Dipendenti Tricom-Serti di Fasano: 'La società non mantiene le promesse sugli stipendi: intervenga l'Amministrazione'

FASANO - Ci risiamo. Era già accaduto ad inizio gennaio e ora la situazione si ripropone. I dipendenti fasanesi della Tricom-Serti hanno protocollato a Palazzo di Città in data di ieri (martedì 24 marzo) una lettera in cui si chiede l'intervento dell'Amministrazione comunale, nei confronti della società che gestisce la riscossione dei tributi, affinché quest'ultima paghi gli stipendi arretrati. 

"I sottoscritti dipendenti della società Serti Spa - si legge nella nota -, in forza presso il Centro Tricom di Fasano con contratto indeterminato, facendo seguito alle precedenti comunicazioni del 23 dicembre 2014, 8 gennaio 2015, le cessioni personali del credito del 14 gennaio 2015 e del 9 febbraio 2015 a tutt'oggi prive di riscontro, dove si chiedeva anche un incontro con le S.S.V.V. comunicano che a tutt'oggi la situazione non è del tutto migliorata e che la situazione attuale è la seguente: la società Serti ha provveduto al pagamento delle mensilità di agosto 2014, settembre 2014 e ottobre 2014. Pertanto alla precedente cessione è vero che bisogna defalcare le mensilità accreditate, ma bisogna aggiungere la mancata corresponsione della mensilità di febbraio 2015 già maturata.

Abbiamo appreso dalla stampa il 10 febbraio - continua la missiva - che avremmo ricevuto gli stipendi sopra citati entro il 5 marzo; in data 17 marzo abbiamo ricevuto nota dell'azienda sul pagamento circa l'accredito degli stipendi (ovvero in data 20 marzo la mensilità di febbraio e successivamente in data 24 marzo le mensilità di novembre 2014, dicembre 2014, tredicesima mensilità 2014 e gennaio 2015). A tutt'oggi questa ennesima promessa è stata ancora una volta disattesa.

Tale incresciosa situazione - concludono i dipendenti Tricom-Serti di Fasano - di ritardi e incertezza economica che si protrae dal mese di luglio 2014, come a Voi tutti nota, che ha creato disagi non solo economici, risulta ancora priva di riscontro ed interessamento. Malgrado ciò, noi dipendenti continuiamo a svolgere quotidianamente il nostro lavoro con impegno e sacrificio nella più totale indifferenza delle istituzioni tutte. Le somme ricevute e già spese, sono servite per tamponare i prestiti economici a cui abbiamo fatto richiesta. Pertanto chiediamo da parte dell'Amministrazione un intervento risolutivo".