Il movimento 'in Comune' interviene sulle assunzioni alla Tradeco: 'Non rispettati i diritti dei lavoratori'

FASANO - “I diritti dei lavoratori vanno rispettati anche per le assunzioni degli stagionali della Tradeco”: il movimento “in Comune” di Fasano, così come preannunciato questa mattina (mercoledì 13 maggio) da Osservatoriooggi.it, interviene sulla questione e lancia un appello al rispetto sia del contratto nazionale del lavoro sia dell'appalto per la gestione a Fasano della raccolta dei rifiuti. “Siamo venuti a conoscenza dell'assunzione di quindici nuove unità presso la ditta incaricata della nettezza urbana nel territorio fasanese – si spiega in una nota – e ci chiediamo: con quali criteri sono state effettuate tali assunzioni? Ci risulta, teste anche un apposito sollecito della Cgil inoltrato alla Tradeco e al sindaco Di Bari, che nell'assumere i nuovi stagionali non siano stati rispettati i diritti di anzianità di molti lavoratori, che avrebbero dovuto già entrare in servizio dal 1° aprile e che, invece, si sono sentiti defraudati. Sono operai con famiglie, che attendevano fiduciosi di poter nuovamente riprendere la propria attività. E invece, sono stati ignorati, le loro speranze sono state completamente tradite. Eppure, si tratta di persone utilizzate anche dalla precedente società che operava per la raccolta dei rifiuti, la Monteco, e nei loro confronti vale una tutela lavorativa espressamente contemplata nel capitolato d'appalto vigente. Inoltre, per contratto, gli stagionali da assumere sarebbero venti, e non quindici: dunque, esiste più di un motivo per esprimere il nostro dissenso per come si sia proceduto alle assunzioni di personale stagionale.

Chiediamo - conclude 'in Comune' - pertanto che si provveda urgentemente a riorganizzare secondo le regole condivise ogni assunzione di stagionali, senza mortificare ulteriormente uomini che per anni si sono dedicati al lavoro e che, all'improvviso, si sono visti esclusi, per non si sa bene quale logica. Crediamo, a questo punto, che la linea da noi portata avanti con il supporto della stragrande maggioranza della popolazione, e cioè la rimodulazione del contratto secondo nuovi standard, che cancellino il fallimentare e costosissimo sistema di raccolta della spazzatura, sperimentato per due anni con risultati disastrosi, sia l'unica via d'uscita per tutti: per l'amministrazione comunale, evidentemente in difficoltà dopo il naufragio della conciliazione; per la Tradeco, che si è resa forse conto di non poter ottemperare a quanto ottimisticamente previsto nell'offerta tecnica; e soprattutto ai cittadini, stanchi di dover sopportare aumenti in bolletta della Tari a fronte di un territorio molto più sporco di prima”.