreè, Ma cosa hai messo nel caffè di Riccardo Del Turco e 7000 caffè di Alex Britti. “Prendiamoci un caffè: segreti e curiosità”, questo il tema della serata, ha offerto anche modo di ammirare alcune caffettiere d'epoca o servizi di tazze datati. C'erano, tra le altre, anche le due tazzine personali che Nino Ruppi aveva lasciato allo storico Bar Abbracciante di Fasano in cui gli doveva esser servito il caffè. E tra una curiosità storica, una risata e una canzone si è avuto anche modo di degustare la bevanda grazie alla Torrefazione Caffè Belvedere. La serata si è conclusa con una poesia in vernacolo dedicata ai presenti da Pino Pantaleo. L'iniziativa era inserita nel programma di manifestazioni estive della Pro Selva che hanno, in questo 2015, come denominatore comune “Piaceri & Saperi – con l'arte, il gusto, la musica, la natura e la poesia”, in linea con i temi legati al cibo e all'alimentazione di grande attualità nel 2015 grazie all'Expo di Milano.