COSTRUTTIVO CONFRONTO
I candidati fasanesi alle regionali in un interessante 'faccia a faccia' per 'Osservatorio'
In un dibattito organizzato ieri, 18 maggio, dal mensile cittadino Grazia Neglia, Antonio Scianaro, Fabiano Amati, Vito Ammirabile e Gianluca Sardella hanno risposto a dieci domande
FASANO – «Le elezioni regionali sono un'occasione importante nella storia di un territorio. Avere un occhio fasanese sui banchi regionali è di estrema importanza per questo, vi invito a votare un candidato di Fasano». Con questo appello, il direttore di Osservatorio Zino Mastro ha chiuso lo speciale “faccia a faccia” che, nella serata di ieri (lunedì 18 maggio), ha visto confrontarsi i cinque candidati fasanesi alle elezioni regionali del prossimo 31 maggio. Dunque, al Laboratorio Urbano, Fabiano Amati (Partito Democratico), Vito Ammirabile (Movimento Schittulli), Grazia Neglia (Fratelli d'Italia), Gianluca Sardella (Popolari per Emiliano) e Antonio Scianaro (Forza Italia) hanno risposto alle domande poste da Zino Mastro e da Alfonso Spagnulo, permettendo così ai numerosi presenti di conoscere opinioni e posizioni su questioni di forte valenza per la città. Per ciascun interrogativo, i cinque politici hanno avuto a disposizione un minuto, ad eccezione di uno dei quesiti per cui sono stati concessi 2 minuti. La speciale serata è stata inserita nella serie di eventi con cui Osservatorio intende festeggiare il trentennale della sua nascita. Riportiamo di seguito le dieci domande rivolte ai candidati nel corso del dibattito (a cui se ne sono aggiunte altre due selezionate tra quelle suggerite tramite mail dai lettori dato che molti hanno scritto ponendo tuttavia domande inerenti l'attività amministrativa comunale piuttosto che quella regionale) e un sunto delle risposte.
1) «Chiediamo ai candidati di presentarsi».
Neglia: «Rivesto il ruolo di consigliere comunale dal 2007; dal 2014 sono stata eletta in consiglio provinciale. In questa mia esperienza ho affrontato temi all'avanguardia e alla portata di tutta la cittadinanza quali i servizi sociali, il sostegno alle fasce deboli, argomenti di cui mi sono occupata perché a me più vicini».
Scianaro: «Nato nel '59, laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato in microbiologia, dirigente al Laboratorio Analisi dell'Ospedale di Fasano. Dal 2002 al 2007 assessore comunale, dal 2007 al 2012 vicesindaco, dal 2009 consigliere provinciale e dal 2013 consigliere regionale, sono attualmente in aspettativa».
Amati: «Mi conoscete tutti. A nove anni andai a giocare a pallone in piazza Ciaia e, quando i vigili urbani mi sequestrarono il pallone feci una discussione con loro affinché ce lo restituissero. Mi accorsi che quando c'è il buio è inutile maledire l'oscurità ma occorre accendere una candela. Da allora mi sono appassionato all'amministrazione pubblica e faccio l'amministratore».
Ammirabile: «Già sindaco di questa città, libero professionista da sempre. Penso di avere dimostrato di avere capacità ottime per andare avanti nel campo, penso di essere un buon marito e padre di famiglia. Nel 2007 mi sono messo da parte per dare spazio a mio figlio pur rimanendo nell'ambito del centro destra. Un anno e mezzo fa mi è ritornata la passione per la politica scendendo in campo con il prof. Schittulli».
Sardella: «Ho 32 anni, penso di essere il volto nuovo di queste elezioni. Sono un giovane avvocato dal 2010 e credo di essere la voce dei ragazzi che vogliono dare un segnale di discontinuità alla solita politica».
2) «Cosa pensa dell'attuale livello di assistenza sanitaria erogata dalla Regione Puglia a Fasano e cosa ritiene si possa fare per migliorarla?»
Scianaro. «Penso che la risposta è assolutamente negativa, l'offerta è pessima. Non posso che esprimere un plauso, però, per la qualità del lavoro di tutti, dagli operatori ai dirigenti, che operano con grande spirito di abnegazione per portare avanti questa sanità in uno stato d'abbandono. Spero che in futuro le cose possano andare molto meglio».
