INIZIATIVA INFORMATIVA
Tempo pieno nella scuola primaria a Fasano: i genitori discutono al Laboratorio urbano
Il Comitato fasanese dei Genitori ha organizzato un incontro per confrontarsi su potenzialità e criticità di questa nuova offerta formativa
FASANO – La scuola è un'eccezionale palestra per le menti e per il corpo delle future generazioni: fin dalla più tenera età, un corretto percorso formativo è fondamentale per la crescita completa dei discenti. Da molti anni, in tutta Italia ed anche in Puglia, le scuole primarie hanno offerto agli alunni una nuova possibilità di apprendimento attraverso il tempo pieno: i bambini sono impegnati per 8 ore al giorno, non solo in lezioni frontali ma anche in laboratori pomeridiani, letture libere, approfondimenti delle discipline tradizionali. Dallo scorso anno questa occasione è stata proposta anche a Fasano, nelle scuole primarie del 1° e 2° circolo.
Per dibattere le potenzialità di tale opportunità e i relativi miglioramenti da apportare, ieri pomeriggio (mercoledì 11 febbraio) il Comitato fasanese dei Genitori, nell'ambito dell'iniziativa “Famiglie Solidali” del progetto “L'Halveare”, ha organizzato un incontro al Laboratorio Urbano: i presenti hanno discusso sull'esperienza del tempo pieno nella scuola primaria a Fasano. Al confronto, introdotto dal presidente del sodalizio Francesco Trapani, hanno partecipato numerosi genitori ed anche l'assessore alla pubblica istruzione Renzo De Leonardis, il dirigente ai Servizi generali Giuseppe Carparelli, il dirigente del 1° circolo Gennaro Boggia, il consigliere Giacomo Rosato e l'assessore Giuseppe Angelini anche in veste di genitori.
Il dirigente Boggia ha subito presentato l'offerta formativa ai genitori. Il tempo pieno, ha spiegato, permette ai maestri di arricchire i programmi di insegnamento con varie attività pratiche e creative: la maggior parte dei bambini ama le ore trascorse a scuola e, oltre ad imparare a “leggere, scrivere e far di conto”, riesce ad accrescere il proprio bagaglio culturale stando insieme agli altri, socializzando, condividendo l'ora del pranzo, praticando attività extracurriculari (come, tra qualche settimana, la chimica) che aprono verso il futuro la mente dei piccoli.
L'assessore De Leonardis ha ribadito l'appoggio, a partire dal prossimo anno, dell'amministrazione comunale per ammortizzare le spese della mensa scolastica, sia nella scuola dell'infanzia che in quella primaria: dunque le famiglie con reddito Isee da 0 a 2mila euro non pagheranno alcun ticket, mentre quelle con reddito da 2mila e uno a 6mila euro verseranno un euro a pasto; le famiglie con reddito compreso fra i 6mila e uno e i 12mila euro verseranno un ticket di 2 euro a pasto, mentre le famiglie con un reddito fra i 12mila e uno ed i 24mila euro verseranno un ticket pari a tre euro a pasto. Infine, le famiglie con reddito Isee dai 24mila e un euro in su pagheranno un ticket di 4 euro e 50 centesimi a pasto.
Successivamente si è aperto il dibattito tra i genitori. Le mamme e i papà che hanno iscritto i propri figli, in questo anno scolastico 2014-2015, hanno raccontato le esperienze della scuola a tempo pieno per dissolvere i dubbi dei genitori che si apprestano ad iscrivere i loro bambini. In particolare, è stata illuminante la testimonianza di una madre lavoratrice che, pienamente soddisfatta dell'offerta formativa, ha puntualizzato che i bambini si adattano facilmente al nuovo ritmo: basta adottare alcune regole, come mandare i piccoli a letto presto; c'è il sabato come giorno libero in più per riposarsi.
di Redazione
12/02/2015 alle 06:04:18
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