Grazia Neglia: 'Dipendenti Provincia? Per aiutarli sono disposta a marciare su Bari'

FASANO - I dipendenti della Provincia di Brindisi sono ancora appesi ad un filo ma le istituzioni politiche del territorio non si arrendono e puntano l'indice contro la Regione Puglia colpevole di non mettere a posto una questione che rischia di provocare enormi disagi a decine di famiglie. Tra coloro che più si stanno attivando in favore dei dipendenti è il consigliere provinciale Grazia Neglia, capogruppo di "Fratelli d'Italia", che senza mezzi termini accusa i consiglieri regionali eletti nel Brindisino e anche i parlamentari brindisini di immobilismo verso una problematica che si fa giorno dopo giorno drammatica.

«Con la Legge Delrio sono state affidate alle Regioni le competenze per quanto concerne la sistemazione dei dipendenti delle Province – afferma la Neglia -. Ma mentre in altre realtà italiane gli enti regionali si sono mossi nel migliore dei modi la Regione Puglia è ancora ferma. Per quanto mi riguarda conosco bene la situazione a Brindisi ma è chiaro che anche a Foggia, Bat, Bari, Taranto e Lecce si vive lo stesso dramma. Sì, perché di dramma si tratta. Decine di famiglie che si vedono, al momento, garantito lo stipendio sino a marzo e poi? Che fine faranno? Siamo in attesa che il presidente Vendola e la sua Giunta si adoperino per sistemare la questione. Ci vogliono risorse economiche che non arrivano. Intanto si attivi subito un fondo che garantisca ai dipendenti della Provincia di Brindisi il percepimento dello stipendio anche oltre marzo e nelle more di una soluzione del problema. Il presidente Maurizio Bruno si attivi verso il suo partito, di maggioranza in Regione, perché non è possibile che da marzo i lavoratori restino senza emolumenti.

La cosa che temo principalmente - conclude la Neglia - è che si voglia fare dei dipendenti provinciali una carta di scambio nella prossima campagna elettorale per le Regionali. Sarebbe una cosa squallida dal punto di vista politico. Io sono pronta a marciare su Bari e con me i dipendenti per far sì che si facciano valere i diritti di questi lavoratori».