Amati: «Io non ho pensato, ho fatto. In una discussione di suddivisione di denaro per l'edilizia ospedaliera, ho preso 80 milioni e gli ho destinati insieme alla giunta regionale alla realizzazione di un ospedale di primo livello. Questo dovrà farsi nei prossimi 4 anni, è la mia ossessione».
Ammirabile: «L'opinione sulla sanità sono i cittadini a darla. Fino a quando i direttori generali vengono nominati dai politici non vedremo mai un'azienda sanitaria portata avanti a livello manageriale. Fu un consiglio comunale da me portato avanti a proporre di realizzare un nuovo ospedale a Fasano, proposta portata avanti da altri politici».
Sardella: «Sul problema della sanità sono le persone a tirare le somme. Un buco enorme da colmare, la giunta Vendola non ha fatto granché. Penso che tanti proclami sono stati fatti al vento: si parla di un'opera pubblica che vedrà la luce in dieci anni, non in quattro».
Neglia: «Il malcontento è ricaduto sui cittadini che hanno avuto un disastroso sistema sanitario. In cinque anni, nel 1995, con la giunta Di Stasio abbiamo realizzato l'ospedale a Cerignola, se la giunta Vendola avesse voluto avremmo potuto realizzare un nuovo ospedale e riordinare quello di Fasano con i professionisti in campo a disposizione della gente».
3) «Se e quando sarà aperto il nuovo ospedale, la Asl e quindi la Regione Puglia cosa dovrebbero fare per l'utilizzo della vecchia struttura?».
Amati: «Non so cosa si farà della vecchia struttura. Una parte sarà destinata per la medicina del territorio e un'altra probabilmente si potrà alienare. Su questa questione sono soltanto in grado di comunicare il mio punto di vista».
Ammirabile: «Mi auguro che il nuovo ospedale venga completato in quattro anni, perché ci sono problematiche strutturali e impiantistiche da considerare. Penso che il vecchio ospedale verrà alienato anche se sarebbe bello dare la struttura al Comune di Fasano».
Sardella: «Sarebbe opportuno che la Regione ridestini la struttura al Comune che possa impiegarlo per la cittadina stessa. L'immobile dovrebbe ritornare a Fasano a titolo gratuito da parte della Regione».
Neglia: «Se la Regione alienerà questo bene saremmo pronti ad accoglierlo come bene comunale e a pensare ad una struttura che possa dare conforto alla gente, per esempio nel campo dei giovani o dei migliori specialisti, che possano avere spazi dove visitare i pazienti».
Scianaro: «Una delle prime cose che la Regione dovrà fare è pensare ad una riforma della medicina del territorio. Quella struttura potrebbe servire per riallocare i poliambulatori dei medici di base e i servizi».
Replica Amati: «Stiamo facendo un ospedale di primo livello: quella struttura servirà per la medicina del territorio dove si assistano davvero le persone, e quale luogo se non uno che già abbiamo?».
4) «Quali interventi la Regione Puglia dovrebbe promuovere per incrementare ulteriormente lo sviluppo turistico di Fasano?».
Ammirabile: «Vogliamo che si agevolino i passaggi burocratici per chi vuole creare nuove strutture turistiche, non esclusivamente resort. In più, riduzioni dei vincoli posti sul nostro territorio».
Sardella: «Ritengo che ultimamente abbiamo assistito ad un turismo che ha creato una ghettizzazione piuttosto che benefici per il territorio. Dobbiamo garantire un turismo continuativo».
Neglia: «Il turismo non è solo strutture ma anche cultura. Abbiamo strutture come il Minareto che non sono state per nulla valorizzate dalla Regione. Anche la cultura è turismo, pertanto dobbiamo valorizzare tutto quello che abbiamo e che attiri l'attenzione del turista».
Scianaro: «I privati hanno fatto già molto. Uno degli interventi fondamentali consiste nel migliorare le infrastrutture in termini di viabilità e trasporti. Bisogna intercettare risorse comunitarie per migliorare siti importanti come Egnazia o il Minareto».
Amati: «Il turismo non è solo cemento. Abbiamo fatto la scelta del turismo di lusso, una scelta di qualità che abbiamo portato avanti per diversi anni: ora dobbiamo mantenerla. Qui la Regione può fare qualcosa. Ad esempio abbiamo il problema dell'erosione delle coste, dobbiamo tutelare l'incanto».
