Tonio Zizzi: 'La Regione intervenga per sbloccare il 'Canonico Rossini' di Fasano

FASANO - Un'opera terminata e non ancora fruibile. Una struttura che allieverebbe sofferrenze a tanti anziani del nostro territorio.Parliamo del "Canonico Rossini" che, grazie agli sforzi compiuti dal consiglio d'amministrazione, è riuscito ad avere una sede nuova in contrada Gravinella ma che stenta ad aprire. Sulla questione è intervenuto il consigliere comunale Tonio Zizzi che ha preso carta e penna ed ha scritto direttamente al presidente della Regione Nichi Vendola e all'assessore regionale Donato Pentassuglia affinché intervengano per sbloccare la questione.

"Il sottoscritto Tonio Zizzi in qualità di consigliere comunale di Fasano - scrive Zizzi - chiede al Presidente della Regione Puglia e all'Assessore ai Servizi Sociali di analizzare la situazione inerente l'apertura della nuova sede dell'Asp "Canonico Rossini" di Fasano. Risulta doveroso da parte di un consigliere comunale, sollecitato da diversi cittadini, richiedere delucidazioni e soluzioni risolutive all'Ente Regionale inerenti la mancata apertura della nuova casa di riposo Rossini sita alla C.da Gravinella. La struttura ormai terminata dalla fine di maggio 2013, risulta essere completamente rifinita ed arredata in ogni minimo dettaglio ma a distanza di quasi due anni ancora non si può procedere alla sua inaugurazione con contestale apertura e fruizione dei servizi per i cittadini fasanesi. Oltre alla disponibilità dei 64 posti letto come casa di riposo, si sta precludendo agli anziani concittadini la possibilità di avere un punto di ritrovo utile per trascorrere la giornata in compagnia fruendo contestualmente di tanti servizi ma rimanendo comunque sempre in contatto con il proprio territorio, grazie alla posizione strategica della struttura che si trova quasi completamente integrata nel centro abitato di Fasano.

Pertanto - continua Zizzi -  considerata la presumibile impossibilità da parte dell'Asp Rossini di poter pagare il costo dei lavori al costruttore per il venir meno dell'accordo iniziale tra le parti, che prevedeva la cessione da parte dell'Azienda di un terreno prima edificabile e poi precluso a causa del Pptr, persistendo da due anni questa situazione di stallo che non permette a questa nuova struttura all'avanguardia di poter essere inaugurata ed attivata, si chiede al Presidente della Regione Puglia e all'Assessore alla Sanità di analizzare tale incresciosa situazione intervenendo con il finanziamento dei lavori di realizzazione della struttura o con altre soluzioni alternative che comunque possano scongiurare che questa nuova struttura con l'ulteriore passare del tempo diventi l'ennesima “scatola vuota” finita ed inutilizzata".