Cadono calcinacci alla media 'Bianco': Vito Bianchi mette sotto accusa l'Amministrazione comunale

FASANO - “Il 20 novembre è la giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. E sapete come l'hanno trascorsa alcuni giovanissimi allievi della scuola media “Giacinto Bianco”? Nello spazio aperto del primo piano, in mezzo ai rumori delle altre classi, fra correnti d'aria, su sedie da convegno. Nella loro aula, infatti, sono piovuti calcinacci: e dunque, gli sfortunati studenti sono stati sfrattati, per essere parcheggiati in un settore non proprio idoneo a una corretta didattica. E questo non è assolutamente ammissibile in una città che vuol dirsi civile: ne va dello studio, della concentrazione, dello stato fisico dei piccoli”.

E' con amarezza che Vito Bianchi, rappresentante del movimento “in Comune”, denuncia l'accaduto. “Purtroppo – aggiunge lo scrittore e archeologo – mi trovo ancora un volta a registrare l'insensibilità nei confronti della scuola e dei suoi fruitori da parte di assessorati, come quelli all'Istruzione e ai Lavori Pubblici, che dovrebbero prevenire determinati problemi, piuttosto che dispiacersene a posteriori. Il teatrino inscenato, ormai da settimane, con la storia dell'azzeramento delle deleghe assessorili, non aiuta certamente a migliorare la situazione: che si metta fine, una volta per tutte, al tragicomico balletto, e si dia celermente alla cittadinanza un governo serio, con punti di riferimento certi. Soprattutto, si valuti bene se i soldi pubblici debbano essere spesi per acquistare e tenere in efficienza apparecchi come quello per la rilevazione delle autovetture senza assicurazione o con revisione scaduta, oppure per mettere in sicurezza, anche statica, gli edifici comunali, dove i nostri figli vanno a scuola tutti i giorni. Ritengo che esistano delle priorità, anche etiche, che non possono essere ignorate.

Per noi di “in Comune” - conclude Bianchi - la scuola è prioritaria, è un elemento fondamentale della società, e va quindi curata con amore e competenza, nell'interesse di una crescita armonica dei cittadini più giovani. Noto, invece, una pericolosa superficialità dei nostri governanti verso la sicurezza degli ambienti scolastici: in diversi plessi, per esempio, le finestre non sono a norma, mentre ho registrato casi di bambini delle scuole dell'infanzia che lo scorso anno si sono lacerati il volto sbattendo su suppellettili di dubbia qualità. I calcinacci della “Giacinto Bianco” sono solo l'ultimo episodio in ordine di tempo: un episodio che suona beffardo, nella giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Giacché bambini e adolescenti avrebbero diritto, almeno, all'istruzione e alla salute”.