INIZIATIVA CIRCOLO DELLA STAMPA
'La via dell'arte' a Fasano: tre tappe tra genio e bellezza
Particolare percorso quello promosso dal locale Circolo della Stampa che ha permesso di ammirare opere e quadri di talentuosi artisti
FASANO – Nella seconda edizione dell'iniziativa “La via dell'arte”, lungo un percorso scandito in tre tappe, il mondo del giornalismo locale e quello dell'arte hanno promosso momenti di contemplazione, dinanzi ad opere di talento e creatività, ma anche di riflessione. Non va dimenticato, infatti, che la città di Fasano non possiede una pinacoteca in grado di ospitare le creazioni di vari autori e che, nella stragrande maggioranza dei casi, esposizioni accurate sono organizzate su impulso dei privati, in spazi personali messi a disposizione della collettività. Nella serata di ieri (venerdì 2 gennaio), il succitato appuntamento organizzato dal Circolo della Stampa “Secondo Adamo Nardelli” di Fasano, presieduto da Gianfranco Mazzotta, ha dato avvio al particolare sentiero artistico, guidato dalla professoressa Maria De Mola, partendo da Palazzo Pezzolla e proseguendo per Palazzo Bianco fino a concludersi nella Galleria “Apuliarte”.
La full immersion nel mondo dell'arte ha preso avvio da via Fogazzaro: nella sala convegni di Palazzo Pezzolla, l'artista Martino Rubino ha fissato diverse tavole e tele da cui traspare il suo immenso amore per il territorio e per la bellezza. La mostra di Rubino mette insieme paesaggi naturali, ritratti femminili, fiori e scorci di Fasano con tecniche differenti. «Evidente è lo stile iperrealista – ha sottolineato la docente e guida Maria De Mola –: ogni particolare diventa un pezzo di realtà». Gli intervenuti hanno continuato l'itinerario con la seconda tappa, nel locale adiacente a Palazzo Bianco. Qui hanno potuto osservare la mostra “Da cosa nasce cosa”, una collettiva di sette artisti, fasanesi e non, che ha accostato pittura, scultura, grafica, découpage e design offrendo una validissima testimonianza di come la tradizione e l'artigianato possano coniugarsi con la più viva creatività e generare opere innovative, utili ed espressive.
“La via dell'arte” si è conclusa nella Galleria “Apuliarte”. Nel raffinato salotto artistico è stata allestita la mostra dal titolo “67 pittori italiani tra ‘800 e ‘900”, un caleidoscopico viaggio nell'arte figurativa dell'Italia a cavallo tra i due secoli, reso possibile da Mario e Mina Greco, titolari della Galleria e cultori del bello che hanno deciso di mostrare alcune opere della loro collezione privata per offrire ai fruitori creazioni di eccelso pregio. Tanti gli autori e i soggetti raffigurati tramite svariate tecniche e diversi modi di percezione. Nel percorso espositivo lo sguardo del visitatore riesce a percepire sensazioni e atmosfere dettate dai particolari tocchi di colore, dal disegno, dai soggetti raffigurati e dalla sensibilità di ciascun artista. Tra i 67 capolavori, è doveroso ravvisare il fascino delle opere di autori fasanesi: l'olio su tela “Paesaggio” di Ferdinando Schiavone, l'olio su cartone “Notturno” di Beniamino Bianco, una caricatura di Tommaso Bianco e, dulcis in fundo, l'olio su tela di Damaso Bianchi “Giovane orientale”, da cui emerge tutto il fascino per l'orientalismo che condizionò il creatore del Minareto silvano e molta della tradizione pittorica di fine Ottocento.
La suggestiva mostra resterà aperta al pubblico fino al 10 gennaio. Esperti e meno esperti potranno immergersi nello splendore della pittura in un modo semplice, suggestivo e gratuito.
di Angelica Sicilia
03/01/2015 alle 06:38:40
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