GIOVEDì CULTURALI
La fasanese Raffaella Conversano: un'eccellenza mondiale in campo pedagogico
Nella serata di ieri, 12 marzo, all'autrice della pluri-premiata teoria della 'Dis(agi)Abilità' l'Utl ha voluto dedicare uno degli incontri dei 'Giovedì culturali'
FASANO – Tutto il mondo invidia la mente e la personalità della dott.ssa Raffaella Conversano, eccellenza nel campo della didattica sperimentale che vanta i suoi natali proprio a Fasano. È a lei che la locale “Università del tempo libero”, presieduta da Palmina Cannone, ha voluto dedicare l'incontro svoltosi ieri sera (giovedì 12 marzo) a Palazzo di Città, nell'ambito della rassegna dei “Giovedì culturali”. La brillante professionista, accolta dall' attento e numeroso pubblico costituito da tanti insegnanti, è molto stimata nell'ambiente accademico, come docente e media educator all'Università “La Sapienza” di Roma ma soprattutto per aver ideato una teoria pedagogica nuova, innovativa e poliedrica: quella de “La Dis(agi)Abilità”.
La precisa relazione della dott.ssa Conversano, che ha voluto precisare l'onore e l'emozione di essere stata invitata nel suo paese d'origine, di cui custodisce «la fasanesità», è stata introdotta dai saluti istituzionali dell'assessore Renzo De Leonardis che ha ringraziato l'Utl per aver permesso alla cittadinanza di conoscere l'operato di una donna che porta avanti le sue idee con determinazione. La presidente Palmina Cannone ha portato il suo benvenuto ai presenti e ha tracciato un excursus nella stellata biografia dell'ospite riportando il pensiero di illustri che hanno avuto modo di collaborare con lei.
Svariate conferenze internazionali ed eventi mondiali hanno elogiato la ricerca della dott.ssa Conversano, certificata come “la migliore al mondo nel campo educativo” durante il convegno internazionale “ICICTE2012” svoltosi a Rhodos, in Grecia. La teoria de “La Dis(agi)Abilità” punta sull'annullamento dei concetti di normalità e disabilità per perseguire la personalizzazione educativa delle tecnologie per l'apprendimento. Quello che la studiosa ha voluto perseguire tramite sperimentazioni mirate è stato elaborare una media education - intesa come la prospettiva disciplinare impegnata nella riflessione sui media come oggetto, strumento e spazio del processo educativo - che partendo dal singolo allievo fosse abilitante per tutta una classe.
«Non sono i disabili a dover comunicare con noi ma siamo noi a comunicare con loro attraverso tutti gli strumenti tecnologici, indipendentemente dalla patologia disabilitante – ha spiegato la dott.ssa Conversano - . Dunque, occorre eliminare le barriere negli individui per condurre tutti in piena autonomia verso la libertà: dall'essere disabili, ossia abili in modo disturbato si passa all'essere “dis(agi)abili”, ossia abili e agibili anche se disturbati».
La “Dis(agi)Abilità” rappresenta un' efficace alternativa alla didattica tradizionale perché permette di personalizzare le strumentazioni all'individuo, adattare la metodologia e l'insegnamento alle diversità: è questo impianto assolutamente innovativo che ha determinato il successo mondiale della teoria elaborata da Raffaella Conversano. Ad avvalorare la sua validità sono state le successive sperimentazioni con casi rari raccontati dalla stessa relatrice che, inoltre, ha progettato anche un' App game, strumento pedagogico operativo per docenti e discenti, allo scopo di mettere gli studenti nella stessa condizione di immagazzinare, rielaborare e ricomunicare i dati culturali attraverso strumenti utilizzabili da tutti. In conclusione, la dott.ssa ha sottolineato che «è importante cambiare l'ottica: accettare la diversità come normalità».
di Angelica Sicilia
13/03/2015 alle 06:02:42
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