5) «Presso l'assessorato all'Urbanistica della Regione Puglia sono presenti due importanti progetti da valutare attraverso accordi di programma: quello proposto dalla “Video” di Fabio Ghirelli per il recupero dell'ex Metalsiderurgica Liuzzi con la realizzazione di circa 200 appartamenti in social housing (edilizia convenzionata delle dimensioni di 75 mq da vendere al prezzo di 117mila euro e quello proposto dalla società “Il Girasole1986” del gruppo Melpignano che prevede la bonifica del marmificio Imarfa da trasformare in un lido a fruizione pubblica in cambio della costruzione a monte, nei pressi di Masseria San Domenico, di un complesso residenziale di 13 villette e un fabbricato da adibire a club house, di 15 villette, ognuna con piscina, a ridosso del campo da golf e una villa i 500 mq, sempre con piscina, nelle adiacenze del complesso Borgo Egnazia. Qual è la sua opinione in merito?».
Sardella: «Si tratta di due progetti che dall'esterno non sembrerebbero male anche se lasciano dei dubbi. Per la Metalsiderurgica Liuzzi, un complesso così importante non deve essere visto solo come costruzione ma devono essere visibili anche i servizi, mi sembra che il progetto sia carente. Per il secondo, occorre rivedere il progetto per salvaguardare tutta la bellezza che Fasano offre».
Neglia: «Parliamo di due strutture importanti. A mio avviso, se entrambi sono interventi volti a favorire la cittadinanza di Fasano o a migliorare la visibilità, se tutto viene valutato con giuste attenzioni, potrebbero essere un volano per l'economia fasanese, un'opportunità anche per tanti giovani fasanesi».
Scianaro: «Mi sono già espresso favorevolmente in proposito in consiglio comunale dando mandato al sindaco di andare in regione per valutare il percorso dei due interventi. L'unica riserva era che fosse garantito l'interesse dell'intero territorio. La bonifica di due aeree può dare decoro al territorio e l'housing sociale permette ai giovani di comprare casa a prezzi abbordabili».
Amati: «Sulla questione Imarfa siamo tutti d'accordo ma dobbiamo stare attenti a che l'interesse privato si equivalga a quello pubblico. Sull'altra questione, non è stato considerato che il social housing è a metà strada tra l'edilizia normale e quella popolare, quindi intervenendo in un'area artigianale dismessa, in cui va fatta una riqualificazione, si andrebbe a squilibrare l'economia fasanese, mi stupisco che la città non si sia arrabbiata».
Ammirabile: «Sono favorevole a prescindere ai due progetti . Quando possiamo fare il bene della città dobbiamo intervenire tutti».
6) «Il comparto agricolo è minacciato dal batterio Xylella e continua a subire ingenti danni dagli storni. Cosa deve fare la Regione Puglia in proposito?»
Neglia: «Questo è un argomento che abbiamo molto dibattuto anche in un consiglio provinciale monotematico. La Xylella è un problema che attanaglia gli agricoltori dal 2012 e purtroppo si tratta di un batterio che non colpisce solo gli ulivi ma anche le viti, gli oleandri e altre piantagioni; gli organi regionali competenti avrebbero dovuto individuare subito la soluzione ma in questo senso non si è fatto nulla».
Scianaro: «Io avrei voluto fare questa domanda agli agricoltori, perché 10 anni di governo Vendola-Emiliano-Stefàno e Nardone la dicono lunga sulla disattenzione verso un comparto che doveva rappresentare il volàno della Puglia per occupazione; credo appunto che gli agricoltori siano stati mal rappresentati a livello regionale, nazionale ed europeo. La preoccupazione Xylella giunge solo negli ultimi mesi, grazie anche alla nostra sollevazione come opposizione in consiglio regionale, ma spero che le conseguenze non ricadano a lungo sul territorio e sui produttori di olive e di olio. Per quanto riguarda gli storni, l'argomento emerge ora “solo per i voti”, come dice il mio collega Amati, ma credo che si possa risolvere nel miglior modo possibile per non vanificare il lavoro degli agricoltori».
