CONTROSENSO AMMINISTRATIVO
Il fenomeno degli appalti pubblici a Fasano: costa di più? Aggiudicato!
Dopo l'esempio Tradeco la storia si è ripetuta altre volte compreso nel caso per l'assegnazione della costruzione del centro raccolta comunale
FASANO - Sul Municipio di Fasano non si smentiscono mai: a vincere le gare di appalto sono quasi sempre le ditte che fanno l'offerta economica più svantaggiosa per il Comune. L'esempio più clamoroso, di recente, è stato quello del mega appalto della raccolta dei rifiuti, quando ad aggiudicarsi la gara fu la Tradeco che aveva chiesto più soldi di tutte le altre ditte partecipanti alla gara per l'espletamento del servizio (circa 200 mila euro annuali in più della Monteco che aveva curato il servizio negli ultimi 21 anni). Ora la storia si ripete, e sempre di “monnezza” si parla. Infatti, nelle scorse settimane hanno preso il via i lavori per la realizzazione di un “centro di raccolta comunale per i rifiuti ed assimilati differenziati”. La gara per lavori a base d'asta di 267.836,90 euro era stata espletata nel febbraio scorso ed è stata aggiudicata alla “Universal Export srl” di Fasano, che ha praticato un ribasso dello 0,5% sull'importo a base d'asta: esattamente 1.339,18 euro in meno dell'importo posto a base d'asta.
Qualcuno si chiederà come sia possibile che in un periodo in cui tutte le imprese sono disposte a lavorare a “pane in corpo” pur di assicurarsi un lavoro, una ditta possa pensare di aggiudicarsi una gara d'appalto praticando un così irrisorio ribasso! Forse sapeva di essere l'unica ditta a partecipare? No! Le ditte in gara erano ben sette ed i ribassi proposti dalle altre sei andavano dal 25,13% della “Edil F.lli Lionetti snc” di Andria al 9,52% della ditta “Casa Idea srl” di Bari. E allora, come è stato possibile aggiudicare alla “Universal Expert” l'esecuzione di quest'opera? Gli addetti ai lavori ben conoscono le tecniche, ma per farlo comprendere a tutti i comuni mortali, qualche settimana fa, lo ha spiegato in maniera chiarissima quella giornalista rompiscatole di Milena Gabbanelli, nel suo programma domenicale su Rai3, “Report”. A determinare l'aggiudicazione della gara il più delle volte non è la migliore “offerta economica”, ma la migliore “offerta tecnica”, nella quale si consente alla commissione giudicatrice dell'appalto di assegnare il punteggio in base a criteri non contestabili.
In parole povere, la commissione potrebbe adottare dei criteri di valutazione che poi nessuno può contestare. Si capisce dunque che spesso l'aggiudicazione delle gare viene lasciata al libero arbitrio dei componenti la stessa. Un esempio concreto a Fasano è stata l'offerta tecnica fatta dalla Tradeco nell'appalto della raccolta dei rifiuti, nella quale la ditta fra l'altro si impegnava ad eseguire la raccolta introducendo il concetto della premialità agli utenti che avrebbero differenziato di più, registrando i quantitativi differenziati nella ormai famosa “tessera amica”. La gara l'ha vinta con quella proposta “innovativa” che fece aumentare notevolmente il punteggio della sua “offerta tecnica”, ma poi quanto promesso non è mai stato realizzato. Come dice un noto proverbio, “passata la festa, gabbato lo santo”. Ma vediamo quello che è accaduto in questo appalto. Il calcolo per l'aggiudicazione della gara prevedeva tre componenti: il punteggio dell'offerta tecnica, quello per l'offerta economica e quello per i tempi di realizzazione.
Ebbene, analizziamo i punteggi conseguiti dalla prime due ditte classificate, quelli della “Universal Export” che ha vinto la gara e quelli dell'“Impresa Gentile Leonardo” di Locorotondo. La prima ha ottenuto 0,4 punti per l'offerta economica e 3,38 per i tempi di realizzazione. La seconda ha conseguito 7,8 punti per l'offerta economica e 5 per i tempi di realizzazione. Ciò significa che il rapporto prezzo-tempi di realizzazione vedeva nettamente prevalere l'impresa Gentile che totalizzava 12,8 punti contro i 3,78 della “Universal Export”. L'impresa di Locorotondo, infatti, aveva offerto un ribasso sul prezzo a base d'asta del 9,8%: il Comune di Fasano, dunque, avrebbe non solo risparmiato 25mila euro rispetto a quanto stanziato per la realizzazione dell'opera, ma avrebbe visto realizzare la stessa anche in minor tempo. La storia dell'appalto, però, è stata completamente ribaltata con l'“offerta tecnica”: alla “Universal Export”, la commissione giudicatrice ha attribuito 73,89 punti, a quella di Locorotondo 62,42. Sommando i punteggi, è stata l'impresa fasanese ad aggiudicarsi la gara con 77,67 punti, mentre la seconda si è fermata a 75,22 punti. Eppure quest'ultima avrebbe realizzato i lavori con meno soldi ed in minor tempo. Sono questi i controsensi di atti amministrativi in una Nazione che difficilmente potrà “cambiare verso”.
A puro titolo di cronaca, l'amministratore della “Universal Export srl”, è Antonio Scianaro, cugino del consigliere regionale Antonio Scianaro e fra i più potenti consiglieri comunali della maggioranza di centrodestra che governa il Comune di Fasano!
di Redazione
26/12/2014 alle 10:22:14
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