FASANO SELVA
Il pagellone del 2007
Il 9 e 10 giugno si accenderanno i motori per la 55° edizione della Fasano Selva. Riproponiamo le pagelle attribuite ai piloti fasanesi in gara negli anni 2005 / 2011
Gianni Angelini
Diamo i voti ai 70 piloti fasanesi in gara,
un battaglione nutrito ma deludente...
Il pagellone 2007
Giuseppe Savoia: diciassettesimo tra le “mini” e terzo di classe: vale a dire ultimo in tutto. Voto: 4 (come i minuti che ha impiegato per arrivare alla Selva).
Michele Pinto: in m.c. (mini car), n.c. (non compare).
Enrico Lapadula: a metà classifica, nell'anonimato più assoluto. Timido. Voto 5,5
Francesco Guarini: toccatina al sabato, guai nella notte e noie all'acceleratore la domenica: anno storto! Voto 4
Pasquale Guarini: considerata la quantità di alberi d'ulivo, sabato pensa bene di inondare la pista d'olio. Casereccio. Voto 5
Alessandro Caramia: prima manche da incubo, buona la seconda... peccato non ci fosse la terza. Ultimo dei fasanesi. Voto 4
Leonardo Angelini: lotta con “Padrone” (Antonio), risultato finale da “operaio”. Voto 6–
Vincenzo Sabatelli: secondo nel 2005, non arrivato nel 2006 e nel 2007... che la jella l'abbia adocchiato? All'anno prossimo il risultato. Voto 4
Pietro Napoletano: secondo a un secondo, con il vincitore Caiazza sempre un po' più in fondo. Voto 7–
Davide Giannoccaro & Vittorio Palmisano: “Quelli che la chicane... non l'hanno proprio vista”. Voto 4
Giuseppe Martelli: quarto posto da sottolineare per chi il fratello voleva ricordare. Voto 6
Giuseppe Ostuni: pilota “candidato”, secondo classificato... e Volpe ha rosicato... Voto 7
Eligio Mirabile: in una categoria “a eliminazione”, il cambio lo abbandona alla prima occasione. Voto 4
Cosimo Rosati: categoria dannata... e la Selva l'ha solo sognata... Voto 4
Andrea Argento: sabato “di traverso”, ma domina lo stesso. Cavallo di razza. Voto 7,5
Dino Semeraro: anche lui ritirato e giudizio quasi obbligato. Chi l'ha visto? Voto 4
Luigi Pagnelli: secondo tempo in prima manche, due bandiere rosse e tre partenze nella seconda: perde concentrazione e secondo posto di classe. Sfortunato Ze-Nünne! Voto 6,5
Donato Guarini: escalation cronologica negativa... era meglio se non partiva. Voto 3
Quirico Guarini: ultimo nato, ma primo arrivato della Guarini Dinasty... Pasqualon de' Pasqualoni. Voto 7,5
Giacomo Trisciuzzi & Donato Palmisano: rispettivamente a 10 e 30 secondi da Pasqualon de' Pasqualoni, son sembrati Paperino e Paperoga. Voti 5 e 4
Paolo Pugliese: su cinque partenti, secondo classificato: accettabile il risultato. Voto 6
Giuseppe Fanizza: su cinque partenti, quarto classificato... uno però non è mai arrivato. Voto 4 (come la sua posizione in classifica).
Cataldo Baccaro: prima manche con tempone, seconda di gestione... risultato da campione. Voto 7,5
Paolo Bassi: un anno in più, un gradino del podio in meno, ma della famiglia è il pilota vero. Voto 6
Daniele Palermo: maglia nera di categoria, chiamarlo pilota è un'allegoria. Voto 4
Umberto Schiavone: ex autista del sindaco, da oggi anche ex pilota. Indecente. Voto 2
Filippo Ostuni: secondo in una categoria tra le più dure, primo tra i fasanesi. Battagliero.Voto 6,5
Saverio Arvizzigno: 3'19” alla prima, stesso tempo alla seconda: limite suo o della macchina? Enigma. Voto 4,5
Valerio Carrieri: l'auto nuova non basta per la gloria. Anonimo. Voto 5
Massimiliano Olive: l'anno scorso da campione, cambiando macchina fa il ribaltone. Sciupone. Voto 3
Stefano Brescia: prima manche da primato, nella seconda sfortunato, ma il podio è meritato. Arrembante. Voto 6+
Giacomo Liuzzi: con un'auto decente, piazzamento appena sufficiente. Rivedibile. Voto 6–
Sante Ostuni: dell'anno scorso non ripete la prestazione e il suo settimo posto ne è la logica conclusione. Delusione. Voto 5,5
Maurizio Cuoco: le sue capacità tutti le conoscete, ma ai posteri rimarrà il suo buco nel “parete”. Trapano. Voto 3
Roberto Capestrano: diciassettesimo su 17 arrivati... ma almeno è arrivato. Voto 4,5
Riccardo Martelli: in una categoria di volponi, settimo posto e primo dei fasanesi con l'auto del compianto fratello Francesco: commovente. Voto 6
Benny Lomascolo: un bolide molto sofisticato non lo fa emergere dall'anonimato. Si può dare di più. Voto 5–
Giovanni Lisi: in una chicane dissestata, memorabile la sua spianata. Pilota... col botto. Voto 4
Antonio Nistri: al cospetto di tante frecce, lui spara a salve. Voto 4,5
Oronzo Montanaro: con la sua nuova Renault Clio ha detto «oggi vinco io!». Missile. Voto 9
Giovanni Gallo: ultima curva col botto... ma la bandiera non c'era: liti fino a sera! n.c.