Amati: «Per gli storni sarà autorizzata la caccia: sarà possibile spararli secondo il calendario venatorio che tiene conto di uno studio sulle migrazioni; ormai da tempo per motivi sportivi si può cacciare, non c'è motivo per cui questo non debba valere per proteggere il raccolto degli agricoltori. La Xylella è un batterio da quarantena, va sicuramente agevolato il piano Silletti di eradicazione entro 15 chilometri perché noi della Piana degli Ulivi dobbiamo fare di tutto per proteggere i nostri alberi, e non penso che le manifestazioni di piazza risolvano il problema».
Ammirabile: «Il problema Xylella è nato già qualche anno fa, solo che i ritardi istituzionali nell'affrontare questa incombenza hanno impedito di trovare una soluzione immediata; a lungo andare gli uliveti sono stati abbandonati a se stessi, non solo dalla Regione, ma anche dagli agricoltori che rinunciano alle costose cure».
Sardella: «La questione Xylella è riemersa solo ora in clima di campagna elettorale; in Puglia ci sono gli ulivi più belli del mondo e vanno salvaguardati sempre. Anche per quanto riguarda gli storni, credo che la Regione non abbia fatto nulla negli ultimi anni per risolvere l'annoso problema».
7) «L'Asp Rossini ha ottenuto dalla Regione Puglia un finanziamento di un milione e mezzo di euro per la costruzione di una casa di riposo. Un altro milione di euro doveva pagarlo la stessa Asp con la cessione di un terreno edificabile al costruttore. L'opera è stata completata ma il terreno dato in permuta all'impresa costruttrice ha visto ridotta la superficie edificabile a seguito dell'approvazione, proprio da parte della Regione, del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale. Cosa dovrebbe fare la Regione per sbloccare questa situazione considerato che l'Asp è un ente ad emanazione regionale?»
Scianaro: «Io credo che la Regione debba intervenire per risolvere il contenzioso, non me ne sono occupato direttamente ma se sarò rieletto mi impegno ad intervenire sull'argomento».
Amati: «Io me ne sono occupato: non esistono diritti edificatori, se una persona accetta il lavoro per un determinato compenso, non può appellarsi alla normativa successiva all'accordo; naturalmente capisco il bisogno dell'imprenditore, ma è giusto consegnare la struttura perché trovo insopportabile vedere, da una parte, la casa di riposo vuota, ma completa di stanze accessoriate e, dall'altro lato, gli anziani tenuti al piano terra dell'ospedale. La questione va risolta dal punto di vista giudiziario; inoltre, con l'arrivo di nuovi fondi comunitari per costruire edifici attigui (ad esempio penso ad un grande centro per l'Alzheimer), il terreno eventualmente ceduto all'impresa potrà essere riacquistato ed edificato per questi fini, ma ora tenere in ostaggio l'opera è inutile e controproducente».
Ammirabile: «Il contratto col costruttore va rispettato, ma il problema deve essere necessariamente risolto in primo luogo dalla Regione per verificare le responsabilità sull'argomento»
Sardella: «Io ritengo che i contratti vadano rispettati, se l'impresa aveva concordato il pagamento di una cifra, quel compenso deve essere garantito. Se la normativa cambia in corso d'opera, la Regione deve valutare per tempo le condizioni delle concessioni. La risoluzione del contenzioso con l'Asp Rossini riguarda l'intera cittadinanza, sia gli anziani che attendono una dimora più accogliente sia il costruttore che ha prestato il proprio lavoro».
Neglia: «Ancora una volta si tratta di un fallimento della Regione, che non è in grado di mantenere gli accordi stabiliti con le aziende che hanno prestato un servizio per il territorio: a pagare veramente, in questo caso, sono gli anziani che restano in un reparto buio e invivibile».
8) «I recenti successi della pallamano locale hanno riproposto il pietoso spettacolo di una squadra costretta a giocare nei paesi limitrofi le partite casalinghe. C'è la possibilità di utilizzo di fondi regionali per la realizzazione del tanto agognato palazzetto dello sport a Fasano?»
Amati: «Nel caso in cui non si riescano a trovare fondi comunitari, poco stanziati per le strutture sportive, si potrebbe pensare di costruire un Pala eventi con i proventi della tassa comunale di soggiorno».
