DUE GIORNI TERRIBILE
Cessata l'emergenza neve: a Fasano si tirano le somme di quanto accaduto
La fitta nevicata ha creato disagi sull'intero territorio: per due giorni i volontari di Protezione Civile hanno lavorato per aiutare persone in difficoltà
FASANO – Con l'aumento delle temperature, avutosi nella giornata di ieri (giovedì 1° gennaio), è andata ora dopo ora scemando anche l'emergenza venutasi a creare dopo la copiosa nevicata verificatasi nella notte tra il 30 e il 31 dicembre. Sono state 48 ore di lavoro continuo soprattutto per i volontari di Protezione Civile coordinati dal Centro Operativo Comunale che ha visto in prima linea anche il sindaco facente funzioni Gianleo Moncalvo. Operazioni incessanti nel tentativo di cercare di andare incontro alle esigenze di coloro che si sono trovati in difficoltà davanti ad un evento atmosferico sì previsto ma che ha dovuto fare i conti successivamente con difficoltà logistiche dettate dal territorio fasanese. Ma vediamo cosa è accaduto in questi ultimi due giorni. Tutto è cominciato già nella serata del 30 dicembre quando, sulla Statale 172 che collega Fasano a Locorotondo, alcuni automobilisti in difficoltà sono stati aiutati dalle prime squadre della Protezione Civile appartenenti all'associazione “Cb Quadrifoglio”. Impossibilitati a proseguire, causa neve, con i loro mezzi (molti erano anche sprovvisti di catene nonostante ci sia l'obbligo di averle a bordo quando si transita su quell'arteria), sono stati accompagnati in alcune strutture ricettive di Fasano. Interventi di questo genere ce ne sono stati anche altri durante la notte tra il 30 e il 31. Ma il peggio doveva ancora arrivare.
La fitta nevicata notturna ha pressoché bloccato l'intero territorio. Dal mare alla collina era un'immensa distesa bianca. Così già dalle prime ore del mattino, nonostante le pessime condizioni stradali, qualcuno ha tentato di raggiungere il posto di lavoro. Ma invano. La neve e il ghiaccio hanno bloccato viali, cancelli e strade rendendo impossibile la normale viabilità. I disagi si sono avuti soprattutto in collina dove molte ville e casolari sono rimasti isolati. Le zone più colpite in assoluto a Cocolicchio, Canale di Pirro, Laureto e Selva di Fasano. E così già dalle prime ore del 31 dicembre il sindaco facente funzioni Gianleo Moncalvo ha istituito il Centro Operativo Comunale come prevede il piano comunale di emergenza. Una sorta di unità di crisi diretta dallo stesso Moncalvo che ha visto all'opera tecnici comunali, volontari di Protezione civile e vigili urbani. E' stato un continuo di interventi. La priorità assoluta è stata data alle famiglie con disabili, ammalati e anziani. In alcuni casi questi ultimi sono stati accompagnati a Fasano centro, in altri i volontari di Protezione civile Hanno provveduto a portare generi di prima necessità e farmaci. Moncalvo ha voluto seguire in prima persona il tutto intervenendo anche al fianco dei volontari in alcune azioni di soccorso. A Fasano centro la Protezione civile ha anche fatto arrivare agli anziani dell'istituto “Rossini” i pasti caldi a pranzo e a cena. In collina i disagi sono stati accentuati dal fatto che per quasi 24 ore è mancata l'energia elettrica a causa di alcuni alberi caduti in aperta campagna sulla linea. Molte famiglie sono rimaste senza riscaldamento e anche senza acqua. Un fine anno che non dimenticheranno facilmente.
Dicevamo dell'unità di crisi. Tantissime le chiamate giunte al numero del Coc con le più svariate richieste d'intervento: alcune molto serie, altre paradossali come una signora che voleva essere liberato il viale di casa perché aveva appuntamento dall'estetista in vista del cenone. Per due giorni (31 dicembre e 1° gennaio) cinque fuoristrada della Protezione civile hanno effettuato il monitoraggio del territorio, assistito e soccorso coordinati dalla sede centrale che valutava in base alla gravità delle richieste. Sette le pale meccaniche attivate dall'ufficio di Protezione civile comunale che hanno lavorato per tutta la giornata di San Silvestro a Selva di Fasano, Laureto, Cocolicchio, Canale di Pirro, Fasano centro, Pezze di Greco e Montalbano. Tre, invece, quelle attive il 1° gennaio. I volontari hanno anche utilizzato mezzi spargisale. Tanti anche gli interventi dei Vigili del Fuoco per alberi spezzati che hanno bloccato diverse strade in collina. Della situazione fasanese veniva in tempo reale informata la Sala Operativa Regionale di Protezione civile che ha dovuto far fronte ad interventi su tutto il territorio regionale.
Tra le curiosità di questa due giorni di neve anche un funerale rimasto bloccato a Fasano centro. Durante la cerimonia funebre officiata nella mattinata del 31 dicembre in una chiesetta nella parte antica della città, esattamente in via Gaito, la neve ha provocato il blocco, all'uscita del feretro dalla chiesa, del carro funebre e dei parenti del defunto. L'intervento di una pala meccanica inviata dal Centro Operativo Comunale ha permesso la ripartenza del corteo funebre in direzione cimitero. In questi giorni intensi sono state diverse le persone che hanno lavorato incessantemente. La funzione “tecnica e di pianificazione” all'interno del Coc (Centro operativo comunale) è stata coordinata dalla dirigente Rosa Belfiore, quella “materiali e mezzi” dal disaster manager comunale Angelo Decarolis, quella “viabilità” dal comandante della Polizia municipale Fernando Virgilio, quella “volontariato” dal responsabile dei volontari Giannicola D'Amico, e quella “telecomunicazioni dal radioamatore volontario di Protezione civile Natale Semeraro. Oltre a D'Amico e Semeraro i volontari che hanno lavorato in questa due giorni sono stati Francesco Simonetti e Daniele Loparco (che hanno coordinato le squadre sul territorio) oltre a Grazio Leone, Marco Morga, Antonio Semeraro, Andrea Calabretti e Francesco Zaccaria.
di Redazione
02/01/2015 alle 07:01:19
La nevicata del 30 e 31 dicembre 2014 LE FOTO
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