A Torre Canne il 30° raduno nazionale dell'associazione 'Ex allievi di don Carlo Gnocchi'

FASANO - L'associazione “Ex Allievi di don Carlo Gnocchi ” ha scelto Torre Canne per il 30° Raduno Nazionale. Oltre 200 iscritti al sodalizio, con in testa la presidente Luisa Arnaboldi, provenienti da ogni parte d'Italia e uno addirittura da New York sono giunti lo scorso 31 maggio nello stabilimento termale fasanese e vi resteranno sino a domenica 14 giugno. L'associazione di diversamente abili, fondata oltre trent'anni fa sul modello e sugli insegnamenti del sacerdote milanese don Carlo Gnocchi (beato dall'ottobre 2009) , si impegna, in nome della fratellanza e dell'amicizia, ad aiutare quanti altri si trovano in condizioni fisiche svantaggiate rieducandoli alla vita attiva ed integrandoli nella società.

"L'Associazione ex-allievi di don Carlo Gnocchi esiste formalmente dal 1981, anche se le sue radici risalgono ai lontani anni Sessanta, quando alcuni "ex" si ritrovavano al Centro Pilota di Milano - spiega la presidente Arnaboldi -. Troppo grande era in noi il desiderio di testimoniare a tutti il "miracolo" che l'amore di don Carlo aveva prodotto in ciascuno dei suoi "figlioli", come lui ci chiamava teneramente. Don Carlo ci ha permesso di riscoprire quelle doti che l'handicap (specialmente negli anni del dopoguerra) aveva nascosto; ci ha incitato a dare il massimo, perché il Buon Dio non toglie mai senza rendere in altro modo. Ancora oggi l'entusiasmo e il coraggio di essere utili a noi stessi e agli altri non mancano, pur provenendo da una situazione di disagio e difficoltà, come quella dell'Italia nel periodo post-bellico. Così abbiamo ritrovato pazientemente e con gioia molti amici e amiche, scoprendo anche in loro la voglia di rivedersi, aiutarsi e volersi bene proprio come allora, nella nostra vita comune nei Collegi di don Gnocchi. Gli ex-allievi sono come una grande famiglia all'interno della Fondazione Don Gnocchi e oserei dire che ne rappresentano anche le radici: il nostro intento perenne è quello di mantenere viva la voce di don Carlo, affinché l'Opera che oggi porta il suo nome risponda sempre alle attese di chi l'ha creata".

La presidente del sodalizio spiega anche il perché della scelta di Torre Canne. "Da diversi anni alcune amiche ed amici mi parlavano della bellezza e delle comodità del Grand Hotel Serena di Torre Canne che loro frequentavano già per le cure termali. E quest'anno, finalmente, siamo riusciti a concretizzare il sogno di venirci. La Puglia è una terra bellissima e l'accoglienza meravigliosa oltre ad essere un posto molto attrezzato per le nostre necessità". A proposito di accoglienza anche il sindaco di Fasano Lello Di Bari ha voluto portare il saluto della città agli ospiti che hanno gradito molto la cortesia. Il primo cittadino è stato accompagnato dall'assessore ai servizi sociali Vito Martucci, quest'ultimo anche in qualità di direttore sanitario del centro termale di Torre Canne.