Ammirabile: «Il progetto del palazzetto dello sport fu già presentato alla Regione durante la mia amministrazione, e ipoteticamente avremmo ricevuto un finanziamento di 50 mila euro su una spesa totale di 7 milioni di euro per la costruzione dell'opera. Per il patto di stabilità il Comune non può permettersi un simile investimento, l'unico modo di intervenire in tal senso è con l'aiuto di imprenditori o società».
Sardella: «Ritengo che per una città come Fasano con una squadra in serie A la Regione deve reperire in ogni modo possibile i fondi per la realizzazione di un meritato palazzetto dello sport».
Neglia: «Non esistono abbastanza fondi per costruire un nuovo palazzetto ma la Regione può finanziare almeno i lavori per il ripristino di quello già esistente a Fasano: un dovere nei confronti di quegli sportivi che si impegnano per portare alto il nome della nostra città».
Scianaro: «Mi sarebbe piaciuto regalare agli sportivi la realizzazione del palazzetto: è una promessa difficile da mantenere, ma in qualche modo si può cercare perlomeno di avviare il progetto con la ricerca dei fondi necessari».
9) «Cosa pensa del reddito di cittadinanza che alcuni candidati governatori propongono di voler introdurre a livello regionale? Se è favorevole, può darci da dove attingere i fondi?»
Ammirabile: «Prima di progettare il reddito di cittadinanza, si dovrebbe cercare di creare posti di lavoro per garantire stabilità alla gente».
Sardella: «Anch'io credo che, più del reddito di cittadinanza, sia necessario piuttosto creare nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani che dopo anni di studi e sacrifici non riescono a trovare un impiego duraturo».
Neglia: «Dare uno stipendio a chi non lavora significherebbe soltanto far pagare più tasse a chi lavora; è più importante individuare possibilità di impiego e dare una dignità alle famiglie invece che regalare soldi come ai profughi».
Scianaro: «In questa Regione Puglia in cui abbiamo le tasse più alte, cos'altro dobbiamo chiedere ai cittadini per finanziare il reddito di cittadinanza? Forse l'unica possibilità si avrebbe tagliando i fondi di attività come Notti bianche o Apulia Film Commission».
Amati: «La Regione non può istituire il reddito di cittadinanza perché non ha le risorse per farlo. L'Italia ha preso questa idea da paesi europei in cui questa somma è elargita solo in situazioni temporali di estremo bisogno altrimenti, come diceva Kennedy, questa cosa abitua a non far niente».
10) «Quanto ha dichiarato nella sua ultima dichiarazione dei redditi, quanto è il budget di spesa della sua campagna elettorale, renderà pubbliche le sue spese elettorali?» (domanda già inserita in scaletta ma proposta anche dal lettore Oronzo Rubino)
Sardella: «Essendo giovane, nella mia dichiarazione dei redditi c'è molto poco, di conseguenza nella mia campagna elettorale c'è solo tanta buona volontà e l'impegno dei miei amici che mi aiutano anche a spese loro».
Neglia: «La mia dichiarazione dei redditi è sui siti amministrativi comunali e provinciali, alla portata di tutti; per quanto riguarda la campagna elettorale, il partito ci ha chiesto la candidatura e l'autofinanziamento, ma soprattutto la dignità e la lealtà di metterci la faccia. Alla fine vi diremo a quanto ammonta la spesa».
Scianaro: «Il mio reddito si aggira intorno agli 80 mila euro annui; per la campagna elettorale dobbiamo rispettare i parametri imposti dalla legge di una spesa massima di circa 40 mila euro»
Amati: «L'ultima volta ho dichiarato 130 mila euro annui; non facciamo retorica: tutti utilizziamo i soldi per la campagna elettorale; ma se questo vuol dire garantire lavoro alle tipografie, ben venga»
Ammirabile: «Il mio ultimo reddito ammonta a circa 120 mila euro annui; per quanto riguarda la campagna elettorale, io ho fatto solo manifesti, “santini” e fac-simile, per cui prevedo di non superare i 5 mila euro di spese».
di Redazione
19/05/2015 alle 00:48:36
Galleria di immagini: I candidati fasanesi alle regionali in un interessante 'faccia a faccia' per 'Osservatorio'
Leggi anche:
Attualità
Attualità
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela