INCONTRO CHIARIFICATORE
Avvisi di pagamento del Consorzio Arneo: se ne è parlato a 'Progresso Agricolo' di Fasano
L'incontro, organizzato dalla Cia di Brindisi, ha visto la partecipazione di decine di agricoltori che non intendono pagare quanto richiesto loro
FASANO - Una cosa è certa: nessuno vuol pagare quanto intimato dal Consorzio di bonifica dell'Arneo con i bollettini inviati nei giorni scorsi anche a diversi cittadini fasanesi. E' quanto è emerso nel corso dell'incontro, organizzato dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori) di Brindisi, tenutosi ieri pomeriggio (giovedì 23 luglio) nella sala convegni della Cooperativa "Progresso Agricolo. A parlare, davanti ad una platea composta per lo più da imprenditori agricoli fortemente vessati da questo inatteso balzello, il direttore della Cia di Fasano Alberico Ignobile, il presidente provinciale Cia Giannicola D'Amico, il sindaco di Fasano Lello Di Bari e il consigliere regionale Pino Romano.
E' stato Ignobile ad introdurre l'argomento sottolineando come il ricevimento di avvisi di pagamento tramite posta ordinaria lascia il tempo che trova e ha invitato i presenti a non pagare procedendo al ricorso quando la tassa arriverà tramite cartella esattoriale. Il sindaco Di Bari ha spiegato come il Comune di Fasano abbia diffidato il Consorzio Arneo che ha chiesto all'ente un pagamento di oltre tremila euro per servizi, a detta del primo cittadino, mai erogati. Ed è stata questa, appunto, la base su cui si è concentrato anche l'intervento di Giannicola D'Amico il quale ha ribadito che il Consorzio è da anni che non svolge il proprio compito e che gli agricoltori, se l'Arneo fosse stato efficente, non avrebbero avuto problemi a pagare. Ma questo, ora, non è avvenuto. Secondo D'Amico l'Arneo, prima di inviare i bollettini di pagamento, avrebbe dovuto sedersi attorno ad un tavolo di concertazione con le associazioni di categoria, cosa che non ha assolutamente fatto.
Sempre D'Amico ha ribadito la presa di posizione di Agrinsieme Puglia (il coordinamento delle organizzazioni agricole Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative settore agroalimentare e Copagri) la quale ha denunciato come nella emissione di tali avvisi i Consorzi di Bonifica non hanno mantenuto gli impegni assunti nei mesi scorsi con le organizzazioni professionali agricole. Alla luce del mancato rispetto degli accordi sanciti tra tutte le organizzazioni, la Regione Puglia, i Consorzi di Bonifica, l'Anbi e le società redattrici dei piani di classifica, Agrinsieme Puglia ha chiesto al neo Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che non è stato messo nelle condizioni di poter prendere atto della situazione dei Consorzi di Bonifica e di assumere le necessarie decisioni consequenziali, di bloccare la emissione degli avvisi di pagamento e di riconvocare i tavoli tecnici per rivedere interamente la questione. "Sono diversi i punti che non rispondono agli accordi sanciti dai tavoli tecnici avuti a luglio 2014 e a febbraio 2015 - ha ribadito D'Amico riferendosi all'Arneo -. Primo fra tutti il mancato rispetto del risparmio di almeno il 60% sulla contribuenza nell'ambito della revisione economica e dell'abbattimento degli importi. Gli importi riportati negli avvisi, infatti, sono stati solo di poco ridotti (di poco più del 25%) e non certamente del 60%. Tra l'altro sono stati emessi avvisi di pagamento anche a carico delle aziende di Lecce e Brindisi, territori colpiti dalla Xylella fastidiosa, per le quali era stata chiesto l'esonero. Prima di emettere gli avvisi, inoltre, vi era l'impegno di sottoporre al tavolo tecnico i piani industriali dei Consorzi di bonifica per la dovuta analisi. Cosa che non è avvenuta. Anzi il Consorzio dell'Arneo ha approvato ieri (22 luglio per chi legge, ndr) il piano industriale. Per non parlare, poi, del mancato avvio dei lavori di manutenzione straordinaria che dovevano avvenire prima della emissione degli avvisi che, tra l'altro, sono relativi all'anno 2014, annualità nel corso della quale i Consorzi non hanno erogato alcun servizio di bonifica. La storia, dunque, si ripete: le somme richieste non corrispondono a servizi erogati, ma assumono l'aspetto di un vero e proprio balzello, l'ennesimo, che darà il colpo di grazia alle aziende agricole pugliesi alle prese con una crisi economica senza precedenti, già sottoposte ad un carico fiscale e previdenziale il più alto d'Europa e alle prese con la emergenza Xylella fastidiosa. Non si comprende, infine, il motivo per il quale viene chiesto il tributo anche per la bonifica dei fabbricati, i quali non traggono alcun beneficio e che, dunque, sarebbe stato opportuno esonerarli".
Infine l'intervento del consigliere regionale Pino Romano che ha assicurato il suo impegno affinché ci sia il blocco dei pagamenti e l'avvio di un tavolo tecnico per discutere della questione.
di Redazione
24/07/2015 alle 06:14:58
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