INCONTRO CITTADINO
Fenomeno Xylella: tante false 'verità' per il movimento 'in Comune' di Fasano
Si è tenuto ieri sera (7 maggio) l'incontro 'La Puglia e la Xylella. Come salvare i nostri ulivi': l'iniziativa era organizzata dal movimento civico fasanese
FASANO- Tanto si è discusso e tanto ancora si discuterà su un fenomeno, o presunto tale, che sta coinvolgendo la nostra regione Puglia, e principalmente uno dei nostri simboli: l'ulivo. Nel tardo pomeriggio di ieri (giovedì 7 maggio) ai Portici delle Teresiane a Fasano, il movimento “in Comune”, guidato da Vito Bianchi, ha organizzato l'incontro “ La Puglia e la Xylella. Come salvare i nostri ulivi”. Un'iniziativa nata con l'esigenza e il dovere di fornire ai cittadini informazioni più dettagliate su questa calamità, che ha detta di studiosi e ricercatori, sta colpendo gli ulivi nella piana del Salento. Un incontro in cui sono state chiarite e recuperate le presunte false informazioni che circolano da mesi e che stanno portando molti ulivi a esser tagliati e abbattuti.
La serata è stata introdotta e moderata dalla dott.ssa Katiuscia Marini, che nel suo intervento iniziale ha sottolineato come la difesa degli ulivi, che identificano la nostra terra in tutto il mondo, sia un nostro dovere da cittadini della Puglia e un dovere verso le generazioni future, che come noi, accoglieranno la nostra terra da chi li ha preceduti. La Marini ha presentato i diversi ospiti intervenuti per l'occasione: Giuseppe Vinci, rappresentante di Terra di Egnazia; Tina Minerva e Ivano Gioffrida, referenti di “Spazi Popolari” e il docente Nicola Grasso, professore di Diritto Costituzionale presso l'“Università del Salento”.
Si è posto l'accento su diversi studi fatti da esperti americani, che a differenza di altri, non certificano la presunta Xylella come causa dell'essiccamento delle piante e foglie di ulivo. La Xylella, infatti, è un batterio che si adatta alle condizioni della pianta, e non un virus che porta, come tutti i virus, a un'alterazione o alla distruzione della pianta stessa. Da questo principio si sono snocciolati i diversi interventi degli ospiti. Parlando della situazione della Puglia negli ultimi vent'anni si è fatto notare come molti agricoltori, non riuscendo a sostenere i costi eccessivi di mantenimento dei terreni agricoli, hanno abbandonato gli uliveti a se stessi, trascurando in questa maniera gli obblighi che comporta il mantenimento di ettari di ulivo. Ulivi quindi abbandonati a se stessi, nella piana ormai desertica salentina. Molti agronomi, in questi ultimi anni, consigliando pratiche di diserbo chimico per lo smantellamento di vegetazione, sono andati a toccare i terreni, inquinando in questa maniera la terra già sporcata dai fumi tossici delle numerose fabbriche presenti in zona.
I primi fenomeni di essiccamenti avvennero già nel 2007 nella zona di Gallipoli. È in quest'ultimo anno numerosi sono stati gli alberi sradicati nel leccese, senza nessun preavviso. Numerosi sono i presidi che si sono formati a difesa del territorio. Si è accusato, nel corso della serata, della poca e scarsa informazione diffusa, che ha portato a disagi e preoccupazioni alla gente. Informazioni diffuse quasi volutamente con non curanza e con il non utilizzo dei giusti strumenti di lavoro. C'è chi ha anche sconfitto il fenomeno dell'essiccamento, come Ivano Gioffrida. Ha sottolineato come per il suo lavoro abbia rispolverato le tradizioni e gli strumenti di una volta. Tradizioni diffuse dai nostri predecessori, come i valori di attaccamento per la nostra terra, che va difesa e che negli ultimi anni è stata oggetto di non curanza. Valori che devono accompagnarci anche in questa battaglia.
di Donato Miccoli
08/05/2015 alle 00:14:57
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