I bambini di Pezze di Greco fanno festa con le tradizioni popolari

FASANO - Guardare al futuro riscoprendo il passato. In quest'ottica hanno lavorato le docenti della scuola dell'infanzia del plesso di via Eroi dello Spazio a Pezze di Greco che, grazie anche all'organizzazione allestita da alcune volenterose mamme, hanno scelto Masseria Salamina, splendida struttura della frazione, come sede della festa di fine anno. E' stata la maestra Anna Donnaloia, a nome di tutte le sue colleghe (Comasia Grassi, Maria Antonietta Di Masi, Carla Sansone, Isabella Colucci, Carmela Siccardi, Anna Lo Drago, Isabella Ruggiero De Carolis e Angela Cuzzupè) a spiegare ai presenti il perché della scelta della particolare location e i dettagli del progetto porttao avanti. "Masseria Salamina - ha detto la Donnaloia - ci sembrava il luogo ideale dove terminare questo viaggio alla riscoperta del nostro territorio e alle origini della nostra cittadina. In occasione del bicentenario di Pezze di Greco il progetto ambiente 'Tra territorio e tradizioni...', si conclude con questa festa che abbiamo voluto chiamare 'Tra tradizioni ed emozioni...'. I bambini sono stati guidati a scoprire e codificare gli scenari naturali e sociali del luogo attraverso le esperienze dirette come la semina, la vendemmia, la lavorazione della farina e l'esplorazione del territorio. Oltre a ciò il progetto-lettura ha previsto l'ascolto e la conoscenza di favole popolari legate alla tradizione culinaria pugliese, nonché racconti re fiabe che hanno avuto come filo conduttore il cibo. Inoltre la memorizzazione di canti e poesie in vernacolo ha permesso ai bambini di avvicinarsi al 'vissuto' dei nonni e di conoscerne le tradizioni folkloristiche. Tutto ciò per stimolare nei nostri bambini il senso di appartenenza alla comunità attraverso il rispetto e la tutela della nostra terra".

E così i bambini dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia di via Eroi dello Spazio si sono esibiti in canti (Reginella campagnola, A sciurnat de fur, Amor dammi quel fazzolettino, Sott a' l'arv, U' panaridd, Andiamo a mietere il grano, A pasataur, U' mir), poesie (A' chiazza noste, A' rezzaule, Gianecchie, A massarì de Salamine) e balli (quadriglia e pizzica). Alla fine, tra lacrime di commozione e abbracci, i bambini hanno voluto omaggiare le loro insegnanti e i collaboratori scolastici Giovanna Mega e Angelo Tedeschi con dei fiori e una simbolica fascia mentre le maestre, dal canto loro, hanno consegnato ai piccoli una sorta di diploma finale.

Mino Barletta, a nome dei tantissimi genitori presenti, ha voltuo ringraziare le stesse maestre per il lavoro svolto con i bambini in questi tre anni di asilo. "Care maestre - ha esordito Barletta - sono trascorsi tre anni da quando, per la prima volta, abbiamo lasciato i nostri angioletti, con un magone in gola, tra le vsotre braccia, perché il distacco dai propri figli è sempre impensabile ma la quotidianità della vita ti porta a fare queste scelte. Per ogni genitore questo distacco, seppur di poche ore, sembra un vuoto incolmabile. Oggi, con lo stesso magone, ci apprestiamo a chiudere questa meravigliosa esperienza con la scuola materna che ha insegnato ai nostri figli le basi della condivisione, i primi passi nelle relazioni con altri bambini. Avete insegnato loro le regole riuscendo a far capire che fanno parte di una comunità, ove ognuno è a sostegno dell'altro, ove chi ha dimenticato la merendina la riceve dal compagno. Avete insegnato a chi è felice di donare parte della felicità a chi lo è meno. Ciò che siamo oggi lo dobbiamo ai nostri genitori, alla famiglia, a tutte le persone che ci stanno accanto e che ci sono state vicino nel corso della vita. Voi, care maestre, contribuite a ciò che i nostri figli sono oggi e saranno domani, quando saranno diventati uomini e donne del loro tempo. Grazie di cuore e prendiamo atto che la scelta di affidare a voi i nostri figli la rifaremmo ad occhi chiusi"