ESTREMO SALUTO
Fasano ha dato l'estremo saluto a Sandrino Rubino, il 'sindaco dei sindaci'
I funerali dell'esponente politico si sono tenuti nella chiesa di Maria Santissima del Carmine a Pezze di Greco, il suo feudo per antonomasia
FASANO - Una cerimonia intima, riservata ha decretato l'estremo saluto a Sandrino Rubino, il 'sindaco' di Fasano per eccellenza morto sabato scorso (6 giugno), a 88 anni, dopo una lunga malattia. Questa mattina (lunedì 8 giugno) si sono tenuti i funerali dell'esponente politico. La salma si è mossa, preceduta dal gonfalone della città di Fasano, dalla chiesetta di piazza XX Settembre alla volta della chiesa di Maria Santissima del Carmine dove don Francesco Zaccaria ha celebrato il rito funebre. Presenti numerose autorità cittadine, sindaco Di Bari in testa che ha voluto deporre sulla bara la fascia di sindaco per onorare uno dei suoi predecessori. In prima fila anche il vicesindaco Gianleo Moncalvo, il presidente del consiglio comunale Gianluca Cisternino, gli assessori Vito Martucci e Donato Ammirabile, i consiglieri comunali Antonio Scianaro e Tonio Zizzi, il comandante della Polizia municipale Fernando Virgilio e il comandante della Stazione dei Carabinieri della frazione Salvatore Rubbino.
"Oggi, per i familiari e amici di Sandrino - ha sottolineato nell'omelia don Francesco - è come il Venerdì Santo. Oggi è il giorno del dolore ma poi arriva la Pasqua e tutto cambia. Sicuramente Sandrino ha creduto in Dio. Ha amato la sua famiglia e i suoi amici. Ha creduto nella cosa pubblica e nel rispetto del prossimo. E da uomo rispettoso si presenta davanti al Signore. La sua Luce non smetterà di brillare e il suo ricordo sarà sempre vivo in noi". Anche don Carmelo Carparelli ha voluto ricordare Rubino, memore dei tanti anni in cui, uno da parroco della frazione e l'altro da primo cittadino, hanno lavorato fianco a fianco per il bene di Pezze di Greco.
Poi l'intervento del sindaco Lello Di Bari. "Un uomo che ha l'onore e l'onere di guidare una città, il suo popolo, i suoi concittadini è una persona, consentitemi il termine, forse un po' speciale, disponibile ad operare per il prossimo e pronto a ricevere il quotidiano giudizio della collettività - ha esordito il primo cittadino -. Se poi ha la capacità di farlo per oltre quindici anni, ed anche bene, allora diventa una persona rara e certamente meritevole di una grande riconoscenza da parte dei suoi concittadini. E' facile, lo so bene, lasciarsi andare alla retorica, al facile buonismo, al ricordo dei soli momenti belli della vita di una persona al momento del trapasso. Nessuna retorica dunque, nessun discorso di occasione, nessun buonismo ma solo il dovere di salutare, con tutti gli onori che merita, un figlio prestigioso di questa città, un sindaco che ha dato tanto. Un figlio che è stato protagonista di quella che fu la vita politica dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, quando cioè la politica la si faceva e la si seguiva con passione e grande senso di responsabilità. Umile, rigoroso, a volte fin troppo puntiglioso specialmente quando si trattava di difendere qualcosa della collettività, ma nello stesso tempo rispettoso delle regole, Sandrino gestiva il palazzo di Città come un capo di azienda che a fine anno deve dare conto ai suoi azionisti che per lui erano i cittadini. Rispettoso nei confronti degli avversari e dei dirigenti del suo partito ma anche rigoroso sulle scelte.
Ho avuto l'onore - ha continuato Di Bari - di iniziare la mia carriera politica come consigliere comunale nel 1985, nell'ultima Amministrazione Rubino ed ho avuto il piacere di conoscere ed apprezzare l'uomo ed il sindaco, l'ho visto scherzare, l'ho visto anche battere i pugni, ma soprattutto l'ho visto fare politica ed amministrare; oggi, dopo trent'anni, ho l'onore di salutarlo per l'ultima volta come sindaco di quella Città a cui lui ha dato tanto. Sandrino, avrei voluto che l'ultimo saluto da parte di tutti i nostri concittadini lo avessi ricevuto nella sala di rappresentanza a Palazzo di Città, ma so bene che, se avessi potuto scegliere, avresti voluto che le cose andassero così come sono andate, che questo saluto lo avresti voluto ricevere solo ed esclusivamente a Pezze di Greco, la cittadina che tanto hai amato e tanto ti ha amato. La bandiera di Palazzo di Città oggi è a mezz'asta in segno di lutto. Sandrino, hai onorato questa città, lo hai fatto con grande senso di responsabilità e capacità. Onore dalla tua città. Ciao Sindaco, grazie".
Un lungo applauso ha salutato il feretro all'uscita della chiesa dove, sempre il sindaco Di Bari, ha reso onore, per l'ultima volta al 'sindaco dei sindaci', titolo meritevole per chi ha guidato Fasano per oltre 15 anni.
di Alfonso Spagnulo
08/06/2015 alle 12:07:00
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