BRUTTA NOTIZIA
Il Governo autorizza le trivelle nell'Adriatico: piattaforme petrolifere di fronte a Savelletri
Con il decreto 'Sblocca Italia' via libera alla britannica Northern Petroleum di cercare petrolio nel nostro mare: turismo e pesca in pericolo
FASANO - Il panorama che si gode guardando il nostro mare tra qualche settimana potrebbe cambiare. Anzi, a sentire gli esperti dovrebbe cambiare. Sì, perché con le autorizzazioni concesse tre giorni fa dal Governo centrale alla Northern Petroleum per tastare l'eventuale presenza di idrocarburi (quindi petrolio) nel mare pugliese si è dato il via libera alla presenza di piattaforme petrolifere che saranno visibili anche da terra. Ma quello del panorama è lò'ultimo dei pensieri. Ad essere interessati dalla ricerca sono gli specchi di mare antistanti Fasano, Monopoli, Polignano a Mare e Ostuni. Che dire? In un solo colpo si rischia, secondo amministratori e operatori turistici di questi Comuni, di cancellare anni di sacrifici per incrementare il turismo e portare la nostra Regione ai massimi livelli internazionali. In un solo colpo verrebbero cancellate bandiere blu e Vele di Legambiente con irrepatabili riflessi negativi sull'economia locale.
La certezza riguarda l'avvio di un'attività considerata pericolosa per l'ambiente: la ricerca ed eventualmente l'estrazione di idrocarburi, petrolio e gas. Le quattro località individuate sono state distinte in quattro aree denominate D-61, D-66, Fr-39 e Fr-40. In realtà le aree sono attigue. Se sono state distinte è solo perché la legge vieta ricerche in specchi d'acqua superiori ai 750 chilometri quadrati e ognuna non supera tale dimensione. In realtà, il Tar di Lecce, nel 2011, aveva negato la possibilità di frazionare lo specchio d'acqua per superare il divieto. Evidentemente per il ministero quell'indicazione non vale. Il ricorso ai giudici fu azionato dai Comuni di Monopoli e Ostuni. Le ricerche, come altre autorizzate in Puglia, sono di carattere «sismico». Si fondano sull'uso dei cannoni ad aria (air gun, in inglese) cioè viene sparata aria compressa in mare e in seguito si calcola la riflessione dell'onda. Quella misurazione fa capire se sotto al fondale è presente una sacca piena di idrocarburi. Le 4 autorizzazioni si differenziano oltre che per la relativa posizione geografica anche per un'altra ragione: due utilizzeranno la tecnica del rilevamento sismico «2D», due dimensioni; le altre la valutazione «3D», tridimensionale. Fuori dai tecnicismi: nel primo caso si riesce a misurare profondità e larghezza della sacca di idrocarburo; nel secondo caso anche la lunghezza.
La Regione e i Comuni, compreso Fasano, avevano dato parere negativo alle trivellazioni ma con il decreto "Sblocca Italia" il Governo centrale se ne è infischiato altamente delle contrarietà. E ora? E' probabile che ripartano le iniziative di protesta assieme a quelle dei sindaci dei Comuni interessati, vista la concentrazione di attività economiche concentrate tra Polignano e Brindisi, legate all'offerta turistica ma anche al comparto pesca se è vero che l'esplosione di aria compressa per provare le onde sismiche che servono per individuare le sacche di petrolio e gas creeranno anche una riduzione del pescato, secondo gli esperti, quantificabile al 70%.
di Redazione
12/06/2015 alle 06:10:50
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