La storia di Novecento in un videogame studiato dagli studenti del Salvemini

FASANO - E' stato presentato ieri (lunedì 15 dicembre), al Faso Cafè, "The legend of 9cento", una rielaborazione, in forma di videogame, del romanzo "Novecento" di Alessandro Baricco curata dalla II C Sezione Grafica dell'istituto superiore "G. Salvemini" di Fasano diretto da Rosanna Cirasino. A presentare il lavoro dei ragazzi i docenti Cinzia Cupertino e Achille Chillà.

The legend of Novecento game è una delle attività didattiche realizzate nell'ambito del Progetto transnazionale "Knork, Promoting Knowledge Work Practices in Education", nato in collaborazione con le Università di Helsinki, Sofia, Stoccolma, “La Sapienza” di Roma e “Aldo Moro” di Bari. Il progetto parte dall'idea di innovare la didattica, stabilendo un legame forte con le competenze richieste dal mondo del lavoro. Infatti, Knork è la crasi tra knolwedge (conoscenza) e work (lavoro). Punta pertanto ad una didattica che abbia come obiettivo fondamentale la costruzione di “oggetti” che siano realmente utili, interessanti e motivanti. Intorno alla costruzione di tali oggetti si mobilitano strategie di lavoro individuali e collaborative, si innescano processi creativi e si punta a sostenere competenze digitali attraverso un uso educativo delle tecnologie.

I ragazzi della II C Grafica e Comunicazione del Salvemini, si sono trasformati, così, da giocatori a creatori di un videogioco e, seguendo le indicazioni dell'approccio “trialogico”, cioè la triangolazione tra individui, gruppi/società e oggetti/ strumenti/tecnologie, hanno letto, analizzato, montato, smontato e rimontato un testo letterario, appunto “Novecento” di Alessandro Baricco e attraverso la piattoforma Scratch lo hanno reso un algoritmo del linguaggio formale della programmazione, utilizzando i connettivi logici della lingua latina et, vel e negazione per animare uno scenario di gioco.

“Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla”, diceva Danny Boodman T.D. Lemon Novecento. Novecento, è stata la buona storia e con lui la storia di Danny Boodman, di Max Tooney, del Virginian, il suo equipaggio e i suoi passeggeri di terza classe. Con loro i ragazzi hanno attraversato più volte l'oceano conoscendo la gioia, la sofferenza, il dolore, l'emozione. Hanno conosciuto la musica, il pianoforte, il blues, il ragtime, il jazz, l'amicizia, la sfida, la paura della vita, magnificamente descritta da Baricco. Così è cominciato il gioco tra finito e infinito. Gli 88 tasti del pianoforte e l'infinito della musica, il senso delle parole e l'incanto della lettura, il fermo immagine e “l'invisibile agli occhi”, l'esattezza dell'algoritmo e il moto continuo dell'animazione. La versione del video gioco presentata è una versione Beta, ovvero un'anteprima del prodotto finale, candidata ad essere la definitiva dopo un lavoro di ulteriore finitura.

Gli autori di The legend of Novecento Game sono Antonietta Albanese, Giuseppe Leone, Mara Amati, Stefano Maellaro, Luigi Amati, Mario Mileti, Miriana Amati, Sante Narducci, Alessia Brunetti, Rosa Pentassuglia, Rita Carbotti, Alessia Pipoli, Luana Ciaccia, Francesca Pistoia, Rossella Cofano, Alessandra Pistoia, Annamaria D'Errico, Angela Potenza, Letizia Di Bari, Nicole Pugliese, Federica Di Santo, Walter Savoia, Rebecca Fasano, Marco Sibilio, Bartolo Ferro, Donato Zizzi e Flavio Baccaro.

I ringraziamenti dei ragazzi sono stati per Martino Palmisano e il suo blues, il canto del Sud del mondo: sentimento e emozione, carichi di immensa umanità e purezza; Achille Chillà, per la profondità della sua voce e l'onestà della sua persona; Giovanni Cisternino, per la grafica della locandina; Faso Café per la location di presentazione; Paolo Nappo e Cinzia Cupertino per il coordinamento del progetto; alle professoresse Brescia e Taliente per il sostegno didattico; alla dirigente Rosa Anna Cirasino per aver dato questa opportunità formativa; alla Coordinatrice del progetto KnorK. prof.ssa Beatrice Ligorio. docente presso il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Bari e le tirocinanti Noemi Rosa De Mola e Anna Pomentale.