Corrispondenza in ritardo in alcuni quartieri di Fasano: proteste dei cittadini

FASANO - Ancora disservizi sulla consegna della posta a Fasano. A segnalarlo, per l'ennesima volta, un gruppo di cittadini di diversi quartieri periferici di Fasano che hanno anch formalizzato alla società un reclamo. “Denunciamo – sottolineano– il cronico ritardo con il quale buona parte della corrispondenza ci viene recapitata. A causa dell'inefficiente svolgimento del servizio molti di noi sopportano significativi disagi e non raramente anche danni di natura patrimoniale. Il ritardo nell'inoltro delle fatture inerenti le utenze di luce, acqua e gas costringono noi utenti al pagamento di cospicue penali e nei casi più gravi li espongono al rischio del distacco dell'utenza. Per non parlare dei disagi nel ricevere con cospicuo ritardo la corrispondenza periodica di tipo personale, amministrativo e fiscale”.

Ma quello che avviene a Fasano pare sia una costante in tutta la provincia tanto che della questione si sta interessando il consigliere regionale brindisino Maurizio Friolo. "La gestione del personale delle Poste Italiane sta creando disagi sia ai cittadini, che lamentano gravi disservizi nel recapito postale, sia ai dipendenti, che denunciano poca trasparenza e comportamenti anti sindacali da parte della società partecipata - dice Friolo -. Per questo, invito la Regione ad occuparsi della questione, contattando i vertici nazionali delle Poste al fine di avere lumi e ripristinare un clima di opportuna serenità tra i lavoratori pugliesi. In particolare le criticità maggiori si incontrano nelle province di Taranto e Brindisi. Qui, a quanto apprendiamo, è in atto un braccio di ferro continuo tra organizzazioni sindacali e società: quest'ultima tenta periodicamente di trasferire i dipendenti in altre Province e fino ad oggi non ci è riuscita proprio per le mobilitazioni sindacali avvenute. Oltre al tentativo di trasferimento coatto dei lavoratori, pare che la società non stia rispettando gli standard di trasparenza sui criteri di assegnazione dei premi annuali dei dipendenti, assegni ad personam ed elargizioni una tantum. La questione, tra l'altro, è finita anche nel mirino di alcuni parlamentari che hanno presentato interrogazioni al governo nazionale. Nel nostro territorio regionale, c'è grande preoccupazione da parte dei dipendenti sul loro futuro e la qualità del servizio ne sta risentendo. Non resta, quindi, che valutare l'opportunità di aprire un dialogo con i vertici nazionali delle Poste ed auspico che la Regione prenda in mano la situazione, dal momento che sembrano assolutamente azzerate anche le consuete relazioni industriali".