BRUTTA TEGOLA
Il Governo riprogramma le risorse Pac: Fasano perde finanziamenti per Torre Canne e la scuola 'Pascoli'
Sono ben 137 i Comuni pugliesi penalizzati da questa decisione: sull'argomento ieri conferenza stampa a Bari di Forza Italia presente anche il primo cittadino fasanese Di Bari
FASANO - I progetti del lotto B ( che comprende verde attrezzato, area mercatale e area parcheggio compresa tra Via Messina, Via Stella Polare e la circonvallazione al centro urbano) riguardanti i lavori di rigenerazione urbana a Torre Canne e i lavori di efficientamento energetico alla scuola media 'Pascoli' (qui era stata già indetta la gara d'appalto sospesa dal dirigente vista l'incertezza del reale arrivo del denaro) sono a forte rischio. Il Governo Renzi, infatti, ha disposto la riprogrammazione delle risorse del Pac (Piano di Azione e Coesione). Le legge prevede, appunto, la riprogrammazione delle risorse del Fondo di Rotazione programmate nel Pac non ancora impegnate con obbligazioni giuridicamente vincolanti alla data del 30 settembre 2014. Di fatto la legge emanata a dicembra ha applicato la disposizione retrodatandone l'esecuzione. A seguito di questa legge dall'Agenzia per la Coesione Territoriale è stato comunicato alla Regione Puglia un taglio di circa 230 milioni di euro e di questi due milioni e mezzo erano destinati proprio a Fasano per le opere di cui sopra.
La Regione Puglia ha impugnato la legge. La Conferenza delle Regioni ha approvato all'unanimità un ordine del giorno di sostegno alla contrarietà della Regione Puglia ma nulla è stato poi modificato Gli interventi soggetti al taglio sono prevalentemente riferiti a progetti di efficientamento energetico (vedi scuola media Pascoli), politiche sociali, cultura e turismo, riqualificazione di edifici scolastici e a progetti di rigenerazione urbana (vedi lotto B Torre Canne). I Comuni pugliesi interessati al taglio sono 137. Si tratta, generalmente, di interventi previsti nel 2013 o 2014, quindi, effettivamente non troppo in ritardo rispetto a quando è stata varata la legge (nel dicembre 2014). La cosa grave non è soltanto la retrodatazione degli effetti della legge. E così è cominciata anche una battaglia politica sulla questione. Ieri (giovedì 23 luglio), all'Hotel Palace di Bari, si è tenuta una conferenza stampa indetta dal coordinamento regionale di Forza Italia alla quale hanno partecipato il coordinatore regionale forzista Luigi Vitali, il senatore e responsabile Mezzogiorno Francesco Amoruso, il capogruppo forzista in Regione Andrea Caroppo, il sindaco di Andria e membro del consiglio nazionale Anci Nicola Giorgino, il sindaco di Foggia e membro del direttivo dell'Anci Franco Landella e Mauro D'Attis, membro titolare del Comitato delle Regioni a Bruxelles. Erano stati invitati anche i sindaci pugliesi di Forza Italia che stanno pagando questa decisione governativa e tra questi anche il primo cittadino di Fasano Lello Di Bari, presente all'iniziativa.
La domanda che Forza Italia si pone è come sono stati destinati nel bilancio dello Stato (sia dal punto di vista geografico che della tipologia di spesa) i circa 3,5 miliardi di euro oggetto della riprogrammazione? La risposta è che il 95% di questa somma è stata prelevata da progetti destinati alle regioni del Sud. Il denaro è destinato a finanziare le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato con esclusione dei contratti di apprendistato e dei contratti di lavoro domestico, decorrenti dal 1° gennaio 2015 con riferimento a contratti stipulati non oltre il 31 dicembre 2015, riconoscendo per un periodo massimo di 36 mesi l'esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'Inail, nel limite massimo di un importo di esonero pari a 8.060 euro su base annua. E' quindi evidente, hanno fatto notare i forzisti, che i fondi sono tolti al Sud da investimenti infrastrutturali (rigenerazione urbana o efficientamento energetico delle scuole) e trasferiti prevalentemente al Nord per incentivi temporanei all'occupazione.
Per questo Forza Italia ha chiesto la mobilitazione dell'Anci attraverso i suoi rappresentanti negli organismi regionali e nazionali affinché ci sia una mobilitazione supportata dal presidente Piero Fassino e dal suo vice Antonio De Caro.
di Redazione
24/07/2015 alle 06:55:12
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