NOTA POLITICA
Stop alle trivellazioni in Adriatico: soddisfazione di Vito Bianchi
Il leader del movimento civico 'in Comune' sottolinea come proprio il movimento abbia lanciato per primo il grido d'allarme sulla questione
FASANO - Il movimento “in Comune” di Fasano, per bocca del suo rappresentante istituzionale, Vito Bianchi, accoglie positivamente la notizia del momentaneo stop alle indagini per la ricerca di idrocarburi in Adriatico. “Noi, che per primi la scorsa estate avevamo lanciato il grido d'allarme sull'imminenza delle trivellazioni adriatiche; noi, che in proposito eravamo stati i soli a rivolgerci ai nostri referenti in Parlamento, come il senatore Nicola Latorre (da cui avevamo ricevuto una cortese e incoraggiante risposta); noi, che in luglio abbiamo partecipato a un incontro a Brindisi con gli attivisti di “Greenpeace” e avevamo sottoposto loro il problema, ricevendone promessa di supporto, anche con l'ausilio della nave Raimbow Warrior; noi, che appena pochi giorni fa eravamo ancora impegnati, strenuamente, appassionatamente, con una delegazione del nostro movimento, a Monopoli, in una riunione di sodalizi che stanno programmando una grande manifestazione contro le trivellazioni in Adriatico; noi, che sulla pagina del nostro profilo facebook abbiamo scelto di inserire, emblematicamente, proprio una nostra fotografia con la denuncia delle trivellazioni e delle ricerche indiscriminate di petrolio; noi, che consideriamo deleterio insistere in una politica energetica basata sui combustibili fossili; noi, che siamo stata l'unica forza politica del territorio fasanese a battersi, oltre un anno e mezzo fa, contro lo scempio di inceneritori che si sarebbero voluti installare nel Comune di Fasano; noi, che privilegiamo il futuro del nostro Pianeta prima ancora che l'egoismo del presente, ecco, noi siamo particolarmente lieti che la nostra azione sia andata, per il momento, a buon fine, e che i nostri accorati appelli, raccolti e rilanciati dall'amministrazione comunale, siano stati infine recepiti.
Significa - continua Bianchi - aver ottenuto un risultato concreto. Significa aver vinto una battaglia. Ma attenzione a non abbassare la guardia: il cosiddetto “Sblocca Italia”, infatti, consente una maggiore libertà d'azione per le ricerche di idrocarburi. Per cui, non vorremmo che il “no” alla Global Petroleum si trasformasse poi in un “sì” per multinazionali più vicine a un premier che, come Matteo Renzi, non è sembrato finora particolarmente attento alle conseguenze di una politica che non guarda all'impatto ambientale nelle valutazioni economiche delle intraprese imprenditoriali. Infine, un'altra battaglia che porteremo avanti sarà il boicottaggio turistico contro quelle nazioni che, come la Croazia, consentendo le perforazioni petrolifere nelle proprie acque, compromettono non solo gli equilibri ambientali, ma anche l'economia peschiera e turistica delle altre regioni che si affacciano su di un mare fragile come l'Adriatico”.
di Redazione
30/11/2014 alle 13:08:33
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