FACCIA A FACCIA
Zona industriale nord di Fasano: un 'quartiere' che attende interventi
Dall'incontro pubblico organizzato dall'associazione 'Zona In' al Laboratorio Urbano giungono tante promesse: saranno mantenute?
FASANO - E' prassi purtroppo collaudata, quando si organizzano incontri dove interlocutori sono i politici, che il tutto si concluda sempre con tante promesse e la speranza che un giorno queste ultime vengano mantenute. Ed è quello che è accaduto anche ieri sera (mercoledì 11 marzo), al Laboratorio Urbano di Fasano, nell'incontro pubblico organizzato dall'associazione "Zona In", presieduta da Marco Tullio D'Amico, con alcuni rappresentanti dell'Amministrazione comunale e consiglieri regionali. Sul tavolo di discussione alcune questioni di primaria importanza riguardanti la zona industriale nord di Fasano, per quello che deve ormai essere considerato (ma a livello urbanistico ancora non lo è, ndr) un vero e proprio quartiere residenziale della nostra città. Al tavolo, per il dibattito, erano presenti, oltre al presidente D'Amico, gli assessori comunali Gianleo Moncalvo, Donato Ammirabile e Giuseppe Angelini oltre ai due consiglieri regionali fasanesi Fabiano Amati e Antonio Scianaro.
La serata è stata introdotta da due soci del sodalizio organizzatore, Nico Vinci e Annamaria Caccavo, col primo che ha presentato le finalità dell'iniziativa, il nuovo sito e il giovane direttivo dell'associazione mentre la seconda ha invitato i presenti al tesseramento per l'anno 2015. Poi si è partiti con i tanti problemi.
Marco D'Amico, in premessa, ha ribadito per l'ennesima volta come l'associazione organizzi questo tipo di incontri in quanto la politica dell'associazione è quella di collaborare con le istituzioni e non certo criticarle a priori. Il primo argomento trattato è stato quello riguardante la rete idrico-fognaria. Per quanto concerne la fogna, dal 2011 al 2015, sono state ben 700 le domande di allaccio presentate nelle zone scoperte che erano tante. Ora la maggior parte dell'area è coperta ad eccezione di via della Navigazione, via dell'Elettricità, le traverse di via dell'Industria, via S. Oronzo, parte di via dell'Agricoltura e parte di via della Tecnica. Va ancora meglio per la rete idrica considerando l'assenza totale di allacci nel 2011 e arrivando alla copertura totale della zona nel 2015 (mancano solo due piccole strade). Ed è proprio su queste aree ancora scoperte che D'Amico ha chiesto chiarimenti.
Il primo degli amministratori a prendere la parola è stato Fabiano Amati il quale ha ricordato di essere stato, da assessore regionale alle opere pubbliche, colui che ha finanziato i lavori che attualmente si stanno completando a Fasano sulla rete idrico-fognaria. "In un incontro simile a questo, anni fa - ha sottolineato Amati - vi promisi che mi sarei impegnato ad attuare interventi che avrebbero permesso ai residenti della zona industriale di allacciarsi alla fogna e all'acquedotto e mi sembra che abbia mantenuto fede alla parola data. Ora mi sento di rassicurarvi sul fatto che anche l'estendimento ci sarà anche grazie alla collaborazione dell'Amministrazione comunale. Non voglio prendere in giro nessuno dicendovi tra due mei o tre. Potrebbero sembrare le classiche frasi da campagna elettorale. Ma io non sono abituato a vendere fumo ma cose concrete e per questo il mio impegno è assicurato e mi sono già mosso verso gli enti preposti per risolvere gli ultimi problemi sulla questione".
Ha fatto eco al consigliere regionale anche l'assessore ai lavori pubblici Donato Ammirabile che ha confermato come il Comune di Fasano si stia attivando per gli ultimi adempimenti burocratici legati alla richiesta di estendimento di fogna e acqua nella zona industriale. Il giovane amministratore ha anche spiegato il perché l'Amministrazione abbia solo stanziato 46mila euro (a fronte dei 150mila promessi) per l'area. "Purtroppo esigenze di bilancio ci hanno portato a ridurre momentaneamente la somma - ha detto Ammirabile - ma state tranquilli che si stanno valutando altre possibilità di intervento. Compatibilmente con la programmazione di nuove opere sull'intero territorio valuteremo i tempi di realizzazione della pubblica illuminazione ma bisognerà attendere l'approvazione del bilancio". Da ricordare che con il denaro è stata realizzata l'illuminazione pubblica in via S. Oronzo e via dell'Energia.
D'Amico ha poi parlato delle due rotatorie che l'associazione vorrebbe creare in via Roma all'intersecazione con via dell'Agricoltura e l'altra proprio in via dell'Agricoltura angolo via dell'Industria. Per la prima c'è un problema ancora da risolvere e consiste nel fatto che parte del terreno che serve per costruirla è di proprietà della Diocesi di Brindisi ma sono già avviate le trattative per la cessione gratuita. La realizzazione delle rotatorie dovrebbe essere a carico del Comune mentre l'arredo e la manutenzione dell'associazione "Zona In". "Per le rotatorie dovremo trovare la necessaria copertura in bilancio - ha ribadito l'assessore Ammirabile -. Al momento posso solo dirvi che saranno inserite nel prossimo piano triennale delle opere pubbliche".
Dopo di che D'Amico ha interrogato l'assessore Giuseppe Angelini sul piano urbanistico generale. "Attualmente non ci sono novità a proposito - ha spiegato a malincuore Angelini -. La programmazione del Pug è blocata ma tra qualche settimana bisognerà per forza cominciare a lavorarci sopra in quanto la Regione ha approvato il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale. Mi batterò affinché questo importante strumento urbanistico (riferito al Pug, ndr) cominci a vedere la luce e risolva diverse annose questioni sull'intero territorio".
Nel dibattito sono venute fuori anche altre due criticità: la strade sporche e l'amianto presente su alcuni capannoni. A entrambe ha risposto il vicesindaco Moncalvo. Per la prima ha chiesto che i cittadini inviino delle foto al suo indirizzo di posta elettronica e penserà lui a sollecitare la Tradeco. Per la seconda, molto più complicata e sollevata dal mensile Osservatorio, il vicesindaco, raccontando le diverse tappe della questione ha mostrato un documento dell'Agenzia del Demanio in cui si legge che parte di uno dei capannoni incriminati sarà bonificato. L'Amministrazione comunale, intanto, ha già dato mandato all'Arpa di analizzare la presenza di eventuali poleveri di amianto nell'aria e se ci saranno interverrà immediatamente.
La parola è poi passata al pubblico con un unico argomento: le buche stradali. Ma qui entriamo in un'ottica più generalizzata in quanto è attualmente un disagio che vive l'intera città di Fasano. Anche in questo caso sono giunte promesse che, come tutto quanto detto in precedenza, attendono di essere mantenute nel prossimo futuro.
di Alfonso Spagnulo
12/03/2015 alle 06:36:50
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