Chiusa la discarica di Autigno per un mese: dove saranno portati i rifiuti indifferenziati di Fasano?

FASANO - Emergenza rifiuti per il territorio brindisino compresa Fasano. La Regione Puglia ha chiuso per 30 giorni la discarica di Autigno dove vengono scaricati i rifiuti urbani indifferenziati di tutta la Provincia di Brindisi. L'ordinanza è stata firmata in quanto ci sarebbe stata la violazione di alcune prescrizioni ambientali. Il principale rilievo a base dell'ordinanza di chiusura sarebbe il superamento dei limiti di contaminazione delle falde della zona, rilevato dai pozzi di ispezione. Dove saranno portati ora i rifiuti indifferenziati fasanesi? Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, dovrebbe firmare un'ordinanza con cui autorizza a scaricare i rifiuti prodotti nella provincia di Brindisi in una serie di discariche, fra cui quelle di Formica Ambiente ma la questione verrà affrontata nel corso di un'assemblea dell'Oga (organo di governo d'ambito che riunisce tutti i Comuni della provincia di Brindisi) che si terrà questa mattina (venerdì 13 marzo) a Brindisi e a cui dovrebbe partecipare anche il sindaco di Fasano Lello Di Bari.

Il conferimento nella discarica di Formica comporterà però sicuramente un aggravio dei costi che pesano sulle spalle dei Comuni. Già alcuni mesi fa l'assessore all'ecologia del Comune di Fasano Giuseppe Angelini, in una lettera aperta a consiglieri comunali e regionali, sottolineò la possibile nascita di problemi data la fragilità del sistema impiantistico provinciale. Ma, tranne che il consigliere regionale Fabiano Amati che volle saperne di più, nessuno è sembrato interessarsene più di tanto. Ora ecco che l'emergenza ci riguarda da vicino.

La realtà è che si paga lo scotto di anni di mancanza di programmazione e di azioni poco efficaci. Da un lato comitati che si oppongono a tutto, dall'altro politici che hanno preferito non affrontare il tema con la necessaria attenzione e che spesso hanno preferito usufruire del vantaggio facile dell'appoggio di quegli stessi comitati strumentalizzando un tema che comporta spesso costi altissimi. Ancora in questi giorni ci si concentra spesso sull'ecotassa, si straparla a riguardo per qualche decina di migliaia di euro e poi si pagano centinaia di migliaia di euro per le “non scelte” fatte nel tempo. C'èun sistema impiantistico (compostaggio in primis) che si è dimostrato fragilissimo. Basta un sequestro giudiziario o la minaccia di qualche licenziamento per mettere in ginocchio un'Amministrazione.

La chiusura della discarica di Autigno potrebbe avere, come detto, un serio impatto, a causa dell'incremento dei costi, sulle casse comunali se non si riesce a trovare intesa per andare alla vicina Formica Ambiente. E' chiaro che quanto più lontano è il punto di conferimento dell'indifferenziato biostabilizzato prodotto nei comuni brindisini tanto più salato sarà il conto da pagare. Il sindaco di Brindisi Mimmo Consales, nella giornata di ieri, ha cercato di rassicurare tutti dicendo che la situazione si potrebbe risolvere anche prima dei 30 giorni. Ma ovviamente può anche accadere che ci voglia più di un mese per superare le criticità palesate dai controlli ambientali effettuati. In questo secondo caso i costi potrebbero crescere notevolmente e non solo i costi, ma anche la difficoltà di trovare un impianto disponibile ad accettare i rifiuti del brindisino. Praticamente, in poche settimane, ci si trova nella stessa situazione in cui si sono trovati alcuni comuni baresi. Anche in quel caso un'ordinanza di Vendola ha consentito di conferire alla discarica di Formica Ambiente e la circostanza ha determinato tante reazioni dei politici provinciali impegnati in campagna elettorale. Ora ci troviamo anche noi in una situazione difficile che si spera si possa risolvere in modo che non ricada, un domani, sulle tasche dei cittadini.