Francesco Pistoia: sesto posto con tempi non esaltanti... ma i fasanesi li batte tutti quanti. Liscio come l'olio. Voto 5
Rino Tinella: la troppa grinta gli costa caro: stavolta sbatte e il risultato è amaro. Voto 4
Piero Conteduca: la velocità, questa sconosciuta... L'elogio della lentezza. Voto 4,5
Francesco Bassi: il promotore del vippaggio sembra salito in Ape Piaggio... A lui il merito delle serate, ma lasci stare le cronoscalate... Voto 3
Stefano Bruno: al debutto sulla Mini, non fa danni né casini visto il tempo da bambini. Acerbo. Voto 4
Leonardo Baccaro: all'inizio è in vantaggio, ma della vittoria finale gli rimane solo l'assaggio! Affamato. Voto 6
Leo Laguardia: progressione spaventosa per una vittoria clamorosa. Sorpresa. Voto 7
Francesco Laguardia & Gianvito Laguardia: stesso il cognome, simile il risultato, identico il giudizio: turisti! Voto 4
Alberto Leogrande: un ritorno di gran lusso, non gli risparmia il “contrabbusso”. Voto 4
Checco Bongiorno: coi piedi campione, al volante polmone: ancora un 4,5 d'occasione.
Teo Furleo: chicane dimenticata, Lupo danneggiata, cinghia sdentata e la partenza che non c'è stata: che brutta annata! Spettacolo mancato. Voto 4
Luigi Quaranta: il veterinario risica e Bongiorno (Vincenzo, ndr) rosica. Lupo famelico. Voto 8
Zino Loprete: mai degno del suo rombante passato, sembra quasi un lupo mortificato. Agnellino. Voto 5–
Vincenzo Bongiorno: prima manche perfetta, ma nella seconda un errorino lo sgambetta... Distrazione maledetta. Voto 7
Carlo Argento: fuori podio per un soffio, al debutto non è loffio. Incoraggiante. Voto 6
Domenico Palazzo: con la sua macchina arancione non raggiunge il Paretone. Prova un'altra colorazione! Voto 4
Trofeo Vip: Viceconte se ne va e il Senatore non ci sta, Vito Ammirabile disdetta e Pezzolla junior saetta... Rimangono Balzo e il Pasotti, ma hanno fatto dei gran botti e gli spettatori si son stufati di piloti improvvisati. Se il Trofeo Vip significa Mudù, per piacere non fatelo mai più! L'adesivo del candidato è poi uno sgarbo mal celato: in una gara nazionale, cosa importa la campagna elettorale? Fallimento totale. Voto 0
Ambrogio Cardone: la sua Mazda è una carretta, il cronometro una disdetta. L'anno prossimo dacci retta: cambia auto o vai in lambretta. Lento. Voto 5
Francesco Pensato: con quell'auto sciroccata, il suo debutto è da risata. Non era meglio una passeggiata? Cambia cavallo. Voto 4
Pinuccio Pace: grande auto, piccolo pilota. Voto 5–
Lello Di Bari: troppo preso dalla battaglia elettorale, si dimentica di tirare. Irriconoscibile. Voto 4
Gianni Angelini: protagonista del passato, al prototipo non si è ancora abituato. Migliorerà. Voto 6,5
Giovanni Sacco: quinto di classe, settimo assoluto, primo dei fasanesi: numeri da record per una giornata da sogno. La Dalmazia lo ha avvisato: puoi tentare il campionato! Campione. Voto 9,5
Arcangelo Crescenza: grande attesa, ma nessun risultato: il semiasse lo ha abbandonato! È lui il vero protagonista mancato: n.c.
Franco Leogrande: a discapito dell'auto, per lui niente gloria... Iellato. Voto 4
Oronzo Pezzolla: un volpone delle gare, di lui sempre ci si può fidare. Conferma. Voto 8
Ettore Bassi: dei volti noti il più famoso, ma al volante è assai crioso. Voto 3mendo
di Gianni Mastro
16/05/2012 alle 19:42